Francesco Saverio Merlino - Socialismo o monopolismo?

152 FALLACIE DEGLI ECONOMISTI mentarli nel periodo di riposo o di gestazione, di cui esse abbian bisogno per ristorare le forze perdute. Di questo suo passaggio l' individuo lascia sulla materia talune tracce,· senza neppur che se ne avvegga o ~el proponga; cosicchè l'ultimo venuto può esclamare, come noi facciamo scoprendo i terreni dell'epoca terziaria e quaternaria: « qui visse un mio progenitore >)-Tracce che vanno assottigliandosi, sbiadendosi, scomparendo, pur nondimeno tracce luminose, perchè sono la storia dell'uomo. Se però quel primo uomo si risvegliasse dal lunghissimo sonno della morte o rico.mparisse in un suo tardo nepote, dove riconoscerebbe egli più, dopo tante vicende, l'opera delle sue mani, dove potrebbe egli esclamare: « quest' é mio perchè io vi ho posto per primo il piede, questo è mio perchA vi continuo il mio possesso d'una volta, quest' è mio, insomma, perchè fu mio? E se anche ritrovasse attraverso le ruine dei secoli, le catastrofi telluriche e"il iavorio incerto, intermittente, vario delle generazioni , se egli ritrovasse proprio quella zolla di terra, che fu teatro delle sue scorrerie , o sulla quale fece i primi saggi di coltura , se la ·ritrovasse· allo stato in cui l'ebbe lasciata, se po· tesse con documenti storici , con titoli legali e con pergamene di Stato,' dimostrare l' identità della cosa attuale con quella de' tempi suoi , come potrebb' egli pretendere che quello che gli fu permesso allora gli si permetta oggi , quando tutto è mutato, quando gli uomini si sono moltiplicati, e che mille e mille hanno coperto per secoli di secoli la superficie del globo , e con la loro costante attività ed energia fisica ed intellettuale hanno tratto alla luce ignote utilità, insospettate ricchezze, ed agi e ausilii d'ogni sorta, come la stampa, il telegrafo ed il vapore, e che_ in grazia di ciò e di molte altre circostanze é cangiata addirittura la faccia delle cose, e son nati nuovi rapporti , nuovi contatti, nuovi « diritti • e nuovi « doveri >>, nuova BibliotecaGino Bianco

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