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SÌ addensano invece nella fascia che circonda l'altopiano po–
polazioni le quali sull'altopiano salgono per la semina di un po'
di segale e di patate e per la pastura di poche capre e pecore, di
qualche bovino. Dalla piana Jonica e dai paesi delle colline, che
su quella sì affacciano, giungono, nell'estate, alcune diecine di pastori
e di mandriani per il pascolo di quattro cinquemila capi dì be–
stiame ovino e bovino.
Lo sguardo del visitatore è subito attratto, verso qualunque
punto dell'altopiano si volga dalle montagnole boscose che qua e
là presentano vuoti o per tagli o per incendi accidentali o, non
poche volte, provocati per rendere necessario i l successivo lavoro
di miseri braccianti disoccupati.
Le vaste zone pianeggianti, le valli del Neto, del Moccone, del
Garga, del Savuto, dell'Areute, dell'Ortiano, del Trionto, del Lese; le
vallette sulle quali corrono gl'innumerevoli corsi d'acqua, offrono la
vista di una vegetazione cespugliosa, interrotta nelle patti peri–
feriche, verso Acri, intorno a Camigliatello, dalle coltivazioni della
segale, delle patate o da qualche prosperoso frutteto intorno alle
poche case isolate. A poca distanza da S. Giovanni in Fiore l'occhio
si compiace per coltivazioni frequenti sia pure su terreni scoscesi,
su dirupi. Sono particelle dei contadini i quali quelle terre aspre
occuparono nel
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per trarne il magro prodotto che l i ha,
tuttavia, sfamati.
Tristissimo i l dissesto delle montagne tra le vallate dei fiumi :
specialmente del Neto, del Moccone, e più del Trionto. Pendici
franose, valloni dirupati, ostruzioni del letto dei fiumi, dei torrenti
e dei fossi affluenti. Impressionante la distruzione di alberi in
alcuni boschi, e tanto più dolorosa per la vista, in zone aggre–
dite dalla furia disboscatrice, di pini giganteschi e di faggi superbi.
Quale sia la vita dell'uomo in quello, che può ben dirsi, i l
deserto Silano, si immagina, quando si sappia che le poche cen–
tinaia di abitanti insediati nei cosidetti villaggi (le poche case
sparse di cui ho fatto cenno) sono ricoverati o in baracche d:
legno o in casupole di pietra, cioè del granito indurito emergente
su quello dolce che costituisce l'altopiano. Cavoli, formaggio, ri–
cotta, patate, pane, sono gli elementi della nutrizione.
Biblioteca Gino Bianco