Saverio Merlino - Revisione del marxismo

H,('H L7.~0 BIOG HAU'IC.:0-'l'L<;OHlCO DI SAVERIO MWULl:r-ìO 11 .,·al movimento socialista, una t:risi ùi idee intorno al m.arxis,1110,le cui teorie, fin allora accettate iu modo dogmntieo, furono a, poc-o a po-co sottoposte al vaglio di una .critica acuta e coraggiosa, che sceverò in esse Ja pa-rte ancor viva e ,da- ,c0nse,rvare, dalla pa1·te mo1·ta the ùoveva ·essere abbandonata. I 1naggiori rruppresentanti di questo movilnento· revisionista, che ebbe nel Merlino il suo iniziatore, fu.1·ouo in Italia il Mei-li.uo stesso, in Francia, il ~or-el, in Ge1·1nainia, il Be1·nstein, in Olanda il Van Kol {Rienzi), nel Belgi.o, il Destrée, che i m1se1·0 tutti, -con atteg•giaanenti più o meno d.ifferenziatj, pe-1·lai via scelta- dal lVfrrUno. lncoraiggiato dar questa iiol'itura di idee affini alle sue- e deside1·oso.di giovare alla ca,usa pe1· ,cui lottava coru,ggiosamente da- più di. un ventennio, nel Gennaio del 1899 iniziò in Boma la pubblicazione -della Rivista cr✓itica dei Socialis·mo, invitandovi a collabo1·a1·e i socia- .listi. di tutte l1e ,scuole, per approfondire insieme, mediante la. libera e feconda dis1cus·sione, il ,concetto del socialis1no. Egli mi1·u..vaa tra- ,durl'e in pratka, un tentc1,tivo di .eonci]iazione• çlei diver.si indil·izzi socialisti, già fatto teorica111ente uell' Utop1 ia ooltetUvista dilnostra,ndo che ,esiste un fondo· di idee -comuni ai socialisti -delle diver,se .s1cuole; i quali, -consapevoli di ciò e mes1 se da p,arte le vane dispute dottrinarie, dovevano, ,senza -couf-0nder,si.,unfrs.i sulla base di un comune prog1·an11na di ,imrportanti riforme di tutte le specie da attuare immediata1nentè. E a ,chi quasi gli rilnptoYcrava: di essere un eclettico·, egli, non che ris1 entirsene, iS'e ne ,c.ompia,ceva sostenendo che il . uo eclettis11no er·a lo I stesso so-ciali,s 1 mo I"idotto ai suoi principi fonda,1neutali. Quanto poi all'ac,e·us.a -che gli m:ovevano i m~11-xisti, clj semina.re la dis-co1·dia nel campo• 'S'Ocialista,, egli così s.i djfendeva: << Non è seminar dis,co1:dia il « ,sostene1·e ,che le teorie di 1"1a1·x, ono dis,cutibili, •f'he esse non devono •« formare la pietr~ d-i' paragone alla quale si provi se uno è o no so- « cia,Hs.ta. Io dico che -si pnò es,sere socia.listi enza c.rede1·e ne,l n1ate- « rialismo ,sto-rico e nella teoria marxiana del valore. Rono questioni •« scientifi-che, non access1ibili :1lla generalità degli o penti, e sarebbe « sti·anò che un partito -c'hedi:ce di. rappresentare gli opie1·ai, prendesse << a ba.se -del suo p·ro.gramma delle teol'ie· c~e gli operai non intendono. ·<~ Del resto ormai non -c'è più qua,si nessuno che so tenga le teorie « di Marx itti sitnt. C'è chi le intenlde a un n1odo, f'bi n nn altro, <<. tutti pierò amm·e,ttono• per lo• m-eno che debbono essere modifi.cate, '« completate. · « Ora nessuno di noi neg·a , he esse abbiano• nu gran fondamento J •<< di verit.\ ! Noi Ribbiamo voluto, reagire contro, il dog1natiswo, -contro •<< il fanatismo di taluni seguaici di M.arx, che non permettevano ·che « Marx venis,se menorn.mnente dis1 C'usso. 1Vf a non a.bbian10 'mt~i avuto H « pe-nsie,ro di neg·are il grande co,ntributo •di :Marx alla critica del si- « ,sterna •C'apitalis;tico. È evidente ,che Marx .ubisce orni la stessn evo- « luzjone che s-ubì nel passato PJ·oudhon, -e subirono tutti i capi-scuola « del -socialismo. In un p,rimo periodo il 101·0sistema filosofL,coe poli- -«' ti.co fu accettato tutto intei"o e mterpretato letteralmente, es-age- -« ra,ndone gli errori e i difetti dagli. stessi dis,C'epoli. Poi C'omin<'iaBibliotecaGinoBianco

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