Francesco Saverio Merlino - Socialismo o monopolismo?

If rancezco Sauer10 ~Ier!ino SOCIALIS~10 ' o MONOPOLISMO ? Saggio critico del sistema economico vigente. D a ti s ci e n ti fi c i d e I s oc i a I i s mo. Schizzo d' un ordinamento comunistico-anarchico. Confutazione delle obiezioni in voga contro il Socialismo. NAPOLI - LONDR.A.. 188ì Biblioteca Gino Bianco

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I .. ' . . \ - I J rancezcoiaverìo Merlino SOCIALISMO o MONOPOLISMO? Saggio critico del sistema economico vigente. Da ti s ci e n ti fi c i d e I s o c i a I i s m o. Schizzo d' un ordinamento comunistico-anarchico. Confutazione delle obiezioni in voga contro il Socialismo. NAPOLI-LONDRA 1887 .- Brbtioteca Gino Bianco

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INTRODUZIONE Un _conto che non torna - La presente condizione dell'operaio - Società leonina - Penti d' interrogazione . .- :Xessuno ))UÒ contemplare la condizione delle masse senza desiderare '}ualcosa come una ri\·0Ju1.lone per il meglio. ~ Giffen, Discorso alla Società di , tatistica di Londra (3 dee. 1€83). La sentenza, che serve d'epigrafe alla presente Intro-- dt:zione, fu lasciata cadere, probabilmente a scarico di coscienza, dal Direttore generale dell'Ufficio di Statistica del Regno Unilo verso la fine d'una sua dissertazione intorno al miglioramento, che sarebbe avvenuto, a parer suo, nelle condizioni delle classi operaie negli ultimi cinquant'anni. Non è a dire se la scoperta dell'illustre statista facesse chiasso fra gli abitanti di Babilonia, av~ vezzi da un certo tempo a udire ben altre nenie. Finalmente es8i avevano una ragione da addurre a propria. difesa, e tale che il buon pubblico, cui le Statistiche sono spineti ne'quali non s'avventura, non oserebbe contraddire. La Statistica, è vero, co' suoi primi vagiti, mise spavento ai Governi ed ai monopolisti, i quali tremarono ~ ll'ideà che quel la potesse fare loro i con ti addosso; ma poi eh è s'a vvidero de I la sua potenza, vollero propiziarsela, e le misero cattedra, anzi la insediarono ne' loro ufficii. A Roma, credo, che essa stia di casa, o sia stata. una volta, a palazzo Braschi. Certa cosa è che le Statistiche oggidì, non solo sono condotte ancora senza metodo scientifico (e spesso eziandio senza senno pratico), ma, tarpate, adulterale, contraffatte, riescono non a dir-• ,. Biblioteca Gino Bianco

6 INTRODUZIONE ci il faUo loro, ma piuttosto a mostrarci come si possa, giocando di cifre, dissimulare, occultare e violentare la verità e). Ritornando al Giffen ed al magnificato miglioramento delle condizioni economi che del l'operaio, ecco, potrebbe dar$i che le classi lavoralrici stieno oggi meglio che or fan •cinquanl' anni: e che perciò? É dimostrato che stieno bene? è dimostrato che abbiano l' intero frulto del loro lavoro? è dimostrato almeno che giungano a tenere assieme, come corre la frase in Inghilt~rra, an ~ma e corpo? E se la sorte nostra è fatta men triste - possono dire gli operai - , voi - o voi che ci misurate il pane in bocca - non siete andati in rovina. Oibò. In Inghilterra appunto l'aun1ento della ricchezza delle classi ricche - vale a dire la sua accumulazione, quel che avanza loro dopo aver diguazzato nei piaceri e nel lusso-è enorme C*). Invece gli operai, se n Il Giffen medesimo, per es., non sdegna, per conoscere la condizione detl' operaio, d. interrogare la ragione della mortalità alla i)opolazione in generale, di valutare il consumo per testa senza riguardo alla diversità delle condizioni, e di z,rldurre come risparmii <l'operai i depositi alle Casse di risparmio. Le Statistiche poi dei salarii, informi come sono e contraddittorie, compilate :sulle d1chia• razioni -de'padroni di opifizii, ricavate da u11 numero di casi limi- •tato, sceltt fra quelli che fanno più comodo, e tirate su con l'aiuto <li medie, che, com'è risaputo, non rappresentano affatto la ragione che passa tra le unità prese a calcolare, sono tra tutte le più mendaci. t\el!' Annuario Statistico Italiano i padl;'Oni figurano assieme agli operai sotto i titoli delle varie industrie, come del reslo è in tutte le Statistiche. Le dichiarazioni sulle quali si fonda il censimento non sono verificate, quindi molti proprietarii affettano una professione che 11011 banno, e le meretrici un mestiere, e i pensionati un impiego od occupazione, e i detenuti che lavorano sono riportati come operai e non come detenuti, e de' proprieta1·ii 1100 sono segnati sotto l'analoga rubrica che quelli che vivono di rendita esclusfoamente·! (" 0 j La ricchezza della Gran· Brettagna ammontava, secondo Pitt, a sterline 1800 nel 1800 ; nel 1840, secondo Porter, crebbe a 4000, BibliotecaGino Bianco

INTRODUZIONE 7 _pure riescano a sfamarsi tutt' i set ti giorni della setti- . mana, non mettono certo in serbo per la vecchiaia, perchè oramai anche le pietre delle strade devono sapere che i depositi alle Casse di Risparmio non son mica fatti da operai (*). Ora, disse bene lo Cherbu liez , « è meno la consumazione assoluta dell'operaio, che la sua consumazione relativa, che rende felice od infelice la sua condizione. Che importa al l' operaio di potersi procurare prodotti per l'innanzi inaccessibili a' pari suoi, se il numero de' prodotti si è accresciuto in una proporzione -ancora più forte , se la distanza che lo separa da' capitalisti non ha fatto che aumentare, se la sua posi- .zione in società è di venuta più umi le e più svantaggiosa ? Troppo spesso si dimentica, nel trattare siffatte ·questioni, che l'operaio salarialo è un essere pensante, dotato delle stesse facoltà, mosso dagli stessi moventi, -capace degli stessi sentimenti che l'operaio (sic!) capitalista. Se ne fa una classe a parte, della quale si ra- .giona ad u dipresso come di bestie da soma». Gladslone, la cui riputazione come finanziere supera .quella che egli gode come uomo di SLato , nel presentare alla Camera de'Comuni il bilancio del 1863, profferì queste testuali parole: « Una delle note più malinconiche del presente stato <li cose è che 111enlre diminuisce la facoltà del popolo di consumare e aumentano le privazioni e l'indigenza della classe operaia, èvv1 allo stesso tempo una costante nel 1~6.J, :secondo Levi, a 6000; e nel 1879, ·secondo Giff~n, a 8800. Ragguagli circa l'aumento della ricchezza degli altri paesi si trovano nel libro del Dr. von ·euman Spallart, Ubersichten der \Velh..-irthschaft, Tubingen. (*) Le Casse di Risparmio in Inghilterra e nella Galles nel 1876 aYevano 1,118,902 depositi, de' quali la metà (560200) :-;ommavano insieme a sterline 1,365,700, me,itre 205060 persone avevano deposij.ato in tutto Yenti milioni e mezzo di sterline, due terzi di tutL' i depositi. V. Miscellaneous Statistics of the United Ki igdom, Par .. liam. Papers. BibliotecaGino Bianco

8 INTRODUZIONE accumulazione di ricchezza da parte delle classi superiori ed un costante aumento di capitale nelle loromani. )) Si, l'intristimento continuo della condizione dell' ope-- raio è un fatto che ognuno p"uòosservare da sè. Il restoè fola. I prezzi delle cose oscillano tra per una quistione di scudi e di cinque franchi, e per altre ragioni. I prezzi1 delle cose che l'operaio di certo non consuma sono diminuiti di molto: i fitti delle case sono aumentati enormemente. Quanto alla carne, il Giffen consiglia gli operai di farne di meno; come se in questi tempi di produ-- zione ferrea., anche l'alimentazione dell'operaio non dovesse essere ferrea.Financo il bere diventa una necessità, per l' operaio nella vita dell'officina. I bisogni dell'operaio sono au1nentati; egli oggi paga per molte cose che un tempo riceveva gratuitamente o di cui non esisteva il bisogno; paga per la scuola obbligatoria de' suoi figli, per la ferrovia e per l'omnibus che gli s_ervono per trovarsi in tempo al lavoro ecc. ecc. Infine è cresciuta enormemente la mole de'tributi e delleesazioni pubbliche e p·rivate, e il numero delle man.i percui ogni cosa. passa prima di giungere al consumatore non si conta. Provatevi un po', per statista ed economista che voi siate, ad insinuare ad un impiegato che si contenti dello stipendio di cinquant'anni fa, ad. un professionista che esiga da· suoi clienti l'onorario d'un tempo, e vi rispon• deranno che i prezzi delle mercanzie saranno ben diminuiti, ma la vita è più cara; Il quale apparente paradosso si spiega cosi che il risparmio nel costo del1a produzione è mietuto dagli stessi capitalisti, ed investito in nuove speculazioni. In Inghilterra, per esempio, s'im• piegano ogni anno sessanta milioni di sterline in nuove . intraprese ferroviarie, in nuove manifatture ecc. Le Società commer-ciali aumentano, i banchi zecc~no, gli spe• culatori si moltiplicano, dappertutto dove e' è da guadagnare molto o poco ivi i monopolisti hanno piantate le Biblioteca Gino Bianco

INTRODUZIONE 9 '•loro tende. Ogni vecchio ciarpame viene raccolto, ogni ·rifiuto_viene offerto al consumatore povero, i prezzi ribas- -sano, ma i rigattieri fanno fortuna. Financo i vizii servo· ·no all'arricchimen lo di una classe. Sì, gridate pure, bor- .g. hesi continenti, contro l'intemperanza dell'operaio; ma fintantoché dallo spaccio d·elle bibite avvelenate raggruz• .zolerele de' bei milioncini l'anno, mi avete tutta l'aria del ministro che si vergogna di stringer la mano alla spia, pur ricettandone l'infamia e smaltendola ad usura! Ancora. - Se c'è fra gli operai qualcuno che abbia •migliorato la sua condizione, quegli non è l'operaio comune, l'operaio-regola, bensì l'operaio scelto , l'eccezione: e se ci si ribattesse che tutti gli operai possono ··<lviantare quell'eccezione, replicheremmo che se questo -avvenisse, non ci sarebbe più merito per nessuno, e ces- :serebbe la ragione della differenza de' salarii. In fine~ se pur l' operaio guadagnasse di più quando lavora, egli sconta pur troppo quel po' di beneficio col lungo òzio e con la lunga fame, grazie alle crisi indu- -striali ricorrenti ad intervalli sempre più brevi (*). Il capitale ammassa in fretta una quantità strabocchevole •di prodotti: e poi un bel giorno chiude le fabbriche, laséiando l'operaio a dibattersi contro le strette della fame per mesi e mesi. Frattanto gli statisti additano a questi operai affa .. mati la terra dell'abbondanza, e vogliono persuaderli •che essi vi arriveranno guidati dal monopolio! .... """'4◊◊¼AN'I Se egli non è dimostrato che la razione giornaliera di (•) Il Max Schippel (Das moderne Elend, Leipzg) calcola per l'i n- ·dustria del cotone dal 1770 al 1815 quarantun anno buono, cinque cattivi, dal 1822 al 1860 venti buoni, einque cattivi , dal 1861 al 1879 sette buoni, dodici cattivi. Dal censo inglese del 1881 {voi. 4. pag. -46) appare come il numero degli operai, specie de' maschi, sia an- . ,dato diminuendo nelle varie industrie dal 1861: i calzolai da 246493 . :a 29937, gli operai delle fabbriche di cotone da 202540a 189651, ecc • .. BibliotecaGino Bianco

10 INTRODUZIONE pane sià stata cresciuta all'operaio, il cui lavoro è immensamente più fruttifero che non fosse mezzo secolo addietro, la razione di aria e di luce gli è stata senza dubbio ridotta, la sua vita è stata circondata da mille pericoli ad ogni istante imminenti; e la sua costituzionein.sidiata e tarlata da mille nerniciose influenze della vita. d' officina. Le cause di codesto mutamento in péggio, che non figura nel calcolo dello sta lista inglese, voglionsi ricercare nell'interesse cbe muove il capitalista ad accelerare sempre più il processo produttivo, nel _suodt:>siderio di economizzare le spese necessarie per la sicurezza della vita degli operai, nel valore enormemente cresciuto dello, spazio ne' centri d'industria e di commercio, infine nella necessità di solleticare sempre più la vanita e la mollezza del consumatore dovizioso. Il Kolb nell'introduzione alla versione inglese della sua « Condizione sociale e politica delle nazioni» osserva: « Le signore, che dai loro serici divani girano gli occhi intorno nella loro stanza da toilette, possono impaPare alcunchè delle sofferenze de' produttori di quasi: tutti gli oggetti che vengono successivamente sotto il loro sguardo. Se questa brillante carta da visita avessela favella, direbbe forse della mano paralitica che l'ha finita ... Quello specchio superbo che riflette tutte le galanterie del ricco salone, ha senza dubbio ripetuta la trepida figura dell'emaciato artigiano avvelenato dafle- ~salazioni del mercurio ... Queste cortine ricche ed eleganti non sono innocenti della malattia consuntiva del povero tessitore obbligato a premere continuamente il petto con lro il telaio ... Il parato del muro, il cui fiore rivaleggia in lustro con la verdura di primavera ha► con la sua polvere velenosa, coperto d'ulceri le dita dell'operaio. Que·sti mali e questi patimenti, la maggio~ parte evitabili, l'operaio li sopporta senza lamentarsi, fino a che cade ·fuori de'ranghi , e il suo posto è ocBibliotecaGino Bianco

INTRODUZIONE 11 cupato da un compagno , che a sua volta segue precisamente lo stesso cammino ed incontra la stessa sorte! » La legge è uni versale , propter vitam vivendi perdere caussas; la maledizione pesa su tutti. All'operaio rimane bensì la scelta tra la spinite, la tisi e lo scorbuto; ma, a qualunque mesLiere si addica, non può i;;fuggire alla condanna, a meno che non svolti a mezza strada, e si avvii alla· prigione, o si abbandoni nella pubblica via limosinando, col permesso del signor Questore, _un t0zzo di pane. Qualcuno, è vero, ha suggeri t.o, che l' operaio faccia della « ginnastica compensativa », vale a dire che se egli, a mo, d'esempio, s'è stancalo un po'troppo il braccio destro a lavorare, s,abbia a stancare a tempo perso il sinistro, se per dodici ore ha tenuto il capo incurvato in avanti , lo abbia a tenere per altrettante riverso , e ,·ia via; ma questo rimedio eroico non sembra praticabile. Fino a che, dunque, non si escogiti di meglio, gli ope ai devono rassegnarsi, i minatori al1' asma, alla bronchi te e alla distorsione della spina dorsale; i mugnai alle affezioni agli organi respiratorii; i lavoranti in zolfo allo ulceramento del la mascella e alla distruzione dell'osso mascellare; ·gli arruotini a pietra secca al« grinder's rot », una malattia inventata apposta per loro; i lavoranti in cuoio al« piombismo », e i contadini del bel paese ecc. ecc. ad ammalare di pellagra e dell' « aria• del pantano. » Tutto sommato, e secondo i calcoli più miti, se il ricco campa felicemente, in media, un cinquant'anni, l' operaio, dev'essere preparato a trentadue a far le sue valigie per un altro mondo{*). « Il caso-osserva il Kolb- (*) S'intende che per dati mestieri la media della esistenza è ancora più breve; ed altre e più dimostrative differenze di media si riscontrano tra distretti dove pr~valgano industrie differenti, e financo tra quartiere e quartiere d'una stessa città. Esempio: a Londra. la mortalità in St. George Hanover square (quartiere ricco) è dell' 1L per 1000, men.tr'é del 62 per 1000 nel quartiere operaio di Lambeth. BibliotecaGino Bianco

• 12 I:KTRODUZIONE il caso, che fece venire al mondo un fanciullo su morbido gianciaJe gli donò anche diciotto interi anni di vitc1 più che al fanciullo nato sul giaciglio di paglia delL-t mendicante. E la sproporzione sàrebbe an0he maggiore , se i ricchi non si a~corciassero spesso l' esistenz;.1 _ con godimenti eccessivi C). Lo stesso « caso » - che , chi lo intenda, ragiona terribilmente- fa nascere gli· uni alti e robusti, gli altri smilzi e mingherlini; e ci da quel crescendo cbntinuo di costituzioni deboli e infe1·- miccie, che obbliga le leggi di le·va ad abbassare sempre più il regolo della idoneità per tenerlo a livello della fibra nazionale (*"). Che dire poi degl' <1 inforlunii del lavoro»? Qua sono carri pesantissimi che rincorrendo sulla calca degli operai stritolano le ossa a' malcapitati; là mostri di macchine che afferrano e dilaniano membra umane; altrove volte che ero llano o gas che esplodono, bruciando sof - focando e seppellendo vivi centinaia d'infelici ! Nel 1883 furono colpiti nelle fabbriche inglesi 89B6 o erai, e di questi 401 morirono e 3372 soffersero amputazione o riportarono frattura o ferita gravè. C'H) Sopra 368000 ime) I Papi ed i Vescovi hanno il primato della longevità, e ciò non fa meraviglia; ma i santi campano, in media, tre anni meno de' Papi - e ciò anche si spiega (Guy, 'nel Journal of the Statistical Society of London, decernbre 1851). (••) Così fu fatto in Italia con la legge 29 giugno 1882, prima della quale il 25,80 per cento de' coscritti visitati erano riformati. In Inghilterra il Dr. Ferguson verificò che la ~role de' mugnai diventa d'anno in anno più piccola e debole, il Ritchie fece identica osservazione pe' lavoranti di seta, il Dr. Arlidge pe' lavoranti in cre- ·ta, ecc. « La manchevole alimentazione delle classi lavoratrici, che si manifesta brutale negli operai agricoli colle malattie di inanizione e meno patente negli operai industriali con un raccorciamento della vita media, attesta che un processo di antropofagia si cela nell'oro-anismo delle società moderne e arreca una corrosione profonda ~ell' economia della natura ». Loria, La Rendita fondiaria. ( 0 •) In Germania la Statistica del 1883 accusa 9771 accidenti di fabbrica. Da una Statistica più generale che spazia dal 1.• agosto al BibliotecaGino Bianco

INTRODUZIONE . piegati ferroviarii ·ne perirono nel 1884 546, e altri 23tJ furono feriti. Il numero delle morti in questi e simili casi è in re.altà superiore a quello dato dalle Statistiche; perché, come · nota il Walford , molti non muoiono all' istante, ma. tirano innanzi per anni tal voÙa, e quando finalmente suc_combono, sono riportati su' registri come morti per · tutt'altra causa. Nelle miniere il Burt calcolò tre o quattro anni fa che dal 1861 al 1884 vi lasciarpno la vita 64000 operai; a quante migliaia saranno ascesi gli storpiati e g l' inabilitati al lavoro?(") Si è calcolato che oggidi per ogni 89419 tonnellate di carbone che si portano al mere_ato una vita di operaio è stata distrutta: la proporzione nel 1870 era di una vita a 115 608 tonnellate di carbone. Crescit eundo ! L'aumento ha luogo per tutte le morti violenti in generale: negli ultimi venti anni è stato -del 15 per cento (u). Cause di questi infortunii e del loro aumento sono: l'acceleramento della produzione , la mancanza di ripari alle macchine, l'affollamento degli operai nelle officine , la scarsezza della mano d'opera impiegata, l'avidità di lucro degl'imprenditori, la disperazione e il bi• -sogno estremo degli operai. Così il Neison afferma che nelle filande di cotone il numero degli accidenti cresceva mara vigliosamen te quando gli affari erano scarsi, e a misura che ribassava il sala:io più gli uomiQi in30 novembre 1881 appare che in quei quattro mesi 29574 operai furono colpiti, 662 fatalmente, 560 rimanendo inabili al lavoro per più di un mei!e, 6532 per più di quindici giorni. ln !svizzera nel 1882 e 1883 furono dichiarati all'autorità 1365 accidenti di fabbrica. In Francia Nadaud in una Relazione parlamentare fa ammontare a 5 o 6000 l'anno il numero degli infortuni: cifra questa evidentemente di molto inferiore al vero. (•) Nel 1884 si veriiìcarono nelle miniere di carbone dell' lngb ilterra 917 accidenti, e il numero de' morti. fu 1998. Nel 1885 gli ae• cidenti diminuirono, ma i morti aumentarono. e•) Walford, Journal of the Statistical Society, febb. 1881. BlbliotecaGino Bianco

14 INTRODUZIONE curvavano il dorso C).La cattiva costruzione o il sovraccarico del bastimento, l'insufficienza del numero de'ma - rinai, l'interessata avventatezza de'capitani danno luogo, in assenza di dolo specifico, a quelle ecatombi di marinai , che col sistema de' _premii di assicurazione , si convertono in fortuna de'proprietarii delle navi. Nel 1881 la marina mercantile inglese noverò 3748 vittime, nel 1882 ne ebbe 2832. Un capitano, Hatfield-sia nominato a titolo d'onore-di dodici bastimenti che possedette, indovinate mò quanti ne mandò a picco! undici! 49 proprie tari i perdettero 65 ba8 ti men ti brne assicura ti , con 3H7 marinai; e fra essi , nove perdettero 36 legni con 177 marinai. Il ministro Chamberlain, parlando ai Comuni il 19 maggio 1884, calcolò che un marinaio su sessanta viene immolato ogni anno, e assegnando ad ogni marinaio ventiquattr' anni di vita media marina, giunse alla spa ven le vole conclusione che su ogni tre marinai ne muore prima o poi annegato uno ! Infine, prendendo un qualunque anno, per es. il 1879, noi abbiamo sopra un totale di 27056 persone defunte 1 n I_nghi I terra che 17 furono giustiziate, 15B morirono per assassinio e 149 per omicidio - due cattive cifre codeste ultime senza dubbio; ma, guardate, di fronte a questi omicidii ed assassinii di cui è responsabile apparente men te l'individuo: 312 morti per fame (la Società di Statistica direbbe per II lunga astinenza))), 418 per u bbriachezza, che è modo di attutire i tor• men ti della fame, 1941 suicidi, i più nell'estrema miseria. Vengono poi 3690 annegamenti casuali, cifra rispettabile anche questa, ma contro di cui si rizzano le seguenti altre: (•) Discussion on Walford's Paper loc. cit. Biblioteca Gino Bianco

INTRODUZIONE 1037 uccisi nelle miniere, 1135 nelle ferrovie, 3~5 dalle vetture, 7616 casualità di.verse Totale delle morti casuali e violente 16823 Morti naturali fra cui vanno annoverate quelle avvenute per infermità contratte nel lavoro o per mancanza o cattiva qualità di cibo, aria. ecc. 10233 Totale 27056 15 Per affliggente che sia questo quadro, più affliggenteancora è quello del1a vita che l' operaio menll. neJl' officina. Le condizioni delle Fattorie sono indescrivibili: ve n'è delle sotterranee dove non penetra quasi aria nè luce: nelle località affolhite gli operai. serrati in piccoli spazii, aspirano e respirano di continuo la stessa aria guasta. Per non citare qui che testimonianze recenti , l'ispettore capo delle fabbriche di Londra nel .l?,eport del 1884 (Parl. Pap. 1884, XVIII, 81) parla di locali in cui gli operai sedevano pigiati sovra una stretta panca con lumi a gas per metà dell'anno accesi di giorno e di sera: i più degli operai prendevano il loro pasto nelle stesse stanze da lavoro, la cui aria viziata quasi dopo un'ora dal principio del lav0ro diveniva sempre peggiore con l' incalzare del giorno, mancando affatto sfogatoi: al la raccomandazione di ventilare le stanze, i padroni rispondevano che si lasciasse aperta una finestra od una porta, come se assiderare gli operai per una gran patledell' anno equi valesse a venti lare le stanze. L'Ispettore Lakeman ha trovato ne'magazzini di abiti manifatturati, nelle calzolerie ecc. 8 a 9 donne in una. stanza di 14 piedi per 12, le finestre chiuse, la temperatura altissima (57° all'esterno, 86° a11' interno), e le povere creature a lavorare alla macchina con grandi fiamme di gas sulle loro leste, le pupille dilatale per seguire il movimento del filo. In una vecchia casa d'affitto muBibliotecaGino Bianco

· 16 INTRODUZIONE tata in stamperia, il soffitto era riservato a' coml?ositori che avevBno appena spazio da muoversi, mentre il calore dell'atmosfera di notte diveniva intenso per Ja combustione di mollo gas: giù è la stanza della macchina, dove non entra luce di sole, nè aria libera, ma vi ·brucia continuamente gas e il termometro segna 80° alle 8 p. m., la volta non più alta di 8 piedi, le macchine accostate l'una all'altra, il cesso in un angolo, nell'altro la ·caldaia.-Ai garzoni di bottega non si permette di sedere an- <Che quando non vi siano avventori. Nelle tessitorir, sebbene una gran parte del lavoro consiste nel sorve • gliare la macchina, e quindi può esser fatto egualmente stando seduti, non si è provveduto di sedile l'operaio, anzi i telai sono collocati cosi vicini e serra.ti l'uno a 1t'altro che non ci rimane spazio per una sedia. Le con. dizioni de'mulini e delle p3.netterie sono anch'esse pe5-: sime. Le ore di lavoro per tutti gli operai sommano a 54 la settimana:gli operai ferroviarii rimangon tal volta in ~ervizio 24 e 36 ore in continuazione, ed in media lavorano 60 ore la settimana: i cocchieri e i conduttori d'omnibus e de' tramways lavorano si può dire senza inierruzione e non hanno riposo neppure la domenicn:. le Compagnie distribuiscono agli azionisti cospicui dividendi. I salarii non bastano al bisogno : per tal un i mestieri e per l'agricoltura specialmente sono addiri ttura feroci C'): dove sono impiegate donne, la mercede scendendo al di sotto de'·mezzi di vita sottintende la (•) Non ripeteremo le cose note circa le mercedi de' contadi11i italiani. Solo ricorderemo quel che scrisse il Morpurgo: « I lamenti, che giungono da quasi tutti i distretti sono così affliggenti che bisogna ammettere questa conclusio11e: la condizione degli abitanti• delle campagne è peggiorata da venti o trent'anni in qua; nè i differenti gradi di fertilità del suolo, nè i vantaggi delle piccole occupazioni, nè la comunione d'interessi stabilita tra proj>r:ietarii e locatari dalla mezzadria, nè i miglioramenti non interrotti, nè anche gli sforzi fatti da alcuni proprietarii per combattere il male,nulla ha arrestata la decadenza· che tutti convengono a constatare.» \ Biblioteca Gino Bianco ..

INTRODUZIONE · 17 prostituzione ("). Infine l'occupazione é intermittente, e la misrlria dell'operaio disoccupato è più terribile che noi non ce l'immaginiamo. Il dritto de' proprietarii è sacro dinanzi la le~ge, e la loro volontà viene eseguita manu militari. In Irlanda in trentatre anni, dal 1849 al 1882, furono spenti 482000 fuochi, e più di due milioni di persone, ossia il 35 per cento dell'intera popolazione, fu privata, per evizione, del tetto e dell'unico mezzo di sostentamento . . Ancora. - Le inchieste sulle « Case de' poveri» hanno rivelato miserie incredibili. Ai lati delle strade eleganti, battute da' cocchi signorili, dietro gli squares aristocratici - proprietà privata, come vel ricordano il cancello, la gal i tta ed· il custode- si nascondono gli slums, equi .. valente inglese de'fondaci, in cui 250,000 esseri umani vivono ( é l'Huxley che lo afferma ) in condizioni peg • giori di quelle de' selvaggi dell'Africa occidentale. Una unica stanza alberga una e talvolta più famiglie. Un ceS$O serve a sedici case, talvolta ad un vicolo intero. Per risciacquarlo e per bere una ci sterna basta. Sotterranei umidi e muffiti sono fittati alla più povera gente a prezzi odiosi . . L'operaio che fabbrica le magioni più sontuose non ha tetto: il contadino fugge il suo campo per. lontani lidi: il minatore, che arricchisce un p~ese, muore povero e · giovane e lascia i figliuoli e la donna senza il tozzo di - pané per la dimane. Scoppia un colera, e le città mostrano il ventre formicolante di tugurii tenebrosi e fetidi, e la morte miete a migliaia le sue vittime. Torna la carestia - o come oggi si chiama, la crisi -·e le campagne vomitano sulla via maestra torme di contadini senza la-Yoro o di coloni evitti dalle loro terre, e le • Case de' poveri» si empiono (•) A Berlino, p. es. le cucitrici, ricamatrici ecc. che lavorano per grandi magazzini e stabilimenti sono così mal pa-gate, che si· dànno per la maggior parte alla prostituzione (Lord Loftus, ambasciatore a Berlino, ne' Commercial Reports del 1869 pp. 55-66). BibliotecaGino Bianco

' . . 18 INTRODUZIONE e chi udono le loro porte in faccia agli operai , che di fuori tumultuano per fame. Qua sono uomini al sole, là mancano braccia: in un momento la produzione é febbrile, poi tutto tace, le officine sono ribazzale, l'operaio 1l:lngue. Quando lavora, l'operaio in ~ealtà Javora a'pror1·ii danni: pre~ara con le sue fatiche la sua rovina- : pnrta al vertice il 1nasso che poi gli casca sul capo e lo uccide. Così nella decrepita Europa: - e così ancora nella gioYtine America, più europea che generalmente non si creda, non solo nel sangue ma eziandio ne' costumi e nelle istituzioni. « Questo è un grande e ricco paese» -scrive il George della sua patria. «Com'è grande e come·e ricco, e come i cinquanta milioni di noi, che ci abitiamo, non siamo che al principio di scrostarlo, non lo si capisce se non quando lo si è percorso per parecchie migli· ia di miglia. Qui in ogni capanna v'è una scuola, llna chiesa ed un giornale; noi ·non abbiamo ordini privilegiati, non siamo vincolati da istituzioni antiquate, non abbiamo ,. v.icini forti e segretamente ostili, che ci obblighino - o ci forniscano il preteslo-di mantenere grandi eserciti. Noi abbiamo avuto avanti di noi l'esperienza di tutte le altre nazioni ... In politica, in religione, nella scienza, nella meccanica abbiamo raggiunta l'ultima perfezione .... Il cibo qui è più mercato, i salar ii più alti, che in qualsivoglia altra parte del mondo. Qui è più alto il livello dell'educazione, dell'intelligenza, del benessere individuale e della lièerLà individuale ... Qui la civiltà moderna è all'apice. Ma anche qui. ... « L'inverno scorso mi ritrovai in San Francisco. Quivi sono ci ttadir.i, che si possono costruire case del valore d'un milione e mezzo di dollari: che possono regalare a ciascuno de' loro figli due milioni di cartelle del Debito Pubblico come strenna di Natale: che possono mandare la moglie a Parigi a vivere con più lusso de' granduchi russi : cittadini le cui figlie sono premi i d' oro al più Bibliot ca Gino Bianco

INTRODUZIONE 19 azzurro sangue dell' aristocrazia inglese : che possono comprare seggi nel Senato e lasciarli vuoti per grancezza. Vi sono anche, in San Francisco,. altri cittadini. « Io potevo fare appena due passi senza incontrare uno che mi domandasse l '~lemosina. E quando fu raccolta una somma per dar lavoro con zappa e vanga a ,quelli che preferissero il lavoro all'accaltonaggio, vi fn tale ressa di domande che si adottò lo spedien te di con- - _gedare una schiera d'uomini dopo pochi giorni di lavo1·0 per far posto ad un'altra. Queste cose e molLe altre vid'io in San Francisco Iò scorso inverno: egualmente -i 11 Sacramento ed in altre ci Ltà...... · « Quest'inverno (poi) l'ho passato a Nuova York. Nuo- ,·a York è la più grande città d'America, la terza del inondo e s'avanza rapidamente al primo posto. Quest'è tempo di grande prosperità. Ivlai per l' innanzi furt,no vendute tante mercanzie, mai furono faLti tanti affari. I proprietari elevano i fitti. Il danaro abbonda tanto che la rendita 4 per cento si negozia a 114, e i prezzi -di tutte le azioni e obbligazioni salgono. Vi sono cittadini che buttano milioni in una sola operazione con la stessa disinvoltura con cui un allro butterebbe al fuoco una manata di trucioli. Nè questa prosperità è apparente, bensì è reale. I raccolti sono stati enormi, la richiesta insaziabile ... Le ferrovie ingombre di prodotti ... Tutte le fabbriche sono in attività anche in ore straordinarie ... « Nondimeno per prosperi che siano questi tempi , i cittadini degli Stati Uniti vi chiedono l'elemosina per le strade: e benchè voi sappiate che in questa città esistono dugento società di beneficenza, e sappiate in principio generale che dar la moneta cosi è far più male che- bene, pure non vi basta l'animo di ricusal'la, quando leggete nelle gazzette d'uomini che in questa grande metropoli muoiono di freddo e di fame. Per prosperi che volgano i tempi, le donne fanno pantaloni da lavoro per sessanta soldi la dozzina, e voi potete prenBibliotecaGino Bianco

20 INTRODUZIONE dere in fitto quanti cittadini volete, e con una spesa 1n significante parare di cartelloni appiccicati alle lorospalle tutte le strade in sù e giù ... (") E qui a costo di stancare la pazienza del lettore, dobbiamo addurre alcune c.ifre, che ritraggono al vivo il sistema economico vigente. Chi non mastica le cifre; salti. Prendiamo per paese tipico l'Inghilterra, che ha poi anche il vantaggio di possedere le migliori statistiche ("'), e cominciamo dalla Proprietà fondiaria. Due terzi della Gran Brettagna son posseduti da pari e da membri de' Comuni. Di 509 pari 438 hanno 14250000 àcri di terreno: ad essi i consumatori pagano un'annua rendita di . dodici milioni di sterline. Metà dell'Inghilterra propriamente detta appartiene a 150 persone;. 874 persone possedono 9267031 acri, 100 per~one 3917,641. In I~cozia. una persona sola possiede 1326000 acri, 70 persone sono padroni di circa una metà. del paese. In Irlanda 744 persone posseggono circa metà del paese; 452 più di cinquemila acri p_ertesta, 135 più di · diecimila a testa. J n tutta la Gran Brettagna 34 propl'ietarii posseggono 6211000 acri; 841 ne hanno 3156000, e 179649 ne posse-- dono 609t2000. Capitale e reddito - Il capitale e l' arinuo reddito della Gran Brettagna son cresciuti dal 1800 al 1882. nelle seguenti proporzioni~ . · Capitale Reddito annuo in milioni di sterline 1800 (secondo Pitt) 1800 230 1840 (secondo Porter) 4100 480 1860 (secondo Levi) 5560 760 1882 (secondo Mulhall) 8720 1247 Il reddito annuo poi è così distribuito fra le varie classi : (•) George, Progress and Poverty. (*•) V. pe• dati del presente paragrafo il Kolb citato, il Mulhall << Progress of the World » e« Dictionary of Statistics »,gli Statistica} Abstracts e i « Census '> del Regno Un"ito, il « Financial R~form Almanack >> ecc. BibliotecaGino Bianco

INTRODUZIO~E 21 Estimazione del Mulhall per l'anno 1883 Classe Numero delle famiglie Reddito in mii. sterl. Cla~se ricca 222 000 333 Classe media 604 OOù · 241 Commercianti 1220 000 244 Operai 4629 000 447 Reddito Totale 1265 La cifra. data come reddito delle classi operaie .è di molto superiore al vero: _come già il Levi oss~rvò, bisogna detrarne i salarii Je' capi e direttori di officina, che vi sono compresi, più una somma per perdite di salarii, per infermità: ed altre cagioni. Vuolsi anche dedurne i salarii de' domestici; che non sooo veri operai, e quelli <lei militari e de' poliziotti. L' Hyndman (Historical Basis of Socialism in England) valuta in cifre i:-otonde il reddito annuo della Gran Brettagna in sterline 1300 milioni, di cui i soli trecento dispari o poco più ricadono agli operai, mentre il grosso di mille milioni forma la parte del leone, che prende nella procluzione la minoranza privilegiata. Il risparmio an11uo di questa ammonta, secondo il Mulhall, a 154 miliQni di ste'rline, il Giffen anzi nel 1878 ne fissò a 240 milioni la media de' dieci anni precedenti. A queste cifre, già abbastanza eloquenti, se ne possono aggiungere altre molte. Le Banche d' foghilterra, per esempio, appartengono a 88000 azionisti , ciascuno de' quali possiede in media mille sterline in Scozia, 780 in Inghilterra, 720 in Irlanda. L'emissione de' biglietti di Ilai1ca nell'anno 1882 ammontò a 41,800,000 sterline. Del monopolio della Banca d'Inghilterra diremo più appresso. La· Chiesa anglicana ha un reddito di 5,803,000 di sterline, di cui 4,054,000 ricavate da decime: e questo cospicuo cesp:te se lo dividono 33 Vescovi, 166 canonici , 11780 rettori , 5050 parroci , totale 17029 persone. Il -debito pubblico inglese è asceso a sterline 713,114,000. Il bilancio governati,·o ha toccato i cento milioni di sterline. II Kolb ( Handb.uch der nergleichenden Statistick pag. 368) fa sommare i passivi de' bilanci degli Stati europei a 12500 milioni di marchi,,<le' quali 150 consumati dalle Corti rispettive, 3500 spesi nel mantenimento degli eserciti, 3900 pagati per debiti; e così rimangono per tatti gli altri bisogni 4950 marchi, da cui bisogna ancora fare altre detrazioni e riserve per spese militari straordinarie, aumenti cli debiti, spese burocratiche, riscossioni d'imposte, sussidi~ alla stampa ufficiosa, statue e banchetti. 3 BiblioteéaGino Bianco

22 INTRODUZIONE Per enorme che sia la produzione d'un paese, diffalcatine i dividendi sempre più grossi di proprietarii e capitalisti,di prelati e banchieri;·di generali e ministri,c-i maraviglieremo se all'operaio non resta la croce d'un quattrino? Ora, se fosse possibile consideì'are i problemi sociali senza ~pirito di parte, vale a dire di classe, una dimanda sorgerebbe spontanea da' fatti suesposti, anzi ne sorgerebbero parecchie. . _ Vi sono o non vi sono de'beni essenzialmente comuni a tutti gli uomini, come l' aria e ]a lu<?e? v·è un certo. minimo d'esistenza che ogni uomo deve potersi guadagnare, e corrispondentemente a questo minimo èvvi un massimo, che a ne~suno è lecito oltrepassare senza offendere i diritti allrui e senza contravvenire a quel patto di convivenza, che scritto o non scritto è la base di tutti gli ordini sociali? Ancora. Non esiste una_ miglior legge de' rapporti sociali che il <1 mors tua vita mea ,>? Non c'è miglior· uso a fare delle ricchezze accumulate per lungo e penoso lavoro, che lo scialacquamento e le orgie de'.pochi fortunati, quasi diremmo insensati, mentre a' canti delle vie, nei sc.,lloscala e nelle vinelle boccheggiano per mancanza _ <l'aria· e d-i pane gli autori di tanta opulenza? Non è possibile uno stato sociale in ~ui non soltanto pochi, ed i meno n1eritevoli, traggano profitto da'grandi progressi industriali, che giorno per giorno si compi0no, dall'i.mmen~a e ognora crescente copia di ricchezze e di agi, e dalla perfezione della civiltà e dell'associazione umana, 1na tutti gli uomini che essendo capaci sieno· anche volenterosi di lavorare? Non e· è, insomm·a, pattb sociale più. giusto, più umano, più sociale di quello che passa ora tra capitalista ed operaio, tra satollo ed affamato? Il lavoro eccessivo - le rapine del monopolio ed i danni della concorrenza - le abitazioni malsane - l'ingrosBibliotecaGino Bianco ' '

i~TRODUZIO"NE 23 -samento delle città e ]o spopolamento deÌJe campagne- • le crisi ricorrenti nell' industria e nel commercio - la forza dell' oro , e talvolta quel.la anche delle baionette, arbitre del dritto fra operai e padroni ~l'abbandono degl' invalidi del lavoro e la strage degli operai nelle miniere e nelle fabbriche - la irrefrenabilità del potere assorbente delle grandi pi>oprietà e delle grandi impreseil turpe mercato della prole deiFoperaio-la falsità della vita pubblica e la corruttela dei costumi - questi ed al• tri mali, contro cui tutti levano oggi la voce, non com-- portano essi rimedio? Anche si potrebbe domandare se questa massa d' i• gnoranza, di superstizione, di delinquenza , di materia bruta, tutta la parte corrotta e cancrenosa der corpo :sociale , non si possa estirpare nè ora né mai. Il vizio e il delitto non sono, chi ben consideri , che <lella virtù male impi_egata, come l'immondizia, fu già <letto , è ma eria fuori posto: il ribrezzo e l'antipatia, ehe quelli scscitano in noi , indicano che l'animo no .. :stro ne sente e teme il contagio, e sente eziandio I~ forza <li vincerli, vale a dire dj convertirli nef loro contrario. In verità, noi siamo abituati a riguardare , secondo le nozioni morali che possediamo al presente, la classe operaia come moralmente inferiore ed intrinsecamente guasta, tanto che eleviamo per essa a regola il vizio, che consideriamo come una eccezione più o meno rara nell'altra class.e. Uno sguardo più profondo nella natura òelle cose 1nodificherebbe alquanto il nostro giudizio: la 1noralità delle classi ricche è apparente e fittizia, è una t)seudo-moralilà , coperta dal manto della discrezione, -e can:iuffata sollo cento forme diverse, che si chiamano onore, patriottismo, gloria, religione; mentre la mora• lità delle classi povere è come fuoco che cova sotto la cenere, e la miseria e la sventura non valgono a smor- . zarla affatto. Pur tuttavia, nel nostro giudicare parti .. giano, noi perdoniamo facilmente ad una notte di orgia, alla più vile seduzione, ma non stimiamo la carcere 8 Biblioteca Gino Bianco ..

• .. 24 INTRO.DUZIONE la galera-oltre l'inferno-pene ·abbastanza severe peril furto e per la contraffazione delle monete coniate e contraffatte dallo Stato. Lo sfruttamento dell'ope:raio, l'usur- . ·pazione in varie forme del danaro del povero, il lotto pubblico-una- vera spoliazione organata dallo Stato - non sono con tempiali da'Codici come reati, anzi sono assisti ti dalla legge che ·punisce chi non vi si.sottomette. Chi si domanda, per es., se è delittuoso il sistema che da una parte impone ad un certo numero d' ope~ rai un lavoro eccessivo, che consuma loro la forza muscolare e cerebrale, e dall' allra lascia disoccupate migliaia di braccia_, condannando altretlante famiglie a mancare del necessario ? Quando un bastimento naufraga in una lontana spiaggia, o. inghiottito dalle onde si perde nell' ignoto degli abissi - probabilmente per interessata imprudenza del comandante o perchè era una vecchia carcassa rimessa a mare - chi è disposto a considerare quanta brutale ferocia, quanta atroce iniquità, quale indicibile oltraggio ·alla giustizia ed alla decenza èvvi nel semplice contrasto tra la sorte del proprietario della nave o della mercanzia, il q-uale si rifa con usur·a del danno pa LiLodalle Societa d'Assicurazione, e quella de' poveri marinai i mm-olati, e delle vedove e degli orfani lasciati miseri e famelici. nelle case degli annegati? E chi si domanda quanti reati si commettono giorno per giorno in persona di mina Lori bruciati od asfissiati, di muratori stramazzati al suolo e seppelliti nelle rovine , di macchin~sli uccisi o storpiati per tutta la loro vita da cattivo macchinario, e poi di vetrai sfiniti a vent'anni, di tipografi consunti, di con Ladini avvelena ti dalla mal' aria e di ogni sorta d' operai" obbligati a· subire a centellino la morte per guadagnare un tozzo di pane ? Chi .calcola le sofferenze d'un infelice operaio cacciato d'officina in officina,, e di paese in paese, e finalmente trat.to a marcire in una prigione, o gittalo sul lastrico, perchè il cuore non gli dice di benedire la. mano cha BibliotecaGino Bianco .....

INTRODUZIONE 25 1o flagella e la lingua si rifiuta ad inneggi_are alla sa- · ~ .pienza de' suoi carnefici? E chi può addizionare, e, se fossero addizionati, chi può leggere la cifra totale che compongono i reati rappresentati da un'epidemia colerica, da una guerra, da una crisi commerciale? Chi può dire in questo momento -quanti reati· pesano sulla cos~ienza di tale o tale _altro Ministro, di tale o tale altro diplomatico , di tale o --0 tale altro Sultano o Zar, e di certi sultanelli non coronati , di certi Zar da officina,~ di certi finanzieri, di . ,·certi in tra prendi tori, di tutti quelli· insomma che esercì ta- ,no · in privato l'arte di ammiserire e di spogliare altrui? Non ·è egli vero che tutta questa massa di delitti ri- ·mane impunita, e frattanto giudiçi e giurati fanno il . -cuore- di struzzo quando ha·nno dinanzi à loro un innocuo borsaiuolo , o un terribile cospiratore contro. que- -sto bell' ordine sociale? Hartman ha de Lto: « È immora e che pochi nuotino nell' abbondanza , mentre molti languiscono nella miseria; è immorale che famiglie ricche abitino da cinque a venti stanze e saloni. riscaldati, mentre un numero sterminato di poveri deve -contentarsi di. una sola cameretta ed alle volte questa nemmenù ha: è immorale che vi sia chi è in dritto di -spendere un tallero per cose superflue e di lusso, finchè vive un solo che soffre penuria del necessario; è imrrio- ·rale che il ricco oltre la moglie legittima possa comperarsi quante concubine vuole, mentre dall' allra banda -v'è cui la povertà impedisce di vivere coniugato ... » r). Noi andiamo più in là, e chiamiamo queste immora- ,}ità col nome più proprio di delitto. Delitto è il trattamentò fatto a nove decimi del genere umano dall' altro decimo : la miseria dell' operaio è il delitto del padrone: il « delitto» dell'indigente è la cqlpa -della società: l' ignoranza, la morte prematur~, la su. · (•) Hartman, Phaenomenologie des sittlichen Bewusstseins, p 623. BibliotecaGino Bianco

26 lNTRODUZIO:'.':E perstizione e tutt' i mali che affliggono il prossimo cristiano e non cristiano, sono puramente e semplicemente- << delitti sociali »•.. Ritornando ora al ·quesito posto di sopra, a tutto questo males_sere e malfare non si può, e, potendo·, non si deve metter fine, od almeno opporre una diga? Se il benessere dell'operaio sta ora in ragione inversa del progresso della socie_là , non è possibile ( ché nessuno dirà che non sia commendevole , anzi supremamente necessario) di stabilire una buona volta, o rista~ bilire la buon' armonia fra loro , raddri~zando il caro.- mino all' uno o all'altro ? Se, come l'osservazione ci mostra , la. civiltà erom - pendo da un vizioso organam.ento sociale ha dovuto, nel suo fat~le ince_dere, gittare gli uni fuori carreggiata nel baratro della miseria, abbandonare a.llri nel deserto dell'ignoranza, e produrre altri cos•iffatti dJnni inseparabili dal grande bene che ella indubitatamente ne ha apportato, non riverrebbe ella ora, in un secondo periodo,, .sòpra i suoi passi , non vorrebbe ella correggere e perfezionare l'opera sua e riparare a' torti fatti, e mostrarsi madre amoro_sa e benigna a Lutti gli uomini senza di• s~inzione di cla~se, di fortuna e di nasci La? Sono compatibili queste distinzioni con l'incivilimento _ sociale? Non saranno invece rase al suolo dalla falce livellatrice del progresso? La ferrovia, ·il tele-grafo, la stampa, la macchina in-- dustriale ecc. hanno cc democratizzato » il mondo,; ed ogni giorno, che passa, altre disparità, aÙre disugua• glianze, altri privilegi rovinano o si disfanno. È compatibile con tanta ressa di progresso, con tanta ansia di affratellamento la crescente disuguaglianza delle condizioni sociali? Quale adunque tra' due an_tagonisti della lotta sociale va a soccombere , - il progresso o, la disuguaglianza ? BibliotecaGino Bianco

SPIEGAZIONI NECESSARIE Monopolio è parola derivata dal gr~co (da µovoa e -rrt'-'· )\ùt>), che significa,commercio o traffico esclusivo, e com - porta l' idea che la cosa o l'università di cose che ne è oggetto sia ·stata o nella via ordinaria de' cambii o per comando espresso dell'autori Là imperante ridotta nel potere e nella disponibilità di qualcuno, affinchè quelli che ne mancano, stretti dal bisogno, si inducano ad acquistarla offrendo l'equivalente di essa con la giunta di un premio al proprietario venditore. Questo, in fondo, è il significato che tanto gli scrittori e i legislatori, quanto il comune linguaggio hanno attribuito alla parola monopolio; la discrepanza é nata bensì nelle a·pplicazioni, vale a dire nell' apprez~amen_to de' fatti che possono spettare alla rubrica del monopolio Cl Allorquando la somma della ricchezza èra nelle mani della comunità, o pur essendo distribuita tra' singoli veni va ancora considerata come d'uso pubblico e so ttomessa a norme intese a custodire e a promuovere gl' interessi della società, ogni fatto del singolo che mirasse a scuotere questo sindacato costituì va, più che un monopolio, un atto di guerra civile, un conato alla tirannide. · A misura però che una sempre maggior quantità di cose appropriabili cadeva in mano privala, e alla co- (•) Monopolium ... .vox graeca, qua signifi.catur cum penes unum aliquem speciei alicujus vendendi potestas est, quod fit cum unus solus aliquid genus mercis universim emit, ut solus vendat, pretium suo modo statuens-Forcellini, V. Monopolium. Il buon Ti- · berio, cui non mancava qualche scrupolo di coscienza, impetr.ò dal Senato il permesso d'importare la parola greca nella lingua latina. (Svet., Tib. 71). ,. Bib1iotecaGino Bianco

. . . 28 SPIEGAZIONI NECE-3SARIE munita egua~itaria primitiva si veniva sovrapponendo o sostituendo un Potere nato or dalla conquista, or dal / cumulo, dall'abuso e dal pervertimento delle funzioni ;.: di capo de' consigli e di capitano, da una parte il possesso di àlcune cose si sottrasse all' alto dominio sociale e divenne esclusivo dell'individuo, vale a .dire si · convertì in monopolio , dall'altra quel ·Pvtere .o riservò a sè speciali monopolii o li mise a prezzo e appaltò~ spesso sotto pretesto di pubblico bene , al miglior offerente. Quando però, oltre al poss·esso storico, per cosi dire, quello cioè passato in costume, e senza speciale concessione dell' Autorita dominante, uno si arrogasse la facolta di disporre esclusivarpente di qualche cosa, questo f~tto costituiva un monopolio in senso ristretto, e genera lmer1te veni va punito dalla legge. · Cosi Aristotile (Politica, 1, 11) narra che Talete di Milete, avendo preveduto, per l'osservazione degli astri. una grande abbondanza di ulive, riscosso cha ebbe un po' di danaro, comperò tutto il frutto ·che si trovava nei di_ntorni di Milete e di Chio a vilissim.o prezzo, e più tardi lo vendette con guadagno considerevole. Questa speculazione, soggiunge Aristotile, ·si applica a tutt' i generi di commercio e a tutt'i casi in cui un individuo ha facoltà di acquistare il monopolio d'una cosa ( ÈÒ:v 'ttG ÒOV~'Ctlt tJ.0VQ'itlùÀt7.V (llJ1(ù X l'CtlOY.fUci~ft'IJ ; e molte ci tta ne usano per far danaro, rivendicando a sè la facoltà di vendere le cose priva tamen Le. · · Nondimeno in Atene era proibito comprare più che una certa quantità di grano. Il medesim~ Aristotile riferisce che Dionisio. di Siracusa espulse dalla città un tale che con danari stati depositati presso di lui aveva comperato tutto· il ferro delle officine fabbri li per rivenderlo ad un prezzo moderato, appena doppio di quello al quale lo aveva acquistato. Presso i romani - che ebbero il monopolio del mon• do. - l' incetta di alimenti era punita dalla l~gge· JÙlia de Annona ; ma fu i· imperatore Zenone ·che comminò BibliotecaGino.Bianco

SPIEGAZIONI NECESSARIE 29 !e pene della confisca e del bando perpetùo per•ogni mo- ·nopolio di ab.iti, pesci, pettini e1 ogni altra cosa ( L . .unica Cod. de Monop.). I giuristi del Medio Evo rincararono l,i. dose, e di - -chiararono che non potendosi prescrivere in materia di pubblico interesse, «nessun monopo-listao trafficanteesclu- -sivo può coprire col manto del tempo la propria malizia » (1'). Ma i Principi essendosi valsi largamente del la facoltà· di concedere monopolii per riempire continuamente le loro casse, i giuréconsulti non tardarono a -coprire essi col ·manto della legalità le concessioni dei Principi, fino a ·che a questi medesimi non piacesse di rescinderle per far luogo ·ad altre ed attingere così nuovamente nelle tasche de' loro sudditi. Infatti essi nqn mancarono, dopo aver ricattato il p_ubblico con_la crea- _zione de' monopolii, di ricattare i monopolisti stessi in mille guise; il concedere monopolii e il disdirli, il permetterli ed il perseguitarli èrano ad essi ugualmente fonti di lucro (h) ♦- Carlo V, che pur non si fece mai scrupolo di esercitare o di vendere un monopolio, con Av_- viso del 4 ottcibre 1540 <e proibì ogni atto che sentiss~ di monopolip» a'particolari e a tut~e le città, comunità, collegi di mercanti , consoli , corpi di mestiere ecc. Il popolo, manco a dirlo , odiava i monopolii; ed 1n . Germania· correva l'adagio: : Aus Furkaujf und Auf kaujf, Boser Muntze f reyer Laujf, Wird dér Arme gefressen auf. (0 ·) Dove vuolsi rilevare come il significato popolare della (•) V. Zeddler, Universal Lexicon, V. Verkau{Jwigs-Freyheit. (.. ) Monopolium est societas hominum qui sibi solisjus vendendi -comparant , vel aliquid genus mercaturae universim emunt quo -carius vendant, qaod ut obtineatur pensio. interdu•m sit Principi, quae Monopolium etiam dicitur - Dufresne, Glossariam ad Scriptores mediae et infimae latinitatisV. Monopolium. (•*•) L' uno compra, l'altro vende, un altro batte monete false, e fra loro si divorano il povero. Biblio_rncGaino Bianco

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