Francesco Saverio Merlino - Socialismo o monopolismo?

ì J ' I ( j j I 1 I I } I f1 / 144 FALLACIE DEGLI ECONOI'vIISTI {del risparmio impiegato alla riproduzione) si converte in strumenti ed utensili per rimpiazzare quelli che l'uso ha messo fuori di servizio , un~ parte nella semenza o ne' materiali che sono distrutti come tali nell'atto -della produzione, e che sono distrutti nell'atto della consumazione dell'ultimo prodotto. Il resto è pagato in salarii agli operai produ Ltivi che lo consumano per soddisfare i loro bisogni cotidiani, o se pure a loro volta ne risparmiano una parte , non si potrebbe dire che -essE1-,sia accumulata , ma è invece reimpiegata come capitale per l'intermediario delle Casse di risparmio, delle Società mutue, e consumata 11. E il capitalista? ha perduto egli il ·sno? se l'è visto miseramente sfuggire di mano? O come va _dunque che quello gli ritorna sano e salvo non solo, ma con. una discreta giunta ancora che, detto fra noi, è stata l'unico adescamento allll sua magn.animità? Non sarebbe per avventura che il danaro speso nelle macchine , i salarii anticipati agli operai Llsciano un margine abbastanza considerevole al capitalista , che si vede rifornite le tasche con una parte del frutto del nuovo la• voro da lui assoldato? 0.h ! il capitalista « risparmia», egli che non si priva de'godimenti che ha, anzi li aumenta, e solo in virtù del credito che gode, della preferenza che gli viene -accordata in un sisten1a sociale in cui l'assistenza vien prodigata a quelli che non ne hanno bisogno se non per sfruttare altri, negata a quelli pe' quali è di suprema necessità, può moltiplicare a volontà le sue impres? e riprodurre a cento e mille doppii un capitale_ che s1 compone di pochi cc risparmii » e di « molte finzioni » e « nullità » ! Nè basta. Si parla di risparmio come di una pena , d'una privazione. Si dice: il capitalista potrebbe consumar tutto ciò che guadagna, e se non Io fa, bisogna sapergli grado. Ma non si considerct che egli si asLiene oggi per consumar più domani. Ma infine anche la BibliotecaGino Bianco

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