Francesco Saverio Merlino - Socialismo o monopolismo?

180 COLPE DEL MONOPOLIO affitto della mano d'opera, e che significano queste cri- _si periodiche , queste emigrazioni dalle città, questa concorrenza di coolies agli operai europei? « I miglioramenti che si eseguono dal propriètario son _quelli che tendono all'incremento della popolazione » ha detto il Loria, cioè a fornire operai da sfruttar-e al capitalista. Si; ma de' miglioramenti richiesti per la conservazione della vita e della salute dell'ope1~aio quale padrone si cura? I minatori inglesi seguitano a crepare a centinaia nelle visceri della terra, perchè i padroni economizzino la spesa delle la1npade di sicurezza. I forbiciari e rasorai di Sheffield muoiono a vent'anni per compiacere ad un capriccio crudele del pubblico - di cui son complici i padroni - che consiste nel preferire i rasoi e le forbici da' dorsi rotondi. Quanto a' migliora men ti che gioverebbero a' consumatori, il capitalista non li pratica che nel solo caso che apportino un profitto immediato a lui. I segreti industriali sono gelosamente custoditi per generazioni, e talvolta seppelliti con l'ultimo rampollo d'una prosapia di monopolisti. Le invenzioni, meno le spicciole, fruttano non a chi le fa, ma al capitalista che ha gittato la sua pietra contro l'infelice inventore-Gridiamo pure contro il ·decadimento dell'agricoltura e la coltura spossatrice del suolo - Il Liebig (Chemische Briefe II, 413-414) ha detto il vero dicendo che « finchè vi saranno ancora tan• ti, a' quali la rapina de' proprii campi assicura un reddito cospicuo, sarà assurdo confidare in una coltivazione razionale ». E il Destutt de Tracy (citato dal Loria) non lia torto d'osservare: « È assai strano che siasi quasi sempre confuso l'interesse de' proprietari con quello dell'agricoltura, al quale esso è così estraneo come quello de' mutuanti del dana~o a tutte le imprese che compiono i loro mutuatarii. Non è mai troppa la nostra maraviglia in _vedere che quasi tutti gli uomini e sopratutto gli agronomi non parlino di grandi proBibliotecaGino Bianco

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