Francesco Saverio Merlino - Socialismo o monopolismo?

FALLACIE DEGLl ECONOMISTI 137 possesso d'un pezzo di suolo, per quanto rozzo, per quanto incolto, per quanto poco produttivo, non si cede gratuitamente al lavoratore ne' paesi popolati; nè l'esistenza di terrilorii inoccupati in un lontano continente impe• <lisce il n1onopolio délle terre in Europa; imperocchè nessuno crederà che possa tornar indifferente all'eu.ro- .peo che il campo da coltivare si trovi qui o nel Texas, mentre fa tanto se esso sta poche miglia più o meno distante da una città - Se è utilità naturale, ciò che non ripete la sua origine dal lavoro dell1uomo, è tale senza -dubbio il legno della foresta. Dunque io prendo l'accetta -e vado. Donde viene che mi impediscono di farmi la mia provvista ? c'è qui un monopolio o no ? Ma se mi .schiappe ttano nelle reni ! se mi negano anche di raccogliere ne' campi i frutti caduti, il che si per]l}etteva dagli ebrei ! se n1i negano financo le ghiande, via, se financo l'immondezza delle vie è proprietà sacra ed inviolabile di qualcuno che la raduna a fine di monopolio? È possibile sostenere , in presenza di questi fatti, che le utilità naturali o gli avanzi del la• voro sieno gratuiti? Senza dire che perchè io goda -della supposta gratuità delle forze naturali, che hanno concorso alla produzione , bisogna pure che io sia in <grado di fare degli acquisti, donde la conseguenza che più uno è ricco più egli gode dell'utilità gratuita delle forze naturali, il povero in vece ... abbraccia il vuoto. 1\lfa, on1ettendo pure queste ed altre argomentazioni meno importanti, la teoria di Carey e Bastiat si fonda sulla più erronea idea che si possa mai avere della natura e della portata. del lavoro. Se il lavoro umano. produce un'utilità che si estende lontanamente nel tempo e nello spazio compenetrandosi -con le forze della natura, chi potrà pretendere all'intera produlti vi tà, ali' intero fru Lto cl 'un tal lavoro? Colombo scopre un nuovo mondo: il suo genio e il suo lavoro l1anno donato a' contémporanei ed a' posteri immense ricchezze; ma egli non s'è mai sognato di appropriai'- Biblioteca Gino Bianco

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