Francesco Saverio Merlino - Socialismo o monopolismo?

IL PASSATO DEL MONOPOLIO 59 chine all'attività umana ed anche al monopolio de' possessori de'mezzi di lavoro; in qual modo il cotone, la lana, l'estrazione de'minerali, il trasporto e cento altre industrie siansi levate da principii più o meno umili ad una potenza maravigliosa; quali prodigiose accumulazioni di ricchezze, di capitali, di materia prima, di prodotti e di mezzi di produzione ne siano scaturite; e come, in conseguenza di tutto questo straordinario fermento di forze economiche ignorate o inaccesse, l'economia abbia mut.tto aspetto e sieno mutate, se non leggi , re·golamen ti - non occorre che per noi si dica. Ben però giova rilevare come in questa trasformazione de·ll'Economia attinga il monopolio una forza di espansione non mai posseduta. Ma prima dobbiamo discorrere dell'azione del monopolio nello sfruttamento della forza di lavoro. Il vVi"rth ha detto dell'economia de'Greci che essa riposava suJla schiavitù; lo ~cherr ha osservato del Medio Evo che la servitù fu la larga base della pira mide della $Ocietà feudi¾le ; e tutti oggi affermano che il salariato (locazione-conduzione del lavoro) sta all'eco - nomia moderna come la schiavitù e la servitù (riominio pieno e dominio utile de Ila forza di la._voro) all'ecomia antica e mezzana. Senofonte poi generalizzò e compendiò gli effetti del monopolio dell'attività produttrice dicendo che « quegli ha ben lunghe le braccia che ha quelle di tutto un popolo! » Or noi non staremo qui a ripetere quel che tutti sanno intorn_o al gran numero di schiavi che contava ·1a Grecia, al dispregio che avevano i romani del lavoro manuale, e alle misure prese ne'due paesi per ridurre di quando in quando il numero degli schiavi molto dispregiati ma più ancora temuti. Ricordiamo piuttosto come alla caduta dell'Impero romano i proprietarii de' latifondi capissero che invece di far coltivare le loro terre da schia• vi sotto la vigilanza d'un intendente disposto sempre BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==