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Nu l l i smo emi g r a t o r i o

I commentatori cinesi del

Tao-te-kìng

(testo classico taoista del

non agire e del vuoto profondo, concezione metafisica che forse

trova la sua espressione pratica nella nostra politica emigratoria)

si sono trovati in un lieve imbarazzo quando sono stati chiamati

a spiegare questi due versi del L X I I 1 capitolo: « Grande piccolo-

molto poco » ed in maggioranza hanno concluso che gli antichi

copisti dovevano essere incorsi in un errore di trascrizione, pro–

babilmente nella dimenticanza di qualche ideogramma. Forse oggi,

di fronte alle esercitazioni della nuova scienza della profezia sta–

tistica — memoranda fatica della Direzione generale dell'emigra–

zione — ed alle arbitrarie interpretazioni dell'ancora oscuro e

indefinito I V punto di Tniman per le aree depresse o semide–

presse, noi ci troviamo di fronte alle stesse difficoltà dei commen–

tatori cinesi dell'opera di Lao-tse, ma siamo assai più vicini ad

essi nell'interpretazione dei due versi, che possono egualmente

essere applicati sia ai disgraziati avvedimenti della nostra infelice

politica estera, sia al nullismo della nostra politica emigratoria.

Vi sono occhi che vedono « molto e grande », chè'in ogni tempo

il desiderio è stato padre del pensiero, e vi sono orecchi che per–

cepiscono suoni interstellari e si gonfiano sotto la pressione del–

l'inflazione delle parole destinate a nascondere lo squallore delle

« poche e piccole » concrete realizzazioni. Si guardi che cosa è

accaduto a quel cabalistico romanzo delle duplici previsioni, pru–

denziali e probabili, edito da Palazzo Chigi lo scorso

31

marzo.

Sono bastati nove mesi perchè i l primo, più facile, anno dell'espe–

rimento dimostrasse, con la breviloquenza delle cifre, fallaci e

irreali le profezie precisate anno per anno. Stato per Stato, con–

tinente per continente fino a tutto i l

1952.

Ed oggi gli stessi

fecondi autori del

Barbanera

dell'emigrazione sono ben lontani

dal fare assegnamento sui

971.000

emigranti previsti per il pe–

riodo

1949-1952.

Biblioteca Gino Bianco