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LA CRITICA POLITICA

R I V I S T A MENSILE

A N N O X

Giugno

1948

F A S C , 6

Prospettive della situazione

La

nuova situazione merita di essere seguita con qualche atten–

zione. Non

è

una situazione tranquilla e non può affatto censi

derarsì stabile. È certo molto difficile. Gl'italiani non saranno

grati a Togliatti di averla determinata.

E

forse tra qualche tempo

non glie ne sarà grata nemmeno la Democrazia cristiana la quale

ha voluto assumersi con le elezioni un compito che se restasse

tutto sulle sue spalle sarebbe troppo grave e pericoloso. Pericoloso

per lei, ma pericoloso altresì per l'Italia che in questo momento

avrebbe avuto sopratutto bisogno di ritrovare ¡1 suo equilibrio.

Deve bene averlo avvertito De Gasperi se egli si è subito preoc–

cupato di mantenere nel governo quei rapporti di forze che la

Democrazia cristiana volle riuscire a modificare profondamente e

a proprio esclusivo vantaggio nel Parlamento. Non è però la

stessa cosa essere nel Governo in virtù del proprio peso parla–

mentare o per condiscendenza invece di chi ha già forze suffi–

cienti in mano per formarlo e mantenerlo. Certe elargizioni in

politica non giovano a chi le riceve e possono essere pagate care.

Specie quando alle promesse i fatti non corrispondessero.

Siamo all'alba della nuova Repubblica. C'è una Costituzione

da applicare e da sviluppare. C'è una crisi economica finanziaria

e sociale che occorre affrontare senza indugi ulteriori. Ed è rife–

rendoci all'una e all'altra che gli sviluppi della situazione debbono

essere seguiti. Per ora si possono fare solo alcune segnalazioni che

autorizzano qualche preoccupazione. Ed è quanto ci limitiamo a fare.

Incominciamo dalla prima. Le questioni costituzionali sollevate

dall'on. Terracini sulla formazione del nuovo governo sono state

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