I
ASTERISCHI FEDERALI STI
if.
I politici del Fronte mancano di realismo; ragionano per schemi e
cadono in luoghi comuni. Uno dei loro luoghi comuni è quello che la
vittoria democristiana ci ha già dato un regime cieri co-mode rato sor–
retto dalle stesse forze, che dettero vita al fascismo: in conseguenza par–
lano di antifascismo contro fascismo, deformando ia realtà e sbagliando
strada.
4^
i l fascismo non fu un fenomeno borghese. Fu il moto della piccola
borghesia, cui dettero fondi i capitalisti e i plutocrati : i capitalisti, i bor–
ghesi fecero un cattivo affare e se ne accorsero tardi: i plutocrati lo fe–
cero ottimo, perchè la piccola borghesia l i servì stupidamente. La stupi–
daggine della piccola borghesìa evidente nel diario Ciano
1938,
portò
alla rovina il fascismo e l'Italia.
ìf.
Non sembra che la piccola borghesia sia passata dal Fascio littorio
allo Scudo crociato. Pare invece stia inquinando i l Fronte, che parte in
quarta a difendere gli impiegati d'ordine, propugna l'autarchia, avversa
la Unione Europea, ostacola la ripresa delle forze produttive, e che cosi
cerca di lanciare l'Italia nell'abisso.
lf
Lo schema
Antifascismo
contro fascismo
non risponde affatto alla
situazione politica attuale. La borghesia trepida nel
1921
credè di tro–
vare la sua salvezza nelle squadre fasciste, e nel
1948
nell'Azione Cat–
tolica. Questa parziale analogia, solo per chi vede ie cose soltanto in su–
perficie, può portare alla identificazione di due fenomeni diversi in tutto
il resto, e suggerire l'uso della stessa medicina per le due malattie di–
verse.
if.
L'Azione Cattolica ha ben altra esperienza di quella dei giovincelli
che formarono le squadre di azione e le posero a servizio della borghe–
sia; quelle squadre lavorarono in superficie, e l'Azione Cattolica lavora
in profondità. Quelle squadre soppressero con la violenza le libere orga–
nizzazioni sindacali; l'Azione Cattolica con le Acli mira a conquistarle
dall'interno, e vi riuscirà tanto più facilmente quanto più Di Vittorio
continui a fare una politica agitatoria, mentre Santi scrive lettere ai pro–
fessori americani per dire sciocchezze.
ìf
La mancanza di realismo dei politici del Fronte può portarci anche
a questo assurdo, con il favore dei repubblicani storici e dei piselli spinti
dal loro estremismo ad allearsi con ia Democrazia Cristiana e a fare i l suo
gioco.
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II nullismo massimalista è capace di riuscire sempre più ad isolare
il proletariato dalle correnti vive e ad incapsularlo in una mentalità pic–
colo borghese per condurlo a perdizione, senza che Riccardo Lombardi —
nuova recluta del massimalismo — se ne avveda per il desiderio di suc–
cedere a Nenni senza incontrare le resistenze di Nenni quasi rassegnato
ormai a passare in penombra.
( f . b . k . )
Biblioteca Gino Bianco