Del Governo federale
N o n s'è mai parlato tanto di federalismo come se ne parla da alcuni
anni a questa parte. Mai però hanno avuto corso uel sistema federale
idee tanto confuse e si è parlato cosi a sproposito di federalismo per
definire concetti e soluzioni che con esso non hanno proprio nulla a
che vedere. Quando si parla delle Repubbliche dei Sovieti, che si chia–
mano appunto Federazione, si pensa così di potervisi riferire, mentre si
tratta di uno Stato fortemente accentrato in cui del federalismo man–
cano tutti i requisiti essenziali: due intanto, l'autonomia e la libertà.
Stati federali si chiamano pure le Repubbliche dell'America latina, la
Repubblica Austriaca come si chiamò la Repubblica di Weimar e tali
sono ritenuti l'Unione del Sud Africa, la Jugoslavia come altri ordina–
menti politici di nuova creazione; mentre non si tratta affatto di Stati
federali. La parola Confederazione, spesso adottata per essi, trae facil–
mente in inganno. Lo stesso avviene, del resto, pure per molte istituzioni
economiche sociali e sindacali che non hanno proprio nulla di federale.
Non basta, infatti, che tale principio sia scritto nella costituzione
di uno Stato ; bisogna guardare quale è la prassi di governo. Dovunque
questa si svolga con una piena e alle volte assoluta subordinazione al
potere centrale, dove esiste un potere solo o la supremazia di uno Stato
al quale gli altri si rendano o si siano resi subordinati, là non v'è fede–
ralismo. Come non vi sarebbe domani in una Unione Europea nella quale
uno o più Stati insieme volessero crearvisi una posizione dominante o
dirigente. Le maggiori difficoltà ad una eventuale unione europea & i pe–
ricoli che possono minacciarla in avvenire, dipendono dal modo in cui si
pretende di potervi arrivare da parte dei maggiori Stati. Guaì se l'unione
si dovesse raggiungere con la supina acquiescenza delle minori nazioni e
con la creazione di un Super-stato destinato ad assicurare in modo per–
manente la supremazia sugli altri, di uno o di un gruppo di Stati. Fino a
quando i grandi Stati vincitori non si decìderanno a rinunciare alla fun–
zione dirigente che hanno voluto assumersi dopo la guerra nella deter–
minazione delle sorti dei popoli di Europa e del mondo e nella loro si–
stemazione, nessuna possibilità può esistere per una stabile e pacifica
convivenza dei. popoli. Sono quegli Stati tutti egualmente responsabili,
ad oriente come a occidente, delle attuali divisioni e degli insanabili con–
trasti per cui la pace nel mondo non c'è e la guerra continua, anche se
per ora si tratta solo d i . . . guerra fredda.
È quindi mollo importante rendere, per quanto è possibile, chiaro
evidente, preciso per tutti in che modo il principio federativo debba inten–
dersi e ancora meglio cosa sia e cosa significhi Governo federale. Occorre
Biblioteca Gino Bianco