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L A C R I T I C A
POLITICA
Costituzione vennero rimandati alia legge del Parlamento. È pro–
babile così che la preoccupazione di rafforzare i l potere esecutivo
prenda la mano su ogni altra e trasfondersi in disposizioni e in forme
dì regolamentazione che, una volta introdotte nel sistema, potreb–
bero diventare definitive. Non si parla più ad esempio, e certo
non v i si pensa per ora, dell'abolizione d i quel sistema dei Prefetti,
che tanto scandalizzò qualche anno addietro i nostri amici inglesi,
e che appena fino ad un anno addietro sembrava i l primo indi–
spensabile provvedimento da prendere. C'è da aspettarsi invece
che, sia pure per le esigenze della situazione, i poteri dei Prefetti
vengano rafforzati e aumentati. E potrebbe anche darsi i l caso che
quel Commissario governativo previsto per mantenere i contatti
tra le Regioni e l'amministrazione centrale possa (se le Regioni
si faranno) vedersi trasformato in una specie di Superprefetto con
poteri politici molto ampi. La necessità che i l Governo ha d i
dirigere lui la ricostruzione economica e sociale del paese (dal mo–
mento che i l Governo ha voluto assegnarsi tale compito, e sappiamo
con quali risultati per ora) e la necessità di eliminare gli ostacoli di
varia natura, politici e sindacali, che possono ritardarla o impe–
dirla secondo le sue intenzioni e i l suo programma, può consi–
gliare o magari costringere a limitazioni della libertà personale,
sindacale e collettiva che in condizioni normali e in democrazia
funzionante non sarebbero ammissibili e tollerabili. Non si può
insomma sapere, per quanto si possa prevedere o temere, a quali
conclusioni,
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e con quali effetti permanenti sull'ordinamento defi–
nitivo della repubblica, possano condurre le esigenze di difesa e
di lotta in un periodo come quello che l'Italia sta attraversando,
con una costituzione nuova da sviluppare, mentre sono tuttavia
in piedi e funzionanti le vecchie strutture.
Tra le questioni rimandate alla legge, e che sono tutte co–
stituzionali, v'è pure quella dei Comuni e degli Enti locali in genere
e quella dell'ordinamento generale. Sono due questioni intima–
mente connesse alla riforma burocratica dello Stato alla quale,
d'altro canto, non sì può pensare senza aver prima stabilito cosa
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