62 IL PASSATO DEL MONOPOLIO -------------------------- aperta ribellione gran numero di gente; che piuttosto chesottomettersi scorrazzavano le campagne in grandi masse· ricattando in varie guise i loro oppressori, i quali di nuovo divennero illuminati e caritatevoli, e a11o stesso temporu1ninarono una legge su· poveri. Alla soppressione dei· Monasteri che ebbe luogo a tempo di Enrico VIII, un altro tentativo fu fatto di affamare e distruggere i poveri, ma malgrado le sferze, i ceppi, i ferri roventi, le carceri e le esecuzioni capi tal i, i forti mendicanti, come furono. chiamati, si provvidero alla meglio dove la carità non li invitava, e finalmente essi ottennero il famoso Atto 43 di Elisabetta, che riconosceva e stabiliva il dritto del povero al mantenimento» (*). Ma la legislazione de' poveri in Inghilt6rra ebbe pe~ effetto, insieme con le «chiusure» de' fondi, dì diminuirei salarii e di reclutare al nascente Capitalismo un esercito di disoccupati da assoldare non a vita, come si assol• davano lo schiavo e il servo, adatti il primo all'economia domestica, il secondo alla produzione agricola medievale,. ma a termine a s~i più breve. Così nasce il salariato, complemento e appendice della macchina, che è il gran fattore del sistema industriale moderno, il moltiplicatoredeila forza di lavoro. La m~cchina e il salariato completano lo svincolo della proprietà e coronano l'edificio del monopolio, impartendo all'industria quel moto velocissimo, che oggi l'affatica, e che permette al capitalista di accumulare enormi ricchezze in poco d'ora, e indi sospendere la produzione. bondo al suo servizio senza salario per un anno; e se egli si fuggisseda tali padroni disponeva che alla seconda volta << soffrisse pene di morte e perdita di terra e beni come un fellone, senza beneficio di clero e di santuario. » . (•) Contemporaneamente l'Atto di Elisabetta ingiunse a' poveri di risiedere nel la propria parrocchia; un provvedi mento che fu copiato in Russia da Boris Godunow, che ne fu fatto consapevoledall'ambasciatore ikulin. Faucher, ne' citati « Systems of Land Tenures ». Biblioteca Gino Bianco
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