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DEL GOVERNO FEDERALE

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Guerre e centralismo: nessuno Stato federale

desidera t u t t a v i a abolire i l sistema

Questa ripartizione, purtroppo, sotto il peso di due grandi guerre

non è stata mantenuta o non lia potuto mantenersi. Dal momento perù

che di guerre non se ne dovrebbero fare più, il problema, che si ripre–

senterà con una Unione europea e magari mondiale, può essere riguardato

con altro occhio. È avvenuto comunque che t governi centrali delle esi–

stenti federazioni siano stati obbligati ad invadere, per esempio, il campo

delle imposte dirette del quale, prima del

1914,

disponevano soltanto le

regioni e in tutti i paesi i governi centrali siano diventati le autorità finan–

ziarie incomparabilmente più potenti, mentre i governi regionali sono

stati ridotti ad una posizione limitata se non subordinata. Nessuna crisi

economica aveva mai richiesto una centralizzazione finanziaria cosi com–

pleta. Ed ora che la guerra è finita non è cosa tanto sicura che i governi

centrali vogliano abbandonare il campo conquistalo. Tuttavia, se pure i

poteri di controllo dei governi federali in taluni aspetti della vita eco–

nomica si sono sviluppati, i principi organizzativi su cui si basa il Go–

verno federale hanno ovunque impedito, negli Stati Uniti e altrove, un

maggiore sviluppo : lo hanno, in un certo modo, contenuto e gli hanno

impedito di diventare sopraffattore, specie grazie alla divisione dei po–

teri che toglie all'esecutivo il potere legislativo. 'È sentita invece ovunque

vivissima la esigenza ad una più rigida osservanza del principio federale,

anche se finora gli stati federali non si sono occupati di tale questione

in maniera adeguata e non si sia trovata la via per un adeguamento

finanziario. 11 regime federale non si presta al controllo negli affari eco–

nomici. Ciò potrebbe nell'attuale periodo d'infatuazione pianificatrice con–

siderarsi un grave difetto. Non lo si considera invece così negli Stati

Uniti i quali negli aiuti che danno all'Europa si preoccupano della coor–

dinazione della sua economia e non già di dar luogo ad una economia

diretta dall'alto. È positivo, ad ogni modo, come del resto il Wheare

ha potuto constatare, che nessuno degli Stati federali desidera che il si–

stema federale debba essere abolito. Negli Stati Uniti, nel Canada, in

Svizzera l'aspirazione è in una Federazione migliore e non già ad uno

Stato unitario.

Nei v a r i servìzi l'esperienza è stata favorevole

Anche per gli affari sociali si è determinato negli Stati federali un

processo identico, e cioè una penetrazione via via maggiore del governo

centrale, come in materia economica e finanziaria. Tuttavia i servizi re–

stano sempre in mano degli Stati federati: anzi tanto più è antica la

loro data dì nascita tanto minori sono i poteri che le assemblee centrali

sono venute ad attribuirsi.

Sui risultati del sistema federale in relazione ai vari servizi il

Wheare crede di potere arrivare ad alcune conclusioni che qui riassu-

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