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L A C R I T I C A
P O L I T I C A
mezzi che mette a nostra disposizione, d i cercare risolutamente la
via per uscire dalla situazione attuale. Ma i l terreno è profonda–
mente minato. I n esso si è accesa e inasprita la lotta elettorale.
E la lotta continua. Agitazioni, conflitti, incidenti sono all'ordine
del giorno. Invece di ridursi tendono a svilupparsi. Quello che
allo Stato ordinariamente si chiede, e che fino a ieri è stato pos–
sibile — di fare esso le spese delle controversie riversandone i l
peso sulla collettività o passandole al passivo del Bilancio statale —
non sarà possibile in avvenire. E se fosse possìbile non sarebbe tol–
lerabile. Gli aiuti del piano Marshall non sono a fondo perduto.
Ora siccome non è facile che allo stato delle cose si possa realiz–
zare una tregua sociale che consenta l'attuazione razionale di un
piano comune, è anche prevedibile che lo Stato non voglia con–
sentire ostacoli allo svolgimento di un piano suo o da lui accettato.
Queste insomma le prospettive. Che siano di nostro gradi–
mento o che possano farci piacere, è un'altra questione.
OLIVIERO ZUCCARINI
E ora, che fare?
C'è una democrazia
che, sotto la pressione
della
minaccia
totalitaria,
si è fatta
a sua volta praticamente
totalitaria
e dovrà, se vorrà
conservare
la sua posizione
e governare,
servirsi
dei mezzi
detto Slato
autoritario
e
totalitario.
C'è un totalitarismo
che, avendo
perduta
la parlila
elei/orale
e la possibilità
per ora di conquistare
la direzione
dello Stato, è
costretto
per difendersi
e sviluppare
la sua battaglia
a puntare
sui motivi
e
sulle
esigenze
di autonomia
di libertà e d'indipendenza
e reclamare
la
democrazìa
nello
Stalo.
I repubblicani
che debbono fare*
Aiutare
la detnocrazia
a forzi
tota–
litaria,
oppure schierarsi
accanto ai totalitari
nella loro battaglia f JVè cogli
uni, nè con gli altri I Approfittare
invece dì questo
momento
eccezionale
per riprendere
e sviluppare
il loro programma
di democrazìa
integrale
e
reale ; essere
coerenti,
inflessibilmente
coerenti
con la toro dottrina
(perchè
c'è pure una dottrina
repubblicana
in Italia logica e conseguente
che spetta a
toro di valorizzare)
e combattere
risolutamente
tutte le volontà di
comando
che sono ora le iole prevalenti,
aiutando
il paese a liberarsi
dai
demagoghi
di destra e di sinistra
e a mettersi
seriamente
al lavoro per
ricostruire
la propria
vita e viverla
in libertà nel presente
e
nell'avvenire.
Guardiamoci
insomma
dal fare
l'antidemocrazia
per fare
dell'anti–
comunismo
e restiamo
democratici
per fare
la
democrazia.
*
Biblioteca Gino Bianco