Francesco Saverio Merlino - Socialismo o monopolismo?

i~TRODUZIO"NE 23 -samento delle città e ]o spopolamento deÌJe campagne- • le crisi ricorrenti nell' industria e nel commercio - la forza dell' oro , e talvolta quel.la anche delle baionette, arbitre del dritto fra operai e padroni ~l'abbandono degl' invalidi del lavoro e la strage degli operai nelle miniere e nelle fabbriche - la irrefrenabilità del potere assorbente delle grandi pi>oprietà e delle grandi impreseil turpe mercato della prole deiFoperaio-la falsità della vita pubblica e la corruttela dei costumi - questi ed al• tri mali, contro cui tutti levano oggi la voce, non com-- portano essi rimedio? Anche si potrebbe domandare se questa massa d' i• gnoranza, di superstizione, di delinquenza , di materia bruta, tutta la parte corrotta e cancrenosa der corpo :sociale , non si possa estirpare nè ora né mai. Il vizio e il delitto non sono, chi ben consideri , che <lella virtù male impi_egata, come l'immondizia, fu già <letto , è ma eria fuori posto: il ribrezzo e l'antipatia, ehe quelli scscitano in noi , indicano che l'animo no .. :stro ne sente e teme il contagio, e sente eziandio I~ forza <li vincerli, vale a dire dj convertirli nef loro contrario. In verità, noi siamo abituati a riguardare , secondo le nozioni morali che possediamo al presente, la classe operaia come moralmente inferiore ed intrinsecamente guasta, tanto che eleviamo per essa a regola il vizio, che consideriamo come una eccezione più o meno rara nell'altra class.e. Uno sguardo più profondo nella natura òelle cose 1nodificherebbe alquanto il nostro giudizio: la 1noralità delle classi ricche è apparente e fittizia, è una t)seudo-moralilà , coperta dal manto della discrezione, -e can:iuffata sollo cento forme diverse, che si chiamano onore, patriottismo, gloria, religione; mentre la mora• lità delle classi povere è come fuoco che cova sotto la cenere, e la miseria e la sventura non valgono a smor- . zarla affatto. Pur tuttavia, nel nostro giudicare parti .. giano, noi perdoniamo facilmente ad una notte di orgia, alla più vile seduzione, ma non stimiamo la carcere 8 Biblioteca Gino Bianco ..

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