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LA CRITICA POLITICA

57

A S T E R I S C H I

E R E T I C I

*

Giacobini e sanculotti in un periodo della Rivoluzione francese fu–

rono in prima linea a smantellare il vecchio ordine, e poi disparvero.

Non lavoravano per sè: lavoravano per il nuovo oidine borghese, che

dura da un secolo e mezzo. 1 fanatici e gli scamiciati sono semplicemente

dei guastatori : se prima che essi demoliscano non vi sono stati i costrut–

tori, seminano lutti e rovine: se già è formata la nuova società, la de–

molizione delle vecchie strutture mette in piena luce e in completa effi–

cienza la nuova struttura.

1e

I massimalisti dell'altro dopoguerra furono i giacobini del

1919

ed

ebbero i loro sanculotti. La nuova società non si era formala, e la reazione

fascista li eliminò con la violenza delle sue squadre di azione, colpendo cie–

camente piò che i fanatici e gli scamiciati quelli che costruivano il nuovo

ordine con lavoro paziente e intelligente. Le squadre di azione seppero chi

ai loro fini di reazione dovevano colpire : cadde Matteotti e Turati fu cac–

ciato dall'Italia. L'opera di costruzione del nuovo ordine fu interrotta.

*

Questa esperienza storica deve costituire un monito. Il fanatismo

con le sue intemperanze settarie e l'urlo degli scamiciati finiscono per

fare gli interessi della reazione, turbando il lavoro profondo dei costrut–

tori del nuovo ordine e creando un ambiente di simpatia per la Celere

con i suoi sistemi di repressione poliziesca, e di sfiducia per gli ordina–

menti di democrazia e di libertà. Se la reazione riafferra del tutto il po–

tere, essa colpirà

giusto

ancora una volta: non perderà tempo con i gia–

cobini e con gli scamiciati, ma eliminerà senza riguardi gli organizzatori

sindacali serii, gli animatori delie cooperative, i difensori delle libertà.

k

Chi ricordi le generose battaglie dei socialisti nel primo decennio

di questo secolo contro il dazio sul grano e contro le baronie dello zuc–

chero, in difesa della generalità dei consumatori e

¡11

senso liberista, non

può non vedere con rammarico che oggi i socialisti, con tutti i pennacchi

rivoluzionari, fanno una politica di ceti contro la generalità dei consu–

matori con ìa preoccupazione che i ribassi dei prezzi dei grano, dell'olio,

ecc. danneggino i produttori. Le tossine fasciste hanno avvelenato la vita

italiana: i meno immuni da questi veleni sono proprio gli antifascisti.

*

Sempre riferendosi a quel decennio, Gaetano Salvemini prendeva

allora apertamente posizione nella stampa dell'Estrema sinistra contro il

pericolo di collusioni delle cooperative e delle leghe operaie con certe

categorie della plutocrazia. Oggi Riccardo Lombardi alla Conferenza Eco–

nomica della Confederazione del Lavoro suggerisce, come rimedio alla

crisi, un rialzo dei prezzi all'ingrosso : visto che sono diminuiti del venti per

cento non

c'è

niente di male a ritornare ai prezzi più alti dal momento

che nei prezzi al minuto non c'è quel ribasso.

*

La mozione per la pace è la affermazione più innocua che ci sia.

I Consigli comunali di Napoli e di Ancona l'hanno potuta approvare con

voto unanime : ma c'è chi facendo il processo alle intenzioni dei promo–

tori è partito con la lancia in resta contro la mozione ; questi anticomu–

nisti fanno proprio il giuoco dei comunisti, se essi hanno il recondito

pensiero di fare il giuoco della politica internazionale dei Russi e vogliono

apparire i soli difensori della pace contro tutti gli altri, che sarebbero

guerrafondai. La pace e la guerra non dipendono certo dai voti innocui

dei Consigli comunali : quando suonasse l'ora tremenda quei pezzi di

carta volerebbero come pagliuzze.

(f. 6. k.)

Biblioteca Gino Bianco