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La c i n t u r a rossa

In

una recente riunione dei quadri del Partito socialista nelle

Marche, presieduta dell'on. Nenni, l'on. Corona — stando al re–

soconto dell'« Avanti ! » regionale — ha detto che obiettivo dei

socialisti è quello di penetrare con la loro organizzazione politica

nelle masse della campagna, per formare cosi una serie di

cinture

rosse,

le quali evidentemente stringerebbero come di un assedio

le città.

Questo accenno dell'on. Corona merita molta maggiore

attenzione di quello che non potrebbe sembrare, e, per capire i

fenomeni sociali e politici di questo travagliato momento, vale la

pena eli prenderne lo spunto per osservazioni di più largo raggio.

Le tesi del socialismo più estremo sono tesi cittadine: già il

marxismo ravvisava nel proletariato industriale — necessariamente

urbano — la forza capace di instaurare un nuovo ordine: il leni–

nismo ha fatto proprio questo concetto e attribuisce al proletariato

urbano la missione dì rovesciare la società capitalistica, assegnando

alla campagna una funzione secondaria: il proletariato industriale

ha il compito di assumere i l potere e di valersi delle leve di co–

mando dello Stato, conquistato con la rivoluzione, per creare il

nuovo ordinamento socialista; spetta al proletariato industriale ¡1

compito della guida, mentre la massa dei contadini poveri (i

kulacki sono da considerare o dei borghesi o dei piccoli bor–

ghesi da eliminare) deve essere guidata, e ha i l ruolo che gli

alleati avevano nei loro rapporti con i romani, e cioè una posi–

zione subordinata. Anche la polemica del Cominform contro Tito

trae uno dei suoi motivi da questa concezione, rimproverandosi

a Tito insieme alla scarsa devozione alla Unione Sovietica la sua

politica « agraria » e i l suo appoggio ai kulacki.

Malgrado questo indirizzo e questa mentalità urbana è indi–

scutìbile che gli estremisti del movimento socialista e comunista

fanno ogni sforzo per conquistarsi la fiducia e la simpatia delle

masse rurali, ed è innegabile che questo loro sforzo ha avuto

largo successo, nell'Italia centrale specialmente, e cerca di averlo

Biblioteca Gino Bianco