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I

I giovani in Italia

in una indagine di Salvemini

Cosa sono, cosa pensano, cosa fanno, come si orientano e si preparano

i giovani in Italia? In uno scritto di duo mesi addietro pubblicalo in

America G. Salvemini ha voluto riiorlre quel che è risultato da una sua

indagine scrupolosa e appassionata. Crediamo che io scritto interessi

molto anche gl'italiani e per ciò lo riproduciamo. D'accordo nell'anali»

siamo completamente con Salvemini nelle conclusioni del suo scritto,

che corrispondono perfettamente al nostro pensiero e a quanto abbiamo

sempre sostenuto su questa riviste,

.

I n

Italia, nell'estate e nell'autunno scorsi, io desideravo

sopra–

tutto conoscere quella gioventù, c h e eracresciuta nei ventidue anni

in c u i ero rimasto lontano dal paese : un nuovo mondo a m e d e l

tutto

ignoto.

Avendo visitato il paese i n periodo di vacanze, non potei

mettermi a contatto diretto con un numero così grande di

.

stu–

denti universitari come avrei desiderato. M a i miei antichi alunni

e colleghi, che sono a contatto con l a gioventù, e quei giovani

abbastanza numerosi, di cui feci l a conoscenza ovunque, m i forni–

rono informazioni, c h e concordano perfettamente e chequindi debbo

ritenere rispondenti a verità.

Le scuole.

N e l periodo pre-fascista le classi dirigenti italiane non com–

presero m a i l a importanza della educazione per un paese libero.

Trattavano le scuole come un peso

finanziario

e u n a seccatura

politica. C o n tutto questo, nel clima di libertà intellettuale creato

in Italia dal Risorgimento, le iniziative individuali poterono svi–

lupparsi nelle scuole pubbliche, e u n grande progresso ebbe luogo

nel mezzo secolo che v a dalla unificazione nazionale a l fascismo.

L a dittatura fascista dedicò alle scuole molte cure. M a le sue scuole

dovevano preparare alla guerra, e non educare alla libertà.

L a guerra del 1 9 4 0 - 4 3 rovinò le università. S i pretese c h e

la guerra non

ritardasse la carriera scolastica del giovane, anche

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