LA CRITICA POLITICA
Per guardare a questa realtà in un paese agricolo come è
l'Italia, che soffre di sopra popolazione e di insufficienza di ca–
pitali, occorre mozzare le unghie all'affarismo plutocratico che nei
pascoli erpivori trova tanto alimento: ridurre la soffocatrice mac–
china burocratica che incrementa i costi di produzione e sottrae
alimento al risparmio e alla formazione di nuovi capitali; rom–
perla con l'immobilismo dei possidenti rurali che alla terra non
danno nè intelligenza né capitali. La distensione verrà da sè spon–
taneamente, quando la vita delle campagne divenga più civile con
l'apertura di strade, con condotture elettriche, con impianti ir–
rigui, con rinnovamento delle case coloniche, con apertura di scuole
elementari più efficienti di quelle allogate in scalcinati abituri e
con una mentalità dei possidenti non feudale. Sarà allora sforzo
vano quello di chi in campagna vada a cercare la massa dì urto
per i l rovesciamento : sarà allora facile creare una corrente di
reciproca fiducia fra la città e la campagna in un comune sforzo
di elevamento.
La vita e la politica italiane debbono essere prevalentemente
rurali:
la cintura rossa non deve essere formata da un moto ru–
rale di risentimenti e di avversioni rozze, ma da lavoratori della
terra consapevoli dei diritti e dei doveri che alla terra con fatica
intelligente strappino il massimo di prodotti e alla città chiedano
mobili, macchine e cultura. A questo più elevato grado di civiltà
o per una via o per un'altra si deve giungere.
GIULIO PIERANGELI
Perchè sì sorto screditati.
Perchè alcuni parliti — a cui sembrava riservalo, con la Repubblica,
un grande avvenire — hanno perduto di credito e di efficienza ? Non è solo
perchè il eorso della vita politica si è svolto in un certo modo, ma anche
perchè essi si sono lasciati trascinare. Ed è, in special modo perchè dalla
liberazione ad oggi hanno
saltabeccato
qua e là senza coerenza, senza esprì–
mere idee e proposte concrete e cioè offrendone sempre
nuove
e
diverse
senza mai
fissarsi
in nessuna, rinunciando via via a tutte secondo che ciò
giovava alle manovre dei così detti capi per ottenere un posto al governo
o per arrivare a sedersi in comode poltrone. Il paese non ti ha presi in
considerazione e non ii stima appunto per questo. E finché il modo durerà ti
apprezzerà sempre meno.
L'esperienza di questi ultimi mesi potrebbe avere insegnato qualche
cosa, se... l'esperienza bastasse.
Biblioteca Gino Bianco