Francesco Saverio Merlino - Socialismo o monopolismo?

FALLACIE DEGLI ECO~OMISTI 141 al lavoratore pel soddisfacimento de' suoi bisogni. Una _volta stabilita questa massima anodina, torna facile ag• giudicare· la pretesa eccedenza al proprietario ed al capitalista, ora invocando a costui favo re la generosità della natura, ora l'occupazione primitiva o la prescri• zione, ora costi Luendolo erede del lavoro delle passate generazioni, ora con alLri pretesti. Ma non è men fa- -cile dimostrare la fallacia della premessa. Lo Stuart Mill (lib. 2 cap. 15) insegna: <e La causa del profitto è che il lavoro produce più di quello che si richiede pel suo sostentamento. Laragione, onde i I capi tale agricolo dà un profit_to , è che esseri umani possono produrre più· alimento di quello che occorre a nudrirli, durante la produzione, incluso il tempo occupato a costruire gli strumenti e a fare tutte le altre bisognevoli preparazioni: donde ~egue che se un .capitalista assume di nudrire gli operai a condizione di ricevere il prodotto, una parte di questo rimane per lui do po che egli si è rimborsato degli anticipi. Per variare la forma del teorema: la ragione per cui il capitale rende {o prende?) un profitto è che il cibo, il vestito, i materiali e 9li strumenti durano riù che il tempo richiesto a produrli; din1odochè, se un capitalista fornisce ad una comitiva di lavoratori queste cose, a condizione di ri- -cevere tutto ciò che essi producono, essi oltre a riprodurre le cose loro necessarie e gli strumenti, hanno a lavorare pel capitalista una porzion"e del rimanente loro tempo ,> (•). Ed altrove (lib. 1 cap. 5°): <e 11 fondo sul quale il rispàrmio può aver luogo é l'eccedente del prodotto del lavoro, che resta dopo d'essersi provveduto a'bisogni della vita di tutti quelli che hanno preso parte alla produzione. » (*) Dacchè però Carlo Marx trasc::;e da questo postulato le ben note conseguenze, gli economisti hanno rinculato spaventati. V. ad es. le opere di Maurice Block. BibliotecaGino Bianco

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