LA «CONQUISTA» DELA SILA
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La colonizzazione dell'Altopiano è stata studiata ed è pre–
vista in un complesso programma dell'
Opera ',
il quale è frutto e
conclusione di vaste rilevazioni di indagini accurate, di accerta–
menti sui luoghi. Esso presenta una progettazione generale e
particolare che attende solo
il
via,
dalla promulgazione della legge
ancora all'esame del Parlamento.
Il catasto essendo incompleto, e i rilevamenti dei quali
\'Opera po–
teva
disporre, essendo del tutto inadeguati e in qualche caso erronei,
fu provveduto a uu rilievo aereofotogrammelico dei
170.000
ettari.
Il rilevamento fotografico e Ì molti sopraluoghi dei tecnici
dell'Opera,
hanno consentito dì distinguere nel comprensorio si–
tuazioni profondamente diverse, che sono state raggruppate in
cinque fondamentali categorie, per cinque diversi provvedimenti.
Una categoria è quella delle aree in dissesto idro-geologico
(58.000
ettari circa).
In queste aree si deve procedere al consolidamento dei val–
loni e delle pendici, pur senza illusione di ritrarre, dal rimboschi–
mento e dal rinsaldamento, più eli una modesta regolarizzazione
lei corsi di acqua che si riversano nelle sottostanti pianure.
Altra categoria è quella delle zone di bosco massiccio (circa
26.000
ettari) sfruttate e deteriorate nel passato e, tanto di più,
durante l'ultima guerra.
' L'Opera
è presieduta e diretta da un Commissario nominato dal
Ministro per l'Agricoltura. Il Commissario, prof. Vincenzo Caglioti, ha
chiamato intorno a sè come consulenti il prof. Giandotti reputato diri–
gente delle bonifiche padane, il prof. Tallarico eminente studioso del pro–
blema Silano; come consulenti progettisti: il prof. Manlio Rossi-Doria per la
parte agraria, l'ing. Mohnari tecnico delle bonifiche padane, per la parte edi–
lizia, stradale, idrica, ¡1 dott. Arturo Maugini dirigente delle bonifiche
emiliane e di opere in Calabria per piani e l'organizzazione. Un ufficio in
Cosenza, ha assunto una ventina di tecnici (ingegneri, geometri, per le rile–
vazioni e progettazioni. Si è osservata la regola della modestia e dell'econo–
mia con una spesa mensile di circa un milione, compresa, in questa cifra, la
spesa del personale del
Centro.
Il Commissario non ha avuto emolumenti.
L'esecuzione dei grandi lavori richiederà un aumento di personale
tecnico, ma se il Commissario procederà, come nel passato, resistendo
all'assalto dei
collocatori,
cioè dei « politicanti », e se darà
M'Opera
un
carattere e un indirizzo sempre, più «industriale», un grande
esempio
a
tutti gli enti di colonizzazione.
Biblioteca Gino Bianco