Francesco Saverio Merlino - Socialismo o monopolismo?

96 IL MONOPOLIO NELL' ECONOMIA MODER r A eietà de' produttori, ma un'allenza offensiva conchiusa fra' capitalisti per la maggiore oppressione del Cireneo della produzione. Il Credito non crea nulla e pure tutto distrugge. Es- ·so ammalia come Sirena incantatrice popolazioni intere e ne attira le ricchezze nel baratro del fallimento. Noi l'odiamo, lo temiamo, e· pure una forza segreta , -quella dell'ambiente nel quale viviamo, ci trascina die • tro ad esso a certa rovina. Noi sappiamo che esso ci regala una crisi ogni dieci anni , oltre i guai d' ogni ,giorno, come fallimenti di Governo e bancarotte private, altalena di prezzi, aggio ecc.; e pure ci gittiamo -a capofitto ne' suoi vortici, e contribuiamo con l'opera nostra a' nostri disastri. Più il credito mentisce, e più gli prestiamo fede; più < inganna e più ci seduce; più rovine compie e più noi confidiamo in esso per un mi- -gliore avvenire. Non è questa la più spiccata e speciosa -delle contraddizioni economiche? Il Credito non è che l'orgia del monopolio, una crea- .zione di aggi, di premii, di commissioni, di profitti che varu10 tutti a ricadere sul più povero consumatore: è l'assedio regolare del Lavoro e della Rìcchezza Sociale -condotto coi mezzi più tristi e micidiali inventati qalla .strategia economica moderna. Il monopolista non assale l' operaio per via, non lo .aggredisce, non lo spoglia , come farebbe un volgare malfattore (il monopolista, creatura della legge, si guarda bene, almeno novanta volte su cento, dall' incespicare nel Codice penale), ma giudiziosamente te lo aspetta al varco. Ne studia i bisogni, misura la potenza del lavoro di lui, calcola le ore, i momenti, addiziona cifre ,e sottrae. E che trova l'onesto capitalista? Trova che il prodotto arriva un'ora, un giorno, un mese più tardi del bisogno e il colono che ha fame non può aspettarlo , né può servirsi del grano rimasto dell'anno passato perché non glien'è rimasto. Ed ecco il monopolista che gli '<.>ffrela sua mano generosa, gli apre le sue casse forti, BibliotecaGino-Bianco

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