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LA CRITICA POLITICA

nel Mezzogiorno. Nell'Emilia, nella Toscana e nell'Umbria la forza

politica e sociale dei partiti di Estrema sinistra è proprio nelle

campagne; per una stranezza più apparente che reale i mezzadri

— che molto spesso sono dei kulacki in embrione se messi a

confronto con il bracciantato — vanno ad affluire nelle organiz–

zazioni di estrema, mentre nei centri urbani minori la Democrazia

Cristiana ha i suoi fortilizi.

In recenti agitazioni sono stati i rurali che sono affluiti in

città per manifestazioni estremiste, trovando in città ben poche

simpatie. Si è proprio verificato quel fenomeno della « cintura

rossa » che

Van.

Corona ha auspicato, indicandolo come meta da

raggiungere ai socialisti marchigiani, perchè in gran parte delle

Marche non si è verificata quella penetrazione estremista che si

è realizzata nella Toscana (salvo la Lucchesia) nell'Emilia e in

.

gran parte dell'Umbria.

Questo rovesciamento della situazione quale era sino a cin–

quanta anni fa — ieri città rossa e campagna nera, oggi cam–

pagna rossa e città nera — dovrebbe essere un fenomeno da

studiare e da capire, per la sua complessità.

L'orientamento verso la Sinistra estrema della campagna —

nei diversi strati che la formano, escluso naturalmente quello dei

proprierari e dei fattori -— ha la sua base reale in uno slato di

animo di insofferenza. La campagna — nei suoi mezzadri e nei

suoi braccianti — si sente oppressa e defraudata: ha la sensa–

zione di esser trattata peggio di quello che ineriti per la sua fatica,

e questa sensazione la spinge a desiderare un capovolgimento.

Vecchie ingiustizie e vecchie sofferenze si cumulano allo stato at–

tuale di inferiorità, e determinano insieme a questo un bisogno

istintivo dì

novità,

che non può certo essere appagato da un r i –

formismo verbale come quello dei partiti di democrazia, i quali

parlano un linguaggio incomprensibile per i rurali, e tanto meno

può esser placato dalla fiera lotta anticomunista che viene con–

dotta dalla Chiesa c dall'Azione Cattolica e che non ammette

altra interpretazione se non quella di un conservatorismo intran–

sigente. La insofferenza del contadino povero, che ha la casa pes–

sima e i l vitto scarso e che vive segregato dal mondo civile,

confluisce con quella del contadino abbiente, tenuto in uno stato

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