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LA C R I T I C A

P O L I T I C A

prontamente minimizzate. E non se parla già più. Ma non erano

tutte quisquilie, come anche un nostro collaboratore vorrebbe.

Forse qualcuna si, come quella del giuramento che sarà .invece la

sola che si cercherà di sanare. Altre investivano una questione di

principio, di metodo e di sovranità parlamentare. Vero è che

all'on. Terracini può osservarsi che egli non seppe mostrarsi troppo

vigile custode dei principi sanciti dalla Costituzione quando poteva

e doveva. La ferita inferta a quei principi, nell'interesse esclusivo

di un gruppo di oltre cento deputati, subito dopo che erano stati

fissati nella Costituzione, e che tanta ombra di discredito ha get–

tato sulla stessa Assemblea, non sarebbe stata possibile se egli

l'avesse impedito. Invece ne ha beneficiato. Comunque non si può

disconoscere che, come egli sostiene, la Costituzione non contempla,

e quindi non ammette, trattandosi di una costituzione rigida, la

esistenza al Governo di uno o più Vice-presidenti (e se ne sono

fatti tre!), né quella di ministri senza portafoglio (due, oltre ad

altri alti incarichi che equivalgono a posizioni di ministri, come

per Togni, Campilli ecc.) o la esistenza di dicasteri che non siano

stati prima determinati dalla legge, legge che non può essere

fatta che dal Parlamento, dal momento che un parlamento c'è

come adesso. Gli articoli

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e

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della Costituzione avevano, nella

intenzione dei Costituenti, un significato ben preciso. Lo hanno,

e guai se non lo avessero! Essi furono ispirati e dettati dalla

preoccupazione d'impedire che nella nuova Repubblica i dicasteri

si disfacciano si modifichino o si creino al solo scopo di dare

soddisfazione ad ambizioni o ad esigenze di parte. Ciò ha una

grande importanza. E che l'abbia lo ha dimostrato i l modo stesso

in cui si è maneggiato e combinato i l nuovo Ministero che ha

servito a farci constatare (ed è una constatazione amara!) come

almeno nel costume nulla, proprio nulla, di sostanzialmente è cam–

biato, Non fu davvero un bello spettacolo. Non confortante per le

prospettive future.

Certo, non si modifica d'un tratto i l costume politico, nè le

istituzioni quando sono nuove prendono vita e vigore in un giorno

Biblioteca Gino Bianco