Table of Contents Table of Contents
Previous Page  7 / 72 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 7 / 72 Next Page
Page Background

LA CRITICA POLITICA

R I V I S T A

M E N S I L E

A N N O X I I

Gennaio-Febbraio

1950

F A S C .

1-2

Cr i s i della democrazia

C i sembra che sia venuto i l momento di farla finita con le parole

troppo belle che mascherano una realtà che non è affatto bella,

anzi positivamente sconfortante. Nessun partito democratico ha

assolto e assolve i l proprio compito. Nessuno ha tenuto e tiene

fede alle sue premesse e alle sue promesse. Non i partiti che sono

ali 'opposizione. Ma nemmeno quelli che sono al governo. No n

c'è infatti posizione al governo che sia risultata e possa dirsi,

anche in modo relativo e a passo ridotto, rinnovatrice. Ce ne

dispiace per l'on. Saragat, ma chi ha scritto, che col suo recente

discorso alla Camera, in sede di discussione del voto d i fiducia al

nuovo governo, «l'opera per i l consolidamento della democrazia in

Italia e per i l rinnovamento profondo del paese ha segnato al suo

attivo un apporto ed un impulso notevoli » ha detto una enorme

sciocchezza. Dispiace leggere di tali affermazioni a vuoto là dove

meno vorremmo trovarle. Può anche darsi che servano all'imbot-

timento dei crani; non servono però alla educazione politica. I

«mandarini delle parole» non hanno mai costruito niente. I d i –

scorsi non sono atti costruttivi e se dipendesse da essi l'Italia

sarebbe da un pezzo all'avanguardia del mondo. Perchè la demo–

crazia si consolidi bisognerebbe intanto farla: qui invece si deve

ancora incominciare. E perchè si possa parlare di rinnovamento

bisognerebbe che almeno se ne vedesse l'inizio. Ma per questo

servono i fatti e non già le parole. I fatti, s'intende, in quel senso

e per quei risultati. I soli positivi. Gli altri d i ordinaria amminini-

strazione anche se sono molti — e i n una situazione come l'attuale

non possono che essere molti — non servono affatto. Potrebbero

voler dite che ci si sta allontanando dalla meta che si afferma

di volere raggiungere.

Biblioteca Gino Bianco