L' «OPERA OMNIA» E L '« A R C H I V I O T R I E N N A L E » D I C A T T A N E O
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Tuttavìa, il Comitato per la pubblicazione delie opere di Carlo Cat–
taneo, conscio dell'impossibilità di superare l'ostacolo finanziario, e vo–
lendo in pari tempo giovare agli studi dei Risorgimento, ha escogitato
un mezzo idoneo a soddisfare le esigenze della scienza procedendo al
regesto di quelle carte che
1'«
Archivio » di Stato di Palermo potrà ior-
nire in copia, a suo tempo, a chi gliene farà richiesta.
Del Comitato Cattaneano che ha sede in Milano, Via Morene n. i ,
Casa del Manzoni, Antonio Monti si occupò nel fascicolo del dicembre
scorso del periodico
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La Martinella », e intorno ad esso avrebbe potuto
dire cose interessanti e simpatiche, egli che è un vecchio e abbondante
scrittore di pagine inerenti al geniale poligrafo lombardo. Purtroppo, i l
suo articolo è pieno di gravi inesattezze e di qualche malcelata ostilità.
Chiamato in causa non sempre a proposito, credetti opportuno ristabilire
la verità e sullo stesso periodico precisai:
Che l'iniziativa della ristampa delle opere del Cattaneo non fu presa
dal Comune di Milano, ma da un gruppo di studiosi i quali costituirono
un Comitato alla testa del quale furono eletti Alessandro Levi come Pre–
sidente e Leopoldo Marchetti come Segretario; che il Comune di M i –
lano non stanziò a beneficio del Comitato le « diecine di milioni » di cui
fantasticò i l Monti, ma solamente un contributo di
100.000
lire, nò si ar–
rogò nessun diritto di direzione e sovraintendenza sui lavori ; che le nuove
edizioni degli Scritti vari e dell'Epistolario del Cattaneo vennero assunte
a spese proprie rispettivamente dalle Case editrici fiorentine LeMounier
e Barbèra; che alcuni specialisti vennero incaricati di curare le singole pub–
blicazioni, le quali furono poste « sotto l'autorevole guida del prof. Levi »,
e che
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compito a me affidato è quello di preparare l'Epistolario e non
altro; e così via.
Ora il prof. Monti, tornando a parlare in « Critica Polìtica » del Co–
mitato Cattaneano, ha in gran parte ripetuto le inesattezze e arbitrarie
informazioni che avevo nettamente smentito o rettificato, e per di più ha
voluto attribuire al prof. Levi una funzione puramente decorativa, raffigu–
randolo come un presidente dì pagiia che riversa sulle spaile di un « ci–
reneo » la somma del lavoro che gii compete, quando allo stesso Monti
è positivamente nota l'opera direttiva Intelligente, instancabile e realiz–
zatrice che l'insigne autore del
Positivismo
politico di Carlo
Cattaneo
va
svolgendo da due anni a questa parte.
Ed è pure da due anni a questa parte che Antonio Monti, dopo
aver promesso di far mettere a disposizione de! Comitato un fondo di
trecento
autografi cattaneani posseduti, a quanto egli asseriva, da persona
sua amica, tra un'alternativa di tira e molla non ha concluso niente ; ra–
gion per cui par lecito domandargli: esistono o no i
trecento
autografi?
E se si, che cosa ha egli veramente fatto per assicurarne l'uso ai fini
della scienza e della cultura ?
RINALDO CADDEO
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Biblioteca Gino Bianco