LA CRITICA POLITICA
f
se arrestava del tutto i suoi studi. Perciò gli studenti universitari,
che erano sotto le armi, ottenevano congedi per andare a fare gli
esami, pur non avendo avuto i l tempo di aprire un solo libro du–
rante i l servizio. E tutti — professori e studenti •— erano d'ac–
cordo che un guerriero •— anche se era un guerriero di primo
ordine — non poteva essere che uno scienziato, ma uno scien–
ziato di ultimo ordine. Perciò tutti coloro, che si presentavano
agli esami in uniforme militare, ottenevano i l minimo necessario
per la approvazione. Non si faceva discriminazione fra buoni e
cattivi, dato che non era i l caso di fare accertamenti sul più alto
0 i l più basso livello delle ignoranze individuali. Le sole Scuole
di matematica e quelle per gli ingegneri fecero eccezione, e
conservarono una tradizione di serietà, grazie alla ferma volontà
dei loro insegnanti. (La scuola è fatta dalla personalità dell'in–
segnante, e non dai regolamenti). All'estremo opposto del disor–
dine (in fatto non dì regolamenti scritti, ma di deficienze morali
negli insegnanti) furono le scuole di legge e di scienze economiche
e sociali. A mezza strada si trovarono le scuole che preparavano
1
medici e gli insegnanti. Le cose andarono peggio nell'Italia me-
rionale che nell'Italia settentrionale, come purtroppo è di regola
per tutte le scuole in Italia.
Nei diciotto mesi che seguirono allo sfacelo del settembre
1943,
e nei due anni che succedettero, le Università funzionarono
anche peggio, se fosse stato possibile.
Gli studenti universitari non hanno nessun bisogno di fre–
quentare le lezioni. I più se ne stanno a casa, nei loro paesi. V i
sono persone che si guadagnano la vita andando alle lezioni, pren–
dendo appunti, e vendendo chi sa che roba in « d i s p e n s e » ciclo–
stilate. Sì parla molto, oggi, in Italia, della « questione meridio–
n a l e » . Che razza di questione meridionale potrà essere affrontata,
fino a quando l'Università di Napoli butterà sul mercato ogni anno
migliaia laureati incapaci di guadagnarsi onestamente la vita?
Le lauree cosi ottenute permettono ai giovani di presentarsi
ad altri esami, i cosidetti « esami di Stato » che abilitano alle pro–
fessioni di medico, avvocato, insegnante, notaio, ingegnere, ecc.
Questi esami di Stato furono sospesi durante la guerra e nel di–
sordine del dopo guerra. Sono stati ripresi finalmente l'anno scorso.
Biblioteca Gino Bianco