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22G

LA CRITICA

POLITICA

punto dì vista tanto

intellettuale quanto morale a m e e ai miei

contemporanei di mezzo secolo fa. I n questi anni si sono

matu–

rati precocemente. I semi sono germogliati sotto la neve. Quegli

uomini e quelle donne nei prossimi dieci o vent'anni si faranno

avanti e prenderanno il posto dei vecchi, che v i a via andranno

crepando. E dovuta ad essi la m i a speranza che in Italia un se–

condo «Risorgimento» non mancherà.

C o r r e n t i

politiche.

Quale è la distribuzione della gioventù fra le diverse cor–

renti politiche ?

L a risposta non

è

facile. M a mettendo

insieme le informa–

zioni raccolte ovunque, sì può, a occhio e croce, affermare che il

quaranta per cento delia gioventù universitaria italiana non pensa

che a divertirsi, « a fare 'della goliardia», come dicono. I l venti

per cento

*

rimane ancora sotto la influenza

della educazione fa–

scista

ricevuta

nelle scuole fino al 1943. F r a questi, i più aggres–

sivi sono quelli che provengono dai nuclei italiani della Dalmazia,

da F i u m e e dalla Venezia G i u l i a : aspettano il giorno della guerra

anticomunista, come gli ebrei aspettavano la pioggia nel deserto.

Gli altri quaranta per cento sono orientati in senso antifascista.

Dì essi il venti per cento

militano più o meno attivamente nel

partito democratico-cristiano; il dieci per cento sono «liberali»,

cioè più o meno conservatori; il cinque per cento accettano le

dottrine e i metodi

della democrazia (secondo il significato che

si dà alla parola in Inghilterra e in A m e r i c a ) ; e il cinque per cento

sono comunisti o socialisti concatenati coi comunisti.

L e proporzioni fra « gogliardi > e comunisti si capovolgono

quando si passa dalla gioventù universitaria, cioè quella

delle

classi medie, alla gioventù delle classi lavòratrici. Q u i il quaranta

per cento è comunista o socialista.

Quando io ero studente, mezzo secolo fa, non più che il dieci

per ceijio della gioventù universitaria militava nei partiti di sini–

stra; e gli altri o «facevano della gogliardia» o erano conserva–

tori; pochi erano i clericali. I n un paese vicino all'Italia, la F r a n –

cia, m i dicono che le condizioni sono, su per giù, analoghe a quelle

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