Saverio Merlino - Revisione del marxismo

I PROPUGNA.TORI. DELLA LIBERTÀ I SAVERIO MERLINO REVISIONE DEL MARXISMO LINEAMENTIDI UN SOCIALISMOINTEGRALE A. CUltA DI ALDO VENTUR,TNI LIBRERIA. EDITRICE MINERVA . . BOLOGNA 81bl 01.t::caGino Bianco

I I \ I Biblioteca Gino Bianco

I t ' I PROPUGNATORI DELLA LIBERTÀ SO'r'ro QUES'rA INSEGNA, LA LIBRERIA MINERVA DI BOLOGNA INIZIA ' LA SUA A111'IVI1'A' EDITORIALE: CON LA PUBBLICAZIONE, CIOE', DI UNA SERIE DI OPERE DI ALTO VALORE EDUCATIVO o roco NOTE, o DIVENUTE ~ARE O QUASI INTROVABILI, . O DEL 'l'U'l'TO INEDITE, CHE CONCORRANO A ILLUMINARE GLI SPIRI'rr NELL'ORA PRESENTE., GRAVE DI RESPONSABILITA' PER TUTTI GLI I1'ALIANI, · SPECIALMENTE PER GI.,I UOMINI DI PENSIERO, AI QUALI E' AFFIDATO· IL DIRETTO COMPITO DELLA RESTAURAZIONE DELLA VI- 'rA CIVILE E POLITICA ITALIANA. I PENSATORI, DI CUI RIVENDICHIÀMO ALLA LUCE GLI IGNORATI E ONESTI SCRITTI, DICONO : - I'rALIANI, NON L'APPELLARSI LIBERI, MA IL SAPERSI SENTIR LIBERI FA DELLA LIBER1 1A' LA SOVRANA, DIVIN A EDUCATRICE DE' POPOLI. BibliotecaGinoBianco ' . "' I

' ' .. I PROPUGNATORI DELLA LIBERTÀ I I SAVERIO MERLINO REVISIONE DEL MA-RXISMO LINEAMENTI DI UN SOCIALISMO INTEGRALE PAGINE DI CRITICA COSTRUTTIVA PRECEDUTE DA UNA AVVERTENZA UNO SCHIZZO BIOGRAFJCO·TEORICO E· UN A NO'l'A. BIBLIOGRAFICA A CURA DI · ALDO VENTURINI BOLOGNA LIBRERIA EDITRICE MINERVA 19.45 ·Biblioteca Gino Bianco .. ..

.. ., PROPRI.ETÀ LETTERARIA • Bo!ogoa • Società Tipografica Mareggiani • Via Marsala 4 BibliotecaGinoBianco

I • I ERHA 1,A _CORRIGE Pag. 6 riga 17 proprieari correggi proprietari ,. . )) 34 )) 29 imagin.e )) immagine )) 38 )) 21 ricorrere (1). )) ricorrere (1) ». )) 46 )) 14 non )) noi )) 53 )) 39 valore )) lavoro )) 61 (( 29 aa . )) ad .. )) 156 )) 17 società )) socialità )) 164 )) 20 attualità )) attuabilità )) 178 )) 4 Ministero )) Ministro )) 182 )) 18 ' arrabatterei )) arrabattarci )) 216 )) 31 tutti )) tutti i )) 218 )) 14 statale? )) statale. ;r BibliotecaGinoBianco

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AVVERTENZA La maggior parte degli scritti raccolti in questo voliime videro la luce per la prima volta nella Rivista Critica del Socialismo, che_, fondata e diretta da Saverio Merlino) si pubblicò a Roma per 'tutto il 1899) in fascicoli mensili di un centinaio di pagine ciascuno. 1l • Merlino compì in essa itn importante svoigimento di id-ee)-il q'ual·e, ini~idto con Pro e contro il Socialismo (1897) e proseguito nella ·Utopia collettivista (1898)) ebbe .nella critioa al marxismo) fatta movendo da concetti socialisti e in nome dii esigenze socialiste; u-no 1 . degli aspetti più caratteri~tici e originali. E. giacchè i itodlici 11,,umeri di questa Rivista forman,o una raccolta rarissima) se non ♦ J • addirittura introvabile) abbiamo creduto dii far cosa utile è gra- . dita agli studiosi di· pr.oblemi polit'ici e sociali) trascegliere da essa quanto di meglio il M.erlino vi pÙbblicò) e) insieme con opuscoli e 'articoli scritti in tempi posteriori) farne la materitJ, del presente_ volume. L)importanza delle pagine c'fie presentiq,mo al lettore) trascende) a parer nostro) quella di un .sempli_cedocumento biblio- _grafico) perchè il ro.biisto e acuto pensiero critico-costruttivo che le· anima) inserendosi ·nei probl·emi poHtici e sociali del nostro tempo) vi porta un ricco contributo di idee) di indagini e di soluzioni che conservano anche oggi il loro valore) e possono essere di orien- . • tam.ento sia nel campo teorico che in quello pratico. Desiderosi poi di compilare itn libro pregevole per sostanza di pensiero) abbiamo escluso dalla scelta certe parti di alcuni articoli nelle quali dominano m.otivi di polemica personate) prendendo soltanto quelle dove campeggia F e$ame fecondo delle idee) e a ciascuna di esse abbiamo dato un titolo conforme al contenuto. La dimestichezza col pen- / siero del Nostro ci ha consentito) se così possiamo esprimerci) di scoprire la paternità di alcuni artìcoli del 'JJf. erlino firmati con pseudonimi) artico-li che abbiamo incluso nella Raccolta . . DelFimpor• tanza di questo periodico) che il .lvi chels giudicò << diretto con grande BibliotecaGino Bianco

VIII AVVERTENZA finezza ·intellettuale e con prof onda conoscenza di causa >> e a oui collaborarono scrittori come il Sorel) il Bernstein) il Leone ed altri)· come pure dei consensi) delle opposizioni e delle polemiche che esso suscitò) diremo in altrò luogo: qiti importa che il lettore sia informato del modo da noi tenuto nel mettere insiem:,e il libro e delle divisioni di esso. Diciamo subito ohe un libro così composto non poteva riu,scire un)opera moZ.to organica/ tuttavia ci siamo stu<Ziati di dargli la maggiore organicità possibile) oritinando i diversi capitoli) che formano ciascuna delle tre parti) in modo ohe fra essi fosse la maggior , possibile connessione di p~nsiero. Così nella prima parte il lettore troverà gli scritti di critica più specialmente teorica alle do-ttrine ... marxiste). nella seconda) discussioni su vari problemi di orientamento teoricÒ e di indirizzo pratico del socialismo). nella terza,; una serie di articoli che trattano prevalentemente F aspetto politico del problema sociale. Quanto alFAppendice) essa è stata) diremO' così) un espediente ohe ci ha permesso di arricchire il volume di altri articoli) che) trattando argomenti tanto d1iversi Funo dalfaltro) non potevano trovcir post;o in nessuna delle tre parti del libro) e ai ' quali) d)altronde) oi rincresceva rinunciare) perchè presentano atteggiamenti notevoli del pensiero del MerUno. . Circa le notizie bibliogr~fiche) quando non c)è nessuna indicazione) s)intende ohe lo scritto appartiene alla Rivist~ Critica del Socialismo; per gli altri attinti altrove) che sono i meno) è sempre 'indicata la fonte. Quanto alle note) quelle contrassegnate con Faste- • I risoo sono del compilatore della llaccolta; il quale in alcune di . esse si è permesso di esprimere il proprio dissenso da particolari vedAde filosofiche del Merlino) che) del resto) non sono _parte integrante del suo pensiero politico e sociale. \ \. BibliotecaGino Bianco

\ · OHIZZO BIOGRAB'IOO-TEORIOO DI SAVERIO MERLINO J Il sorgere e il diffondersi in Europa, dell' As.so,ciaziune ln~e1·nazio·- ·nale dei Lavoratori fu un mo-mento, decisivo nella •Storia del socialismo. Ben pre,sto, com'è noto, nel -seno di es. ~1 si manifestò fra j ù.ue suo.j ra,pptesentanti più r1utorevoli, il :M.a1·xe il Bakounine, un dissicUo (a cui, del testo, non era es.tra ca una reciproca ·personale antipatia, ù.ovuta. non solo a diversità di ide,e, ma anche a profonde differenze ,di temperamento), dissidio che, fac~ndosi sernp1·e più vivo,, de.tei·minò il fo,rmarsi di due correnti àvvers-e: quella autorital'ia, che J·iconos,ceva nel 1Vla,1·xil suo capo; quella Jibert~J-ia, che aveva nel Ba,kounine· il "'.suo maggior e,sponentè. Ardendo la. discordia fra lé due .opposte tendenze è totta 1 co,sì l'unità interiore, nel 1872 l' Ais,sociazione si scisse -dividendosi in due grandi rami.: qurllo settentrionale e quello n1el'i- .. _,. ,dionale: marxista il p,rimo, ba,kounista H tecondo. 1 . In ItaUa, dove H Bakounjne aveva fondato, le prime sezioni delJ'Internazionale ,con elementi sti·appati in parte al partito mazziniano, il socialismo ebbe, per quasi ,un ,·entennio, ca1·attere nettamente bakounista o n1u1,rchico. Spentosi nel 187G il grande agitatore russo, continuatori dell'opera sua fu1·ono uo1nini come il Oafiero·, il lVIalatest~, il ,Costa., il Covelli~ tutti suoi discepoli, alla fede ardente e all'audacia dei quali si dovettero i primi moti insurrezionali di quei. tempi eroici del sÒ,cialismo: 1noti organizzati più per un bisogno imperioso d'azione e ,come forma ,clamorosa di propaganda, cbe come veri e propri tentativi di attuazione del so0ialìsmo. Di es. i a noi occorre accennare a quello ·che ,si. tentò nel 1877 n&l territorio di Benevento, pcrchè appunto in quell' occasjone n 1V{e,dinof~ce n .suo ingT·esso nella vita politica. ato a, Napoli nel 18.5G, egli aveva nillora ventun anno, ed era il più giovane nvvocato del foro na,poletano. Grande fu l'impres-sdone ,suscitata dal moto, di cui i giornali parlarono con abbonda)).za di particolari. Fra i nomi degli arrestati il ì\1:erlino lesse quello di Errico :Ma,latesta, ,che egli -si ricordò di aver avuto, -comp,agno di ,studio nel -collegio degli Scolopi. 'fra per la curiosità di informarsi degli scopi veri del fallito• tentativo e per il desiderio di giova.re all'amico, egli ,s,i re0ò a trovarlo in -carcere e gli offrì la ,sua assistenza legale. Ma, dnnovata l',amicfa,ja •che durò poi vi.vis-s,ima per tutta la vita, f1•a 1 L - S, i\i[ERLlNO - H.evfaione clel Marx'ismo. tbliotecaGino Bianco ' , .

• 2 SCHIZZO BIOGRAU'ICO-'l'EORICO DI SAVERIO MERLIXO • · due .si dovette parlare, nei fr~quenti ,colloqui, di ben altro che di a\-idequestioni legali, se l'avvocato, quando .si iniziò il p•rocesso (che si concluse con una ai::;soluzione generale), non difendeva più nel :Malatesta un cJiente, ma un compagno di fede. Convertitosi così, con meraviglia e rincrescimento del padre che era consigliere cli Corte cl'.{\..ppello.,alle idee del socialismo internazionalista e rivoluzionario, il Merlino, seguendo l'i.mpulso dell'animo suo fe1·vido. e generoso, si gettò con entusiasmo nella lotta, portandovi il ,contribu'to· del suo coraggio, della sua iritelligenz.a e della sua coltura. Nel 1879, per il Bigna,mi di }\filano, traclussè dall'inglese L)abolizione dello Stato dell'Englandei-, e vi pi-emise un saggio cr-itico, -che, sci-itto a ventitrè anni, è forse )a sua prima importante affermaz,ione nel cam,po degli studi· politici. Collaborò ai periodici politirei cli allo~·a con articoli ammirevoli semp'ee per lucidità e vigore di pensiero; e ne fondò e diresse akuni lui stesso, co,mpilandoli a volte interamente da ,solo. Contemporaneamente ~gitava -con aicutezza p1·oblemi di politica, di ecçmomia, di sociologia in interessanti opuscoli. Ciò lo rese, com'è naturale, inviso alla politia, che, me.s.saglisi a,lle calcagna, lo ai-restò pjù ,·olte, ,gli ordì contro processi, ·senza però mai riuscire a trovar de.i giudici disposti a COD:- . danna,rlo. Il primo di tali processi, conclusosi eon la piena a.s-soluzione .del giovanissimo imputato -che nianHestò inti·epidan1ente le proprie convinzioni politiche, fu quello che il :Merlino subì nel 18178 nientemeno• come .complice, del Passanante (vana accusa tipica,mente poli- , ziesca), il quale 'quell'anno à,-eva attentato a Napoli alla vita del re Umberto I. Soltanto nel 1884 a Firenze, coinvolto col Malatesta in un processo po-litico•, i magistrati, pur lasciando 1 cadere l'a-ocusa di aissociazione di malfattori ·con cui allora si cei-caYa di colpire i so- <:ialisti e gli anarchici, lo ,condannarono ad alcuni anni di carcere per la, -coraggiosa, professione di -idee che egli, insieme con gli alti-i imputati, a ,·eya fatto. - Prima d1e la .sentenza- diventasse esecutiva, pe1; non essei-e ,urestato, and,ò in esilio. Alternando •se.1nprel'attività dello, studioso con. quella dell'uomo d'azione, che lo mfae più volte alle prese •Conla poìizia, egli fu in Francia, nel Belgio, in Inghilterra, e 1 compì pei'fino un viaggio negli Stati Uniti, d1e per.corse <>on un giro• di confei-enze. Esperto conoscito1·e di alcnne lingue, potè c.ollaborare h1 importanti RiYiste francesi, tedesche e ing'lesi, dove i suoi articoli pieni di vigorosa dottrina etano n1olto apprezzati.- Ricordiamo : La Société N oi1rvelle, Le .T ou,1rnal cles Jj)c-ononiistes) La Revne cz:e Sciences Rociales) The Fon1111,. Yineteen,th Oent1.1,ry ed altre. Dai Londra nel 1887 diede fuori un in1-. porb.1nte libro di studi economici: Socialismo o 111 onopo'lismo? Ope1·a pregevole per la critica. a•L .L.,li a cui egli sottopone le teorie degli econo-misti, confutandone gli errori e i .sofi.smj; come pure per l'anaJisi perspj.cace che gli permette di cogliere chiaramente, nei suoi yari momenti, il formarsi· del monopolio nell'economia capitalistica. Ci , pia:ce di notare qui che nel clilenuna del titolo il 1\!ferlino contrappone ii' socialismo, al monopolismo e non all'individualismo, e ciù per anticipare un •Concettto · che esporremo più avanti, nel quale dimostre- • BibliotecaGino Bianco

.. s·cHIZZO BIOGRAli'.1CO-'l'E.0HICO DI ~AVERIO :MERLI:t\0 3 remo che egli non ~oncepiva il sodalismo ,come una pura e sempuce. :qegazioue for1nale dell'individualismo. Alcuni anni dopo, nel 1890, pubblicò in fl·an-cese L) Jtat,ie telle qu)elle est, un gros,so Yolun1e di quattrocento pagine, .rehe fu n1olto lodato- e che rapp1·esentar, pet giudizio dello stesso AutM'e, un tentativo di interpreta,zione degli ultimi decenni della .storia d'Italia, fatta nello spirito delle dottrine ma1·- xiste. Subito dopo· la, pubblicazione di ques.to- libro il ~110 pensieto ebùe un. importante svolgiménto critico. << Fu dopo d'aYe1· s-critto L) Italie tetle qu/ett'e est -che io, l'iprendendo a studiare, il Capitale di .Ma1·x, fui colpito dallo sfo1·zo contiuuo d.ell'autore di l'idu1Te a categol"ie. io,giche, -a mere ast1·az.ioni, i fatti econo-mici, e concepii dei dubbi sulla -cori·ispondenza, della, ùott1·ina ùel valo1·e ,coi fatti; e abbozzai una serie di articoli., dei qua li con.se1·vo il primo· -soltanto (1), (gli altri mi fu1·ono portati Yia in una perqutsiziÒne e fanno pa-tte di un « dossier>> che giace negli ,u·chivi del tribunale di Parigi). Più tardi esposi le mie obiezioni al Jlèu·xhnuo nella Société N ou li'elle e nella Révolte, non senza meraviglia dei miei amici anarchiéi, c'he a quei tempi erano ancora inYbevuti di -dottl'ine marxiste, e in nome di queste combattevano il pa1·lamentatismo, la legi-slazio-ne del lavo1·0, e predicavano « t)espropr,ia.-z 1ione 1v-iolenta clegli esprop1'iatori >>a giotno fisso>> (2). Quasi reontemporanearnen~e uel 1893, egli nello 8tndio l' 111diviclualismo nell) 4narchi811io espresse ,col 80lito acume il sno dissenso dalle dottrine dell'individua11sta americano• Tuker e da cette idee eco- · nomi<>he troppo semp.Jici ·te del Kroi)Otkine; ed enunciò pe1· la pi-ima volta, se non e1·l'iamo, l'idea del valore e quella, ,della sociaUzzazione delle rendite e dei profitti: idee elle troYal'ono un ampio sdluppo nelle ope1·e posteriori, e che fo1·n1ano il nucleo teol'ico i.nto1·no al quale il ~Iel'lino venne elaborando, durante alcuni anni di indagini c1·itiche, uua nnoY;i, più larga, e più umana concezione del socialismo. In questo tempo la s·ua attività di s-critto1·e subì una pausa ,fo1·zata~ Nell'inverno deI 1893-94, scoppiati i moti dei Fasci siciliani e il tentativo insurrezionale della Lunigia-na, l'Italia era in fiamme. Pel'snaso che l'ora di una decisiva azione gene1·ale fosse giunta, il :Merlino entrò clandestinament~ in Italia insieme -con Errico :M:alatesta e Carlo l\!Ialàto; ma a Napoli fu denunciato da una ,spia e tratto in ari·e.sto. Non sapendo quale accusa addossargli, la polizia, per non la.sc:iaYselosfuggi1·e di mano, si ricordò della v-e-cchiacondanna del 188~, e lo mandò ad espiare la pena allo,i-a ripo1-tata. Restituito alla libertà sul finire tTeI 1896, dopo la bru.s1 ca e lunga interruzione, egli riprese con fe1·yote i :Suoi ,studi e le ·.sue indagini teoriche, e, proseguendo la critica al marrx:iismo da un lato e all'anarc'hismo dall'alti-o (cli cui ravYisavR il vizio fondamentale non già nel principio- di libertà, sostanzialmente vero quantunque affermato da tale scuola socialista in modo troppo (1) :fil riprodotto in questa raccolta col titolo <ç Introd-µzione nlln critirn <1Pl Marxismo>>. (2) Riri:-:ta Critica del Social'is1no, pag. 318. BibliotecaGino Bianco \

4 . ~CHIZ:60 BlOGRi\l1'ICO-~i'MOltlCO DI SAVIDRIO MERLINO :assoluto, ma nella indeterminatezza delle forme o amol'fismo, pe.1· usare lo stesso termine del :Merlino), ri.uS'ci a formarsi una concezione personale del socialismo, eh~ venne svolgendo in Pro e contro ii Sooialisr,io (1897) nell'Utopia collet'tivilsta, (1898), nella Rivista, 01•,itica del Soòia- .Zis·nio (1899) ,e in alcuni opus·èoli del 1901, che sono ·compres~ quasi interamente in questo volume. Akuni mesi pl'ima .che si pu l>blica,sse Pro e contrio il So1 aialis1no, ,egli ebbe, nel periodico l' Ag'itazione, una lunga e interessante polemica con Errico W[alatesta, che, lo redigeva in Ancona. I due amici, dopo un'intima ,comunione di idee e di lavoro che durava da un ventenuio, esaminando jnsieme a,lcuni jmpo1·tanti problemi teorici e p1·atici, non .si trovarono più d'ac,cordo; e •Citts·cunodi essi portò nella vivoce di- .sputa la vigorja, del p1·oprjo ingegno e la sincerità f il calore delle ,proprie convinzioni. 1\ia, il dissenso sorto fra loro, las,ciò sussistere · fra il pensiero dell'uno: e quello dell'altro•, pur differenziandolo, una sostanziale affinità, dovuta ai comuni ideali di giustizia e di libertà; e non ruppe il legame di un'·n,mi.cizia sincc1'a e profon~a ,che durò tùtta la· vita e cl.te fu di C'Onfo1·toad entrambi negli anni ult.imi della loro veochiezza, vissuti a Homa in tempi oscuri e tristi. Abbjamo f:ttto uu ,cenno a questa polemicn, (alla quale il Merlino ,dedicò un inte1·O ,capitolo della Utopia ooll'e'ttivista, e che fu n, suo tempo rac,colta in un opus1colo nubblicato in lingua tedesca), pe1·chè ; .essa ,segna un momento importa.r!te nel proces·so di idee che, por-tò il Merlino jn untt posizione intermedia tra il ·socialismo democratico e l'anarchismo lihel'i:ario, i ,cui rispet'tivi principi essenziali -di uguaglianza e di libe1-til, furono chi lui ,compenetrati in una unità ins,cin- ,dibile. II. ' Giunti a, questo punto·, dobbiamo ,cercare_ di intendere la causa intima e di cogliere il n1omento iniziale del processo critico ,che portò il Medino lontano· dal rnal'-xhm10, e lo ,stac-cò in seguito• dall'anarc'hismo. Abbfamo visrto, nel passo riportato, •che subito dopo aver -sc·ritto, L) Italie telle qu) elle est, egli, rileggendo il Capitale del 1VIarx, cominciò a dubitare della teorja del valore~ Còm'è noto, questa• teoria (che il forte pensatore tedesco derivò dalla economia classica, dando con essa la spiegazione del plus valore e del profitto capitali.stic~)- -considera il lavoro quale uni,co fattore del prodotto•; e il :Marx, applicandola ai ,cambi, attribui•S·ce alle cose un valore determinato esclusivamente dalle ore di lavoro- occorse a produrle: idea questa· che çliventò un ,ca1 1dine del sistema ,collettivista. Ben presto il Merlino· passò dal dubbio all'aperto -dis-sens.o;e contro il ,collettivismo •Che •col suo -concetto unilaterale del valore tende sostanzialmente a sopprimerlo, e,gli .sostennr, la plurilateralità del valore, dimostrando che il valore non ha non uno solo, ma più coeffi,d.enti'; ~ pa.s,sando dalla fase critica alla fase co,strutti.va, sostenne e dimo•- strò ,che la legge del valore, essendo inevitabile e incoercibile, dovrà Biblioteca·Gino Bianco

\ .. SCHIZZO BJOGHAii'lCO-'l'~OJ-rn ..:o Dl ,'AVhlRIO MIORLI'NO funziona1·e anche· in un <}r(liuameutù soc:ittilistico, dove, elin1inate le gravi jneguaglianze e le violenze propde· -al 1·egime capitalistico, es,sa potrà esse1·e me,glio ùeieJ:1nì11atn e Junl;iona1·e a vantaggio di tutti. Postosi pertanto alla ricerctt <li u11 •concetto generale •del valòi-e valido-' anche pc'r uu ordina.n1cnto ,so,cialista, 0gli lo t1·ovo in quel calcolo edonistico .stncUato d:1lla ,cosiddetta scuola aus.tr-jaca, le idee della quale· discus,se a-cutan1ente n~ll' Ut.op1 ia collettivista; cJjmostrando, contro il pa1·e1·edi 1nolti ,Socialisti d.1e poi (?.ambiarono opinione, che tali idee,. rettam.ente intese, non -solo non sono rivolte -ùontro il ,s,o,cia.lis·mom, a lo confo,rtano di nuovi argomenti. Staocato,si così dal n1arxis1no,, dal quale venne sempre più allontanandosi, egli Cu logicamente portato, fino ad un certo punto per le stesse ragioni, a separar.si dal co11uinismo anarchico,, ii.n a11ora profe,H.uto. lnCatLi il co1nunisn1O, quello anarchico in, particolare, proclamando la solidarietà .assoluta, stabilendo la p1·eminenza del consumo -sulla p1·oùuzione, e riconos•cendo a.U'individuo il diritto di prendero o ricevere una parte di prodotti corrispondente ai suoi bisogni, sopprime senz.'altto, o l'encle inutile og1ii ea,lcolo, di valore nei cambi. Itfessosi pe1· questa strada, egli •compì un' operH {:titica e insie1ne ricostruttiva clella massima impo1·tanza. Il punto di partenza della nuova •concezione è qu0sto: nel socialismo, bi .ogDa tenere nettameutc distinti i principi fondamentali di ,ess,o (a,spil'azione al benessere generale, eguaglianz.:t relativa di ~ontlfaioni, libertà degli individui, ecc.), sia dalle dottrine economiche, po.litiche, scientifiche, filosofiche particolari, ,come il marxisn10, il darwinis,mo, eé.c., 1nesse,in ,campo pe1· giustificarlo ; .sia dai vari _sistemi, come il collettivismo·, il comu u is1no, l'aniu,chismo, eoc., immaginati per la sua. attuazione: dottrine e sistemi che sono la parte formale e caduca- del socialismo, mentre i principi ne ,costituiscono la pa,rte •sostanziale e indistruttibile. Co•sì , che anche quando, si dimostrassero erronee quelle dottrine e inapplicabili quei sistemi, non i •sarebbe detto ·nulla di decisivo ,contro i principi del s.o•cialisn10,, i quali stanno al di sopra •0O,sìdegli, uni come delle a,ltre, .e sono l'essenza •comuue a questi. isten1i, ma non Fìi jdentificano con ness,uno•di es.si. Da.Ila preminenza assoluta dei principi rispetto alle forme 1SÌ deduce pertanto qhesto criterio fondamentale, che ,cioè i sistemi 1S'Òcialistinon han:o.o valore di per sè per la for1na •e'he realizzRJno,,mà soltanto pe1· il grado di giustizia, ·di -solidarietà, dj ìibertà ·che essi ,s,ono-capad di introdutre nei rappo,rti s-o,ciR-liI.l Medino manj fest0i •così un -vivo i;;piritb antiformalistico, che caratterizza il !-;UO pensiero e lo preserva dall'inveochiare, e che giustifi-ca l'a:ffe,rma~done da noj fatta, più ncldi.eti·o, secondo la quale il suo socialismo non è so,stanzialmente inconciJia.bile con un individualismo bene inteso. Per lui la sostnnza è tutto; la forma è nulla; an·zi, egli am1nonis:e, bisogna guaridarsj dal pe1·ic9J.oc, he- le forme del ;s·ocialismo siano adoperate· a djs.trugger11e,.l,n sostanza .. Fol'te di questa di,stinzio,ne,, eg-li ,co.nsidera n marxismo come .un <;omples 1 o di dottrine non essenziali al socialismo, anzi ,come qualche co~a ('he per nes. una, ragion<-' deve andar confuso con esso. 11 seguir.lo BibliotecaGino·Bianco

• ~CH }1/,1/,0 IUOlW.\I1'l( 'O-'J'l.;()H [CO DI SA \'l<;HIO .MffiHLlKO p:isso J~)3JSSO ne]h,1r SlUt ie1·itica H1 marxisn10 tlle ne investe tutti i lati, c-i portei-el>be t1·oppo lontano: a noi basta cogliere alcuni aspetti esl-len~ali -di es,sa., indispensabili alla nostra es:posh,ione. Come abbh1mo già vi,s,to, lai teo•l'ia ,che eg-li p,iù con1batte ne1 M.al'i è quella •del valore, che è il fondan1e11to deU'a,ltr:1 del plus, valore, vero ,cavallo di hattaglfa della ,cl'itfrn, iehe i1 Ma1·x muove al capita,lis,1no. Negando ehe H lavo1·0 sia l'unica sorgente della ricC''hez-za, il ~lerlino è tratto à neg·are egualmente •che il profitto ,capitalistico non .sia. 8-enon .sopralavoro non p,1gato nll'operaio; e all3Jl'gando l'indagine de} fenomeno, riesce a ùa,1·e una ,spiegazione del fo,rmars~ dei profitti e delle rendite di.'\·e1·sa 1/ ' ' <la quella data -dal M.• nx, lè:Lquule, ,secondo Jui, può es.sere riveùuta o fl ddiritttna alJba,11donata senza. -çhe i ca1,di.ni del ,socialismo, .si.ano ~eos•s-j('). Pe1· il WL,el'linot'aspetto cssenzjale -della questione 11011 ~ ta nell'anaHsi, impo1·ta.ute 1na1non deci,siva pe1· il .s.ocialisrn.o, dei fatti econo1n1ci da -cui hanno ol'igiHe nel presente 01·dinamento i. profitti ~ J,e tendite, bensì nel decidere se ~ ·si delJbono e-sere goduti dalla rnj1101·anza dei ca.pitalisti e dei prop1·ìe,u•j o dalla sodetà tutta qna,ntu. Qui sta i.1 noe,cio1o della questione, e, a, questo punto intel'deue il sodnlismo, •che la, ri,solve J'ivendicanclo alla società l'a.ttrilJur,ione delle re11dite e dei profitti, ,co1ne pure ,esigendo l'abolizione del n1onopolio d,1i .parte di u1u.1i 1ninoranza dei mezzi di p1·oduzi0He, causa pl'ima dellQ 'fruttarr1ento -capitalisti-co. Il so-cialis1no trova,, in que,sto nwdo, una, giustifka,zione più ,rhe in unn, cSJi•genr,a e<:011omica,, in nn ordine ,li jdee ctico,-giuridic.he. « La questione>> dice il :Medino « è morale e ginridfra,, non economka-. Or~eclere di dcl'iYn,re la necessità del so-ei.:tlismo da una dottrina econo,mka, da-ll'a1rn.,li i rlei fattori della, produzione del valore, è stato l'e:i;-rore nel quale, s-e,condo.noi, il Marx ha tras,cinn,to i socialisiti •di tutte le, s,cuole. L'analisi del valore può se1·vhe a 1nettere in luce le relazioni di superiorità e di inferiorità nella società, e gli effetti della formazione ge1·a1";cbjcadi questa, e a stbnolare quella 1·ifonna mo1·ale e jstituzionale rhe il sÒ,cialis,1no ,preconizzn ; ·ma non • ron tjene i1~ S'è e pe,y 8è nessuna raigione decisiva pro ·o·contro l'uno o l' a 1 tro si.sterna » (2). Compiuto questo trapasso dalla concer,ione economica alla -co•ncezione etj.ro--giu1•j,di1ca,, ì.l so-rialis,mo· ai:;-sumecome parte integrante di .Rè i pl'incipi di g-instfaia, di s-oli.darjet'à, di ]jbertà; e -cessando d'essere l'frlca di nna ,da,sise, cliventni l'aspil-azione dell'umanità a un grado più alto di bene.ss,ere, cli moralità, di ,civiltà. L~ lotta di classe, cioè i ,rontra.sti di interessi fra• le •clas,sl, sono un fatto che esiste non per il 1sodalis,mo ma, nonostante H socialismo-, il quale, mirando all'unjficazione. delle ,cla,s.si, tenrle a elilnjna.rli. Essa, in ogni modo, è · un fenomeno stor:ko più a,ppa1·is-cente ma in sos,tanza. meno importante dell'altro fenomeno, rhe le è pa1·allelo, della, crescente soUdarietà delle -clas,s.i, -del formars•i degli interessi comuni e, armonici, che sono i.l tesI • . .(1) Vedi « Intorno alla teo1~ia marxista del plns valore)), Ri/lJista 01'it:- <lel Sociaiismo, pagg. 104-109 (è compreso in questa ra-ccolta). (2) Ri1 ista, o,rit,ic,,a,dei SoC'ialiM110, png. 108. BibtiotecaGinoBianco l-

~C'HLZZO BlOUH.\1"lCO-TEORICO DI 8A \'EUIO MhlHLl~O 7 -:suto v'i,tale dellç1,s.ocietà, n10de1·na, il vero -movente del socialismo. Co1n- · , battendo l'unilateralira clell31-conoez.ionemarxista ,che riduce la società alla, .sua più· Bemplke espressione e non v,ede nella stol'ia che due classi a~,,·e1·sein 1lotta .fra loi-o, il ~Iel'lino, non nega ma alla1~ga l'idea della lotta. ,di 1 class·e, vedendo in ques.ta i conh·a-sti non di (ìlue ma, di più gruppi soci~li, -che hanno, interessi a vo1te antag;oni-stki e a volte solidali.. Il sociaHsmo pertanto ,si integra nella teoria, considei~ando il · formarsi e il perfeziona.1~si·dell'idea e del. sentirnento di giustizia e di solidarietà, co-me pure gli impulsi da essi provenienti, altrettanto importanti qua:p.to la is.pinta degli interessi e dei bi•so,gnimateriali: nella pl'atica, co1np1·endendo nel p1·ocesso elte deve portare al suo trionfo, insieme coi tentativi di emancipa.zione del proletariato, gli sfo1·zi della piccola e media bo1·ghesia, ,che lotta contro l'alta finanza, la grande pr,oprietà fondiaria, la feudalità industriale. (-ìuesto n1o_dodi •considerare il problema unis:ce, alleandoli per un fine -oomune, la classe operaia al medio -ceto, e rappre enta uno degli a,spetti più ol'ig-inali del penisie1·0 del Nostto; l'importanza del quale non può sfug;gire a chiunque pensi che i ceti medi, lungi dallo scompa1·ire co1ne aveva. p1·evisto il :Marx, -continuano d e isteré e .avranno. nel futuro, -come hanno avuto s,pes,so nel passato, una fun- ' . . zione de,cisiva nelle cdsi politiche e .sociali (si pen ·i a.l -rontl-ibuto <lato al fas:cis,mo dalla, piccola e media, bo1-g4hesiain, ell'ol'ientamento o 1neglio nel di-so1·ientamento della quale esso t1·ovò la condizione più favo,revo1e al siuo sviluppo); e ognuno, vede per,ciò quanto i1nporti nella lotta per il •so,ciali:smoaver alleata,, non nen1i,ca, la, piccola e media bo•rghes,ja, La quale dev'es.sere '€duea.ta al so-cialis.mo, allo tess-o n1ododeglì operai, elle non -sono -s.ocialisti solo per il fatto che lottano contro i padroni, mossi da.i loro inte1"es-sim.ateriali e fmmediati; bensì in quanto :sanno elevarsi a, un'idea superiore di giustizia e di solidarietà. Quindi per il :Merlino il socialismo· non è nè operaio nè piccolo borg1 hese, ma esse11zialmente umano : il uo U,ttuarsi non può essere opeta esclusiva della classe operaia, quantunque questa ne abbia il con1pito principale. Esso sta non al ,di fuori, ma, al di sopra dei movimenti di classe; non promuove interessi partico1ari, ma interessi sociali; aocoglie e favorisce, tutti i tentativi rivolti al perferz;ionamento così dell'individuo come della ,società; e il suo, avviento non è il trionfo di una claisse sulle alt1·e, 1na il p1·evalere degli interessi gene1·ali sugli interessi' parti,colari. Mirando· a,lla unifi-cazi·one, delle -clas:su_e asso-· eiaindo insjeme per un fine eo1nune il proletariato e lai piccola e media bo•rghesia, il socialis:mo ,ceissa di es,sere un n1,ovin1ento esclusivo di classe per russumere un carattere, di srntesi sociale. Come il marxismo è una ,dottrina non nece$•saria al socialismo, così il collettivismo è uno dei .sis.temì proposti per la -sua, attuazione, i quali, pure ess.enao più o meno parteeipi dei princip,i -del socialismo, non vanno confus.j •còn questo. Il Me-r1ino ved~ il ness'O .logico fra, marxismo e ,collettivismo nell'idea marxista del valore, ,che riducendo le cose a un eomune ,denominatore, ha reso possibile l'utopia collet- , tivi-sta, del piano unico• di produzione con la conseguente determina.- . . BibliotecaGirioBianco .:.

I I SCHI½iO BIOGJUJ.l'ICO•Tjj)ÙRICO DI SAVERIO MERLINO zione burocratic~1 dei valo1·i di -cambio. 'l'utto il si 1stema collettivista s.i regge ,s:u questo •concetto rigidamente unitari<;>, simmetrico, uniforme della p1·oduzione e de·~ca,mbi, e il piano che lo incarna rappresenta un'entità asso,luta, una, specie di ido•1oeconomico•. Il :Merlino investe appunto questa ,con,cezione,,del piano unico, ne mos.tra il ca1·atte1·e utopistico, e con logica stringente la demolisce. Inoltre egli, che aveva vivissi1no il 1 senso della libertà, vede il perkolo autoritari.o del collettivisrno. Difatti l' A1nmin:Lstrazione centrale cui spetterebbe l'elaborazi-òne e· l'esecuzione di un ,piano così vasto da ahbra,c,ciare tutta la produzione e tutto il èo-nsu~o di uu intero• paese, formerebbe un gigantesco orga,no_ burQcratico necessariamente provvisto di un potere econo1nko illimitato, e col pote1·e economico quello poli.ti-oo, che, generandosi a vicenda, non sono mai disgiunti. Co1ne impedire, con tanto aiocentra~ento d'autorità, gli arbitl'ii, j soprusi e, perchè J}.o? le spogliazioni del ceto degli amministratori e dei funzionari, so·stituito,si a quello dei -capitalisti? Ci sarebbe da temere ragionevolmente il -costituirsi di una, nuova tirannia, a cui si potrebbe anche da1·e una , vernice democratica, ma che· non .sa1·ebbeper questo meno odios·a. Nè il sistema si salva r.inunciando a un collettivismo totale pe,1·un -collettivismo parziale, che è, come dimo,stra H lVIerlinò-,una contraddizione in ter1nini. Esaminati gli inconvenienti, alcuni dei quali gravissimi, cui darebbe origine il ,collettiv:Lsmo, additatone il pericolo autoritario, e 1nostratane l'essenza antieconomica e antiso,cialista (la qual co.sa prova la giust-e~za dell':i,dea da lui tanto cn:lorosa.mente espressa in « Pro e contro il Social'ismoi >>, ieioè che le for1ne del socialismo poss.ono esser-e adoperate a distruggerne la sostanr~a), i,l Merlino contrappone all'or-, dina,mento accentrato- e autoritario del collettivismo, un ordinamento decentrato e libertario, -che 1:~on-ciliale esigenze sociali -con la libertà dei 1sing·oli, e so,stituis.ce n Jla socializzazione formale della ricchezza per mezzo del posses 1so -collettjvo, la so<Jial'izzazione s·o,sta~iale mediante l'attribuzione alla collettività delle rendite e dei profitti: idea questa a cui ha 4ato un ampio svolgimento nei suoi libri, e che ra.ppresenta una soluzione veramente nuova del problema so,cialista. Che cosa- resta ,dell'edifizio collettivista dopo la poderosa ?11tica del Merlino? Un· 1cumulo di rovine! Perchè se ne· possa convincere, invitiamo1 il lettore a le,ggere sull'argomento le pagTine qui riprodotte, che insieme ,con quelle dell' U1Jopia collettivista formàno un bel saggio- della, forza. dialettica dell'ingegno del Nostro. E dopo il dis-cutere che si è fatto e che si va facendo· intorno ai piani e- triennali e quaiddennali e qninquenna1li, presentati 1sovente com,e pa:o.a;cee,-come non pensare con ammira:liione a lui che fin d'allora fu un critico co,si acuto dei piani economid? Le cose dette fin ·qui ci Ruggeriscono alcune -cons1dierazioni : in primo luogo, che la critica del Merlino al collettivismo implica il ripudio di qua.lsia<Sico-ncezione autoritaria del socialismo ; secondaria-·· mente, che es-sa jn complesso è ~alida an~ora oggi e, mut.atis mu- .. tandis, si applica logica,mente al comunismo russo o bolscevis,mo si~· ·Bi-bliotecGainoBianco

8CH1ZZ,O IHOGltAI•'ICO-'l'EORICO DI SAVERIO MERLINO pel'ehè anch'esso ·ha 'unificate le funzioni· eeono,miche areentrando1e nello Stato, sia pe1·,chèha fatto largo uso· deUa politica dei. piani, che -è un'idea ti,picamente eolletttvista; infine, ,che il suo socialismo federalista e libertario•, l'iconos:c:endo nell'organizzazione socia1e la massi- ,ma libertà possibHe all'individuo, accoglie e 1·ende attuabile quella parte di verità ,che è contenut~, nella dottrina dell'anarchismo, a cui si può dire che rimanes·se idealmente legato•, ·g·ra~dcall'avversione che · eg·li reonservò vivissima -contro lé interpretazioni del socialismo in senso · .a,utoritario. ' · Data •Co~ì una nuova ba,se teorica a,1 socialis·mo•, il Merlino affronta il problema della sua attu,1 ~ione; e anche in questo campo il suo pensiero si differenz.ja nettamente dal marxismo. Il :Marx, movendo dalla teol'ia •del plus vaJore, a cui abbiamo accennato, aveva definito come leggi organiche del ,capitalismo il crescente aumento dei profitti e fa, p1·ogi-essiva diminuzione dei ,salari, ,come pure la concentrazione della ricchezza ,da un lato e la miseria crescente dall'altro; il ,che, secondo le sue pre,visioni, avrebbè resa inevitabile una catastrofe car~tterfa,zata dal pas,saggjo dal sistema capitalistico a quello socialista o. comunjsta. Il 1\1:erlino-definis,ce cata.strofi.ca e metafisica questa concezione, e ne cont1·appone un'a1t1·a che egli chiama positiva; econdo la, quale il ·socjalismo non -sorge all'impr·ovviso-, co,me,per un miracolo, .... dalle 1·ovjne della, società p1·esente, ma al contrario .si viene costituendo in unp, fol'ma embrionale nel seno di essa, di .cui rappresenta le tendenze rinùova.tricL Esi]_)ressione,concreta di queste tendenze sono le rifwme, che, pur non essendo pe•r se stesse il socialis,mo, hanno in sè qua1che icosa del socialismo, e penetrando in tutti i meati della società. vi po,rtano, lo sph-ito. e le e,sigm1ze di esso. Bfaogna dunque con,side1·are le riforme non come un adattamento al presente ordine di cose, ma come una forza che lo mocli:6:ca; non <:ome una rinuncia parzjaJe, ma ~ome il djvenire stesso del sociaUsmo; e promuovere 1con metodo e con tena,cia, tutte quelle riforme 1sel'ie, importanti, cosi economiche e politiche come moraH, che tispondono non agli interessi esclusivi della 1cla,sse operaia, ma ai grandi fnteressi gene1·ali, che ,sono·, come abbiamo visto, il movente del socialismo. Questo vaisto movimento rifornu1to1·e promo,ss.o ,dal s'Ocialismo e intorno al quale si verranno raccogliendo gli interessi ,collett:ivi, urterà a un ·,certo punto .-con~rogli interes i pa1·- tfo0Ja,ri della classe dominante, pro,vo,cando un conflitto ,c'he il Me1·- lino, diffeJ·enzjandosi iortemente in questo ,dal Bernstein che credeva in una evol11zione pacifi,ca,) ritiene inevitabi.le. Dopo di che e,gli. può ben dire 1che il suo ·socialis·mo è so,stanzinlmente rivoluzionario, jn qu:1nto, come s'è visto, non esclude, ma implica il •conflitto degli ii1teressi opposti, la lotta fra gQvernanti e governati, nece~aria al suo trionf Q (1 ). / (1) « Rivoluzionario ·(il mio metodo) nel senso di catastro~co non è certamente, ma il mio concetto del Socialismo non esclude, anzi implica la necessità di un conflitto tra goYernanli e governati. La rivoluzione appa,rtiene non al processo di attunzione delle idee, ma sta / BibliotecaGino Bianco ' \ ,.

/ 10 SCHIZZO BIOGRAFICO-TEORICO DI SAYIDRIO MIDRLIXO III. / ' Esposto,' come meglio a,bbiamo, saputo, il pensforo del Nostro, ci resta ora da, dar contezza dei cònsensi che esso ra,c,colse e delle opposizioni che suscitò. Il :Merlino diede ampio svolgimento alla sua nuova concezione del ,problema sociale in P:ro e c~ntro il Socialismo; un volume di qua,si 400 pagine, uscito nel 1897 presso i Fratelli Treves, il ' quale .sia per l'originalità delle idee, sia per l'importanza dei problemi in e,sso trattati con molta logica e con una pre.pa1·azione teorica di prim'ordine, dev'essere annovera.to fra le ope1·e più notevoli della letteratura rso,cialista europea. Ciò nono.stante, fa.tte pochiissime e-c-cezioni favorevoli, gli intellettuali del Partito socialista, cui dovette sen~a dubbio -spiacere l'intonazione antimarxista del libro, o dissentirono ape1·tamente, o tacque1·0, come fecero i più, ostentando indifferenz.,1. Non •così in Francia, dove l'opera trovò ,subito consensi nel Renard e in altri, fra i quali il Sorel, che non solo la tradusse dando,le " un 'titolo: Fovrmes et essence dlU Soaiàlisrne, in cui campeggia una distinzione che è l'idea fondamenta.le di essa; ma la presentò àl pubblico, francese con una prefazione molto favorevole all' Auto1·e e alle sue idee. E anche fuori del •campo socialista l'impo·rtanza di quest'ope1·a non sfug·gi. agli studiosi, fra i quali baista citare l'illustre sociolo,go E. Durkheim, che ne pau-lò diffusamente nella Revue Philosoph/,qile. L'anno seguente fu la vo1ta dell'Uvopia collettivista, pubblicata dagli .stessi editori. È que,sto un Yolumetto di •circa 140 pagine, -con- -cettos::>quanto mai e ri0co di motivi polemici, ,c1heforma con Pro e contro ,a Socialismo un tutto 01~ganico, e nel quale il Merlino fece la -critica. a, fondo, del collettivismo e proelamò la ,crisi. del cosiddetto so- -0ialis·mo sa.ientifiao, di ieui mo:Strò le contraq.dizioni e confutò i luoghi romnni. Prattauto in alcuni paesi d'Europa si andava maturando-, in seno in una sfera esterna, do1 ve gli uomini e i ceti lottano per la possibilità e per i mezzi di attuare le idee. Essa non è chiamata ad attuare ,il Socialismo, ma è -forse dappertutto una condizione per poterlo attuare >>. Rivista Critica del Socialismo, pag. 903. E altrove., determinando il nesso logico e pratico tra riforme e rivoluzione : « La lotta ci sarà inevitabilmente, più o meno violenta, secondo le circostanze. Nessu:no aspetta un placido tramonto da un'epoca all'altra. La concezione positiva -del socialismo esclude la catastrofe, vale a dire -il cangiamentç di scena da un giorno all'altro, la demolizione di un sistema e l'impianto di un altro, per effetto di una conquista di ;poteri legale o rivoluzionaria; ma no,n esclude il conflitto, che :può nascere da un momento all'altro, .soprattutto se il popolo reclami serie Tiforme, e tenti nuove vie e nuovi modi di organizzazione che urtino negli altrui monopoli. Allora la rivoluzione non sarà una catastrofe, ma una sistemazione ». Rivista Oritfoa, del Soci,alismo, pag. 240. BibliotecaGino Bianco

H,('H L7.~0 BIOG HAU'IC.:0-'l'L<;OHlCO DI SAVERIO MWULl:r-ìO 11 .,·al movimento socialista, una t:risi ùi idee intorno al m.arxis,1110,le cui teorie, fin allora accettate iu modo dogmntieo, furono a, poc-o a po-co sottoposte al vaglio di una .critica acuta e coraggiosa, che sceverò in esse Ja pa-rte ancor viva e ,da- ,c0nse,rvare, dalla pa1·te mo1·ta the ùoveva ·essere abbandonata. I 1naggiori rruppresentanti di questo movilnento· revisionista, che ebbe nel Merlino il suo iniziatore, fu.1·ouo in Italia il Mei-li.uo stesso, in Francia, il ~or-el, in Ge1·1nainia, il Be1·nstein, in Olanda il Van Kol {Rienzi), nel Belgi.o, il Destrée, che i m1se1·0 tutti, -con atteg•giaanenti più o meno d.ifferenziatj, pe-1·lai via scelta- dal lVfrrUno. lncoraiggiato dar questa iiol'itura di idee affini alle sue- e deside1·oso.di giovare alla ca,usa pe1· ,cui lottava coru,ggiosamente da- più di. un ventennio, nel Gennaio del 1899 iniziò in Boma la pubblicazione -della Rivista cr✓itica dei Socialis·mo, invitandovi a collabo1·a1·e i socia- .listi. di tutte l1e ,scuole, per approfondire insieme, mediante la. libera e feconda dis1cus·sione, il ,concetto del socialis1no. Egli mi1·u..vaa tra- ,durl'e in pratka, un tentc1,tivo di .eonci]iazione• çlei diver.si indil·izzi socialisti, già fatto teorica111ente uell' Utop1 ia ooltetUvista dilnostra,ndo che ,esiste un fondo· di idee -comuni ai socialisti -delle diver,se .s1cuole; i quali, -consapevoli di ciò e mes1 se da p,arte le vane dispute dottrinarie, dovevano, ,senza -couf-0nder,si.,unfrs.i sulla base di un comune prog1·an11na di ,imrportanti riforme di tutte le specie da attuare immediata1nentè. E a ,chi quasi gli rilnptoYcrava: di essere un eclettico·, egli, non che ris1 entirsene, iS'e ne ,c.ompia,ceva sostenendo che il . uo eclettis11no er·a lo I stesso so-ciali,s 1 mo I"idotto ai suoi principi fonda,1neutali. Quanto poi all'ac,e·us.a -che gli m:ovevano i m~11-xisti, clj semina.re la dis-co1·dia nel campo• 'S'Ocialista,, egli così s.i djfendeva: << Non è seminar dis,co1:dia il « ,sostene1·e ,che le teorie di 1"1a1·x, ono dis,cutibili, •f'he esse non devono •« formare la pietr~ d-i' paragone alla quale si provi se uno è o no so- « cia,Hs.ta. Io dico che -si pnò es,sere socia.listi enza c.rede1·e ne,l n1ate- « rialismo ,sto-rico e nella teoria marxiana del valore. Rono questioni •« scientifi-che, non access1ibili :1lla generalità degli o penti, e sarebbe « sti·anò che un partito -c'hedi:ce di. rappresentare gli opie1·ai, prendesse << a ba.se -del suo p·ro.gramma delle teol'ie· c~e gli operai non intendono. ·<~ Del resto ormai non -c'è più qua,si nessuno che so tenga le teorie « di Marx itti sitnt. C'è chi le intenlde a un n1odo, f'bi n nn altro, <<. tutti pierò amm·e,ttono• per lo• m-eno che debbono essere modifi.cate, '« completate. · « Ora nessuno di noi neg·a , he esse abbiano• nu gran fondamento J •<< di verit.\ ! Noi Ribbiamo voluto, reagire contro, il dog1natiswo, -contro •<< il fanatismo di taluni seguaici di M.arx, che non permettevano ·che « Marx venis,se menorn.mnente dis1 C'usso. 1Vf a non a.bbian10 'mt~i avuto H « pe-nsie,ro di neg·are il grande co,ntributo •di :Marx alla critica del si- « ,sterna •C'apitalis;tico. È evidente ,che Marx .ubisce orni la stessn evo- « luzjone che s-ubì nel passato PJ·oudhon, -e subirono tutti i capi-scuola « del -socialismo. In un p,rimo periodo il 101·0sistema filosofL,coe poli- -«' ti.co fu accettato tutto intei"o e mterpretato letteralmente, es-age- -« ra,ndone gli errori e i difetti dagli. stessi dis,C'epoli. Poi C'omin<'iaBibliotecaGinoBianco

\ 12 SCH1½1/.0 HU)GRAD'lCO-'.l'ffiOHICO DI SAVEH.IO lVlillHLI~O « 1·ono a ùiseoslarsene nella p,ratita, pur {'Ontinuaudo a; dichiarare im- « n1u~abile· la teol'ia. Da ultnno è veuuta la critica teorica, la quale « tende a sceveta1·e nel sistema la paì·te s·ostanzialmeu Le ven.1, elle ùeve « restare ~ co1npcneti·arsi {'On le verità acquisite dai p1·ecedenti siste- « mi, dagli erTori e dalle fals~ interpretazioni. . « Quando tLltl'i ci accusa di to1·na1·e indjet1·0 da Marx al sociali- « ·s,mo·utopico-, quello che c'è di vero, nell'accusa. è se1nplicemente « questo, iehe noi crediamo che 1nolte utili verità contenute nelle dot- « ti·ine so-c.ialistiche anteriori alla, ma.1·xista,, sono, state ingj ustam.ente « obli_terate; e che è ten1po che l:1 concezione del socialismo si integl'i. « Non solo· noi non seminiamo- 1lis-cof'dia, ma noi Javol'ia1no pc,r « l'unione delle varie s,cuole socialistiche, unione che lia avuto tiuo1·a « questo grande osta,colo : la invadenza dei marxisti; la lo•ro·pretesa di « essere essi i deposita,l'i della ve1·a dottl'ina del vc1·0 socialismo ». .. .. « E, ,si noti, può datsi ((:enne t::~luni dicono) ,c:heparec,èhie .mie cc obiezioni. alla teorja del n1a.tel'ialismo, storico, alla con,cezione cata- « strofi.ca del ,socialismo, ecc., colpis-cano meno, Marx che i suoi •ratti vi. <( inte1·preti e volgarizzatori. Può darsi, anzi è certo, che i ma,l'xisti cc 'hanno esagerato e falsato M.al'x. Ma questo· non solo 11011 dispensa « d~Llla cl'itica,, anzi la 1·eude più neces·saria. Per,chè in fondo le idee cc •che influiscono sull'indirizzo, pratico del socialismo non sono quelle cc rimaste oc-culte nella mente e nelle ope1·.1...di Cado Ma1:x, ma quelle « che vanno comuneinente sotto il nome di Marxis1110.· cc Onde il grido del So1~el: « To1·nia1no-a 1'.\!larx ! » è inte1·,p1·etato « ·dai m.arxisti come un gTido di rivolta <?ontro la loro dottl'ina. .M.a cc forse anche quel· grido non indi•ca con precisione il compito a cui « -siamo ,chiamati. · « Pe1·chè se la dottr:i,na ma,rxista si era venuta c:1·istallizzando, ed <e aveva indotto in 1nolti l'abito pernicioso (ùcl qua,le non aneo1·a, si « .sono ,spo~liati) di risolvere tutte le. questioni che si presenta.vano loro- «,•Con le parole di Oal'lo l\1a1·x, noi tol'uando pu1·ameute e i:;cmpliee- « mente a 1\lla1:x,ver1·emmo a ra:0:01·zare quest'abitudine mentale e ci << ~ondanneremmo all'immobilHà. « Forse più esatto sa1·ebbe il dhe: dal mRi1·xismotornl~rr10 a.l 80- « cin..lismo, dnl so•cialismo dottrinario al socialismo reale)) (1). Contro. di lui, in nome del n1a1·xismo,ortodos~o e intransige,nte, si levò Leonida Bissolati, ,che dalle colonne dell'Avanti! di ,cui era direttore, lo attaccò con a1·ticoli pieni cli. velPno, ma privi di imp01·tanza teol'ica, per-eh~ il Bis,solati, salvo qualche n,c,cenno fugace,. si gua1·dò bene dal prendere in ·esame le idee del Merlino esposte in due libri e nella Rivista, preferendo dare alla, discussione un tono aggi-es~ivo e sprezzante. La polemica arse ,sulle colonne dell'Avanti! con repliche. e .controreplkhe d·a una parte e dall'altra, e fu troncata, dal lVIèrlino che giustamente si ritenne offeso. e non volle protrarre una dis,puta priva di jdee e degenerata in un indecoroso litigio. Egli, perc'hè i lettori potessero giudicare del to1·Lo·e della 1·agione, 1·ipro.dusse integral- (1) R,foista, Cri/tica del Socialismo. pag. tiOO. BibliotecaGinoBianco

SCHIZZO IHOGllAll'ICO·TEOHlCO Dl; SAVIDRIO MIDRLINO 13 mente, in a,ppendj.c_:ea, un nun1e,ro della, Hivista, gli a1·tic:,oli suoi e ,quelli dell'avven;ario. Ora ei siu, concessa una don1anda : Che. diritto aveva, il Bissolati (a cui non intendia,n10 per questo negare nessuno dei suoi me1·iti), che ,dil-itto aveva di maneal'e di l'ispetto, isolo pei-•chè non ma1·xista, a. un uomo della le1 vatul'a. moi-ale •e intellettuale del l\!ferlino, il quale aveva .sofferto pe1· il sncialismo l'esilio· e il carcere? La fede nelle verità del marxismo, così viva aUora nel Bissolati, anelava difesa opponendo idee a idee e. non opponendo alla •CJ·iticadel Merlino insinuazioni mar Ugne e iugjurie, com.e f,e1 ce n Bj,s1solati. Il· quale, giova dirlo, si staccò poi :.1011 solo dal ma1~xismo, ma dallo stesso Partito soèialista di cui •era •Stato un capo. auto1·evole, e, fu anche, durante la grande gue1·ra, JVlinistro, non ce1·to, pensdamo, in nom,e dj ·quel 1narxisn10 01-todosso per cui s.i era fatto Jecito insolentii-e il Merlino,. .r oi ci spieghiamo la cosa come eff.etto di quello spirito settario e dog1natico che è alla radice così dell'intolleranza religiosa come dell'intolleranza politica; non, meno incivile e condannalJHc dell'altra. · Se nell'avversione del Bjs,solati al lVlcdino si sentono le preoccupa.zioni del capo che temeva, abbandonando posizioni teoriche tradizionali, un diso1·i.enta111ento'11.elle fi1e del Partito; nell'odio di Antonio Labriola contro ,di lu\ 1)arla soprattutto il rancore del dottl'inario• intollerante, che, avendo fatto del ma,rxisrno, la quintessenza del socialismo, s'ostinava a. negarne la crjsi n1entr'essa _dilagava in Europa; e ,che non s.a1pevapel'dona.1·e a,l Nlerlii;io la oonversiione del Sorel, il quale, già marxista fervente e traduttore in francese ne1 l ] 89G di uno dei saggi del Labriola, nel 1s197 passò al revisionismo, accettando molte idee del :Medino, e diventò un suo estimatore, e uno, dei più assidui ,collaboratol'i della sua Rivista. lV[a,c'è di più e di peggio. Noj abbiarr10 la prova, del.l'ins.i11ce1·it.\e della mala~eclP del Lal:n·jola in una sua lettera dell'8 GennHio J 900, che il Croce lw. inser·ito nel s.uo ag- _gio: Come naaqi~e e oome niorì il marxis1no t1 eorioo in 1 lalia, pubbli- , cato in a.ppe11di,ce ttil lib1·0 del Laln•jola: La oonoez'ione materiaUsi'ica d.ellasto.ria, rista.mipatoa cura del Oro,cenel 1938: saggio in cui l'in- ·sigue fHoisofo nun·anclo ln, .stm·ht d·ei suoi rapporti intellettuali col La- ' brioJa di ,cui riproduce molte lettere e brani ,di lettere, tra•ccia un jnte- · ressante quadro clel marxis1mo teorico co1ne si svolse in Italia dal 1895 al 1.900. Ed ecco, il brano che ,ci interes,sa: « Il s,o,dalis.mo subisce, ora un arresto. Qjò non fa c'he confermare n 1nateriwlis,mo ·storico. Il mondo economko-politico ,si è complicato. Quel cretino ,di Bern tein può immaginarsi di aver fatta la parte di Giosuè. Quel brav'uomo di Kautski può illudersi di far la, parte di-custode dell'arca santa. QueJl'intrigante di Merilino può dare ÙJ ~redere di a,ver servito la causa del sqcialis.mo, facendo qJ1ellà,della polizia. Quel Sorel può credere d'aver corretto quello che. non ha mai jmparato ... >>. Che tono, che burbanza e ,che !inguai 1nalèdica ! Del resto questo linguaggio era abituale all'au- . torc dei fa1nos.i.sa,.ggi, perchè bisogìla s·entire come tratta in altre lettere gli ,,stes.si suoi •compagni di Partito! Dunque, quello .stesso, Be1·n- .stein al qua.le n Lab1"ioln i;;i rivolgeva pubbHcameute con dimostradoni BibliotecaGino Bianco

· 14 ~l'HIZZO HIOG R.-H'ICO-TEOraco DI SA \"ERIO MIDRLIKO di stima pe1· indurlo a t1·onca1·ela sua colla-borazione alla Rivi.sta. del :Merlino, in un documento priYato diventava nientemeno che un c1·etino. Quanto all'epiteto di jntrigante ,dato al Merlino e alPwccusa di essere un a,1·11esedella polizja, che traispare in modo chiaro dalle parole rife,rite, ci verrebbe fatto di sorridere, se la cosa non ci rendesse pensosi della, bassezza morale a, cui l'odio settario aveva ridotto, nel momento in· cui s;crive·va quelle parole, un uoino dell'ingegno di Antonio Labriola .. Per nuHa scoraggiato dagli attacchi veleno:si dei ·su_oi due aYversari più malevoli, ·~egli continuò l'opera sua nelle pagine della Rivista, raccogliendo ·molti consen,si all'estero da so-ciaEsti e da studiosi auto- · revoli, ma pochis•simi in Italia. Entrato nel Partito so·cia,lista, tentò di ,correggerne La dottrina e· la tattica, pubblicando nel 1901, in pole-mica con l'on. Turati, due 'opusc-oli pieni di ardore e di pensiero (da cui abbiamo- largam~nte attinto per la presente p11bblicau0Ile), i quali sono la conclusione dello, svolgimento di idee iniziato nel 1897 con Pro e contro ii Socialismo . . V1stosi incompreso e seevro, l'animo d'ambizione, si ritrasse in se stesso•, dedica,ndosi. interamente alla proifess.ione di avvocato, C'h'e gli procacciò fama. e fo1·tuna. Dotato di naturale intrepidezza d'animo, non esitò, nel 1900, dopo i1 l regicidio di Umberto t, ad aS:sum~re la ,.difesa di Gaetano Bresci nel processo• che si svo-ise alla. Corte d'Assise di })filano (1). Lasciate da p~rte le viete teorie pseudoscientifiche dellu ,scuola lombrosiana, egli portò coraggio~a,mente daV'aJ1ti ai giudici nna tesi giuridico-politica, -c~e non potè svolgBre interamente per l'intolle1·anza partigiana del Presidente e del Pubblico :Ministero; i quali per 01·dini venuti dall'alto e secondati r1all'ostilità del pubblico verso il dif-enso,re (pubblico formato, in gran parte di agenti di polizia), soffocarono la discussione. Nel 1919 la sua attività di scrittore ebbe un ri- . . sveglio i cui frutti furono un certo numero di articoli in giornali e riviste e due opuscoli importantis imi: . Fascisrno e· Democrazia (1924) e Politica e J!lagistratitra (1925), n prjmo dei quali, interamente compreso in questa raocolta, dev'essere considerato com.e il suo testam~nto politico. Spirito indipendente, rimase però sempre un solitario, e si spense in Roma nel 1930, sei-bando fede agli ideali di giustiz.ia e di Jibertà abbì-a0ciati nella giovinezza, e per i quali. era -stato un foi-te e originale pensatore e un coraggioso e disinteressato uomo d'azione. Ohi scriv,e ha la certez.z~ (da una srna lettera che -conserva come _una cara memoria) che egli, morendo, lasciò il manos,critto di un libro, ,rhe) già com1piuto ne,l 1923, non fn poi stampato. Queste notiz.ie biografid1e, benchè somn1arie,· avrebbero una lacuna inscusabile se tacessero della pa1-te cbe il i\i[er-linoebbe uei molti prores 1 si politici ,che ci f:urono in Italia durante l'agitato periodo che va. dal 1919 nl 1923. A lui ricorrevano, eome ad· un am:f.co, coloro che - mHita:vano nei partiti :ai sinistra, -cui egli prestava con simpatia Ja ~ua, disinteres,~ata a,s.sistenza legale. Noi ricordiamo la l?rofonda fm- (1) Vedi « Una difesa in Corte d'Assise)) nell'Appendice. ' BibliotecaGino Bianco

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