IL PASSATO DEL MONOPOLIO ge tli d' uso personale ch,!3ciascun individuo può posse- •dere (·). Della comunità de' prodotti fra gl' Irocchesi, fra' Ma- . _lesi, fra le tribù del Brasi]e, fra gli abitanti delle Nuove Ebridi, fra' Circassiani , fra alcune tribù deJl' India, -dell'Africa, ecc. ci fanno testimonianza il Waitz, il Mei- .nicke, il Beli ed altri scrittori citati dal Laveleye in nota alla traduzione inglese del la sua opera sulla Proprietà. Fra' No.otkas dell'America del Nord, a dire del Bancroft , ogni uomo , _che è in bisogno , può servirsi -della provvista del vicino. Per le antiche leggi d'Irlanda poi la tribù intera pos. siede, oltre la terra,« li ve chatle]s »e<(dead chattel3 ,>, come a dire pecunia viva e pecunia morta, od anche capitale (da caput) in bestiame e capita.le in cose. Ancora nel XIV. 0 secolo si trovavano in Inghillerra gruppi di contadini, talvolta era un villaggio intero, i cui abitanti possedevano in comune cavalli, buoi, aratri e canotti e~). Quanto al suolo, nessuno revoca ornai più in dubbio che esso fo~se originariamente presso tutte le razze proprietà comune e indivisa della tribù o del villaggio. La foresta ,nella quale cercavano la selvaggina i cacciatori delle orde primitive, il pascolo cui i pastori del susseguente periodo menavano le loro greggi, il territorio sul quale la tribù per poco che fissasse in alcun luogo la sua dimora piantava le sue tende o costruiva le sue capanne, il sùolo sottoposto primamenle a coltivazione intermittente e superficiale, sono certamente comuni quanto al modo e quanto al fine, vale a dire che sono occupali e usati in 'comune, in solido , senza divisione di parti, e che la loro destinazione è quella di soddisfare a' bisogni di tutt' i membri dell'orda, clan, villaggio o tribù che sia. Più tardi il modo di fruire del suolo mula; 1na il fine dell'occupazione, vale a dire la desli- . ("') Dr. Rink. Talès and Traditions of the Eskimos, London 1875. (.. J Cl,ff~ Leslie, proemio alla « Primitive Property » dd Laveleye. BibliotècaGino Biahco
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