Almanacco popolare socialista - 1897

B IOTECA- ""A" lULIOPOLOTTI

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• 1'ip. Yoa e !ò,ucerùote. - Torino, 1$J7 •

o 00 00 00 00 o 00 00 00 00 o rn222==222=235=5232~ OIX ~ i(jO olX i(lo IX SOMMARIO: i(I o IX i(I o o IX i(I o IX Prefazione - Le nostre incisioni: L'alba (allego- i(I g ~ ·ria) - Calendai-io - effemeridi - Ritratti e bio- % 8 IX grafie cli William 1fonis, Ma.iu-izio Schift' e i(I I 00~ i(jOO ~ Giovanni Volclers (V. C.) - L'origine aruruale i(I IX clell' uomo (ELISEO RÉCLUS) - Biogmfia e ri- i(I 0 IX tratto Ili Guglielmo Ferrero - Londra o Parigi IX g ------- (GUGLIELllOFELumuo) - Pace! versi (CORJUDO ~~~~~~~~~ @,) ~ COllltADJl\O)- Quadretti campestri (COSE'l"l'.A) o §, - Poveri filosofi (CLAt;DIOTREVES) - La po- ~ d .S tenza dell'organizzazione PL VIGAD.A) - .A. '"Cl .... una, i-ondine, versi (.Al\GIOLOCAllRlNI)- Il so- --4 o ""< ~ H cialismo in un salotto (Frammento) (E. DE- ~ G-~ .A.rnc1s) - Ritratto di Mai-io Rapisarcli - Le A - ~ macchine, versi (MARIO RAl'JSAim1) - Le al- ~ ce i= ~ .S ~ le:rnze francesi e l:t Francia ideale (CESARE 2 8; Lmrn1wso) - Il ritorno al passato (.ADOLFO .... o p:: § ;; ZERHOGLIO)- :Egoismo ed nltmismo (.A.. DE ~ ~ :'. ::UAYO)- Gli operai e la pubblica moralità (PIEll ll-4 .8 e< l:''HAl\CEtiCOCASAJ!E'l"IO)- L'aratro (allegoria) ~ ~ - La filosofia del socialismo - La funzione · § Fl socfale clell' arte (::UAX KORDAU) - L'evolup,. o. zione del socialismo tedesco (.A..B1mEL) - Fai:i @ cn stidi grassi (PAOLALO~!lmoso) - .Alle nostro compagne, versi (A. P1zzo1:i-.o) - Biografia <li .Ada Kegri (GUSTAVOBALSAMO-CRIVELLI)- Ritratto di .A.da Kegri - Disoccupato, versi (.A.DANEGRJ) - Facciamo gl'Italiani, pupazzetti (Vrrromo Cum,AL). i(I .. i(I i(lo i(I o ~ i(I o i(I o i(I i(I o i(I o i

1111,1111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111 - - I AlmanaPccoopolaSroecialista I - = = = - - - = :i - - Lrn rrenna) TORINO EDITRICE POPOLARE 1897 VIA BEL.'ì.A.SCO, NUMERO 9 SOCIALISTA 1118111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111u1111111111111111111111111111111111111111111111111111 = BIBLIOTECA ; G IU UO POLOTTI

fREFAZIO.f'.JE. Kel cla1·ealla stampa la seconda edizione del presente AlmanaccoStren.na, giacchè la prima 1:enneseqitestrata pe1·sei a1·ticoli inc1·i1ninati - donde il 1·itardo della pitbblicazione -) itn G1·uppodi tipografi? pe1· cui inizfoti'Ua essa viene intrap1·esa, ha avuto il duplice intento di rencle1·siutile alla propaganda dell'Idea socialista - come quella cl.e un gi01·no doV?·àemancipare tutti i la1:01·atori - e cli alleviare in pa1·te la condizione triste di molti colleghi) vittime innocenti di un ba1·baro sistema che è caiisa di disoccupazione anche nella famiglia operaia tipog1·afica e, conseguentemente, di orribile miseda. Nè crediamo di esse1·venitli 1nenoal cèmpito prefissoci, poichè fummo gentilmente coadiu'l:ati dai più noti ecl autorernli scrittori di cose sociali) ai quali siamo lieti cli tribida1·e le più sentite grazie. E grati siamo pure al tipografo pe1· l'inte1·essamento da esso p1·ew onde la nosfra edizione riescisse un modesto lavo1·0di estetica tipografica e all' et1·tistaEugenio Assié pe1·le accurate sue incisioni a prezzi di f a1:ore, e al Partito socialista di l'orino e al Ccmitato centrale de/7,aFederazione italiana dei lavorato1·i del lib1·0per l'appoggio morale che di buon grado ci accordarono. Ed 01·anon ci resta se non augiircwci che questa pubbUcazicne torni gradita ai lettori, che spe1·iamo numerosi, mentre mandiamo ad essi, ai nostri collaboratori e a tutti i la'l:orato1·i l saluto fraterno e il caldo au,gii1·iod'un prossimo a1:venire, in cui i'umanità più non sia divisa, ma {01 mi, nella solidarietà del lai-oro fecondo, ima sola famiglia) in cui la giitstizia 1·egniveramente so'l:rana. Torillo, 30 Dicembre 1896. Per il Gruppotipografi: TEOBALDO B..\.SCHIERA - VITTORIO CHENAL.

LE NOSTRE INCISIONI. È l'alba: il gallo canta e il cielo s'indm·a agli ultimi confini dei tenui ba,qliori del crepuscolo. Poi è una gt·ande fiamma c01ne se si sfoglia$Bero per le lontananze infinite di perla e di cobalto i petali delicati di un cespo di rose. E il contadino lascia il s·uoabitiwo, dove ha dormito il suo breve sonno, per ricondursi al lavoro usato. E partendo bacia il pargolo che dorme nella vecchia cuna. Il Signore volle questa nuova alba di un nuovo giorno di diirefatiche e di lunghi martirii: e così sia. Ma un'altra alba lontana s-plenderà presto in torrenti di luce vermiglia pel cielo. L'aurora dei tempi nuovi presagita dal padre quest'oggi presso la culla del bambino sfolgorerà agli occhi dell'uomo maturo. E in quel giorno le genti umane, deposte le vanghe, i picconi e i badili, mciranno pei campi in frotte come ad una sagra. I vecchi tenderanno le tremule mani a benedire e diranno ai nipoti: Prima che nei vostri occhi, qitest'alba sfolgorò nei nostri cuori. E noi l'aspettammo, come il vecchio poeta norvegese, vestiti dei nostri abiti di festa o meglio,fu01-i d'ogni allegoria, purificando i nostri cuori e le nostre menti coll'ideale. L'aratro fende la terra in solchi aspri. Così l'idea fende le secolari superstizioni, che dalle classi dirigenti furono per così lungo tempo alimentate nel popolo. - Ogni grande rivoluzione sociale fu quasi sempre preceduta dal bagliore del pens·iero, che distrugge e che crea. E l'idea è il seme di cui si svolgerà più tardi il frutto dell'azione. Oggi è il piccolo rivo, che saltano le capre sul pendìo della montagna, domani più lungi sarà il fiwme maestoso, che attrave,·sa le grandi città. A.vanti, avanti, o lavorato-re !Tu getti alla terra il senie che domani diverrà grano. Noi confidiamo al tempo un altro seme, che non fallirà nel suo sviluppo Non è per te solo cheprosegui la dura ope1·atua, ma per quella eziandio che stringe fra le sue braccia. il tuo figliuolo, nato dal tuo sangue e dal tuo amore. Egli crescerà forte e bello all'aria pura dei campi e riprenderà, in un domani 1nigliore di quest ·oggi, la via per dove cadde il padre innanzi sera, ma collo sguardo tuttavia rivolto alla sanguigna porpora dell'or1:ente. 1

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GENNAIO 1 · V, - 1894 2 · s. ·- • Tumulto di Pietmperzia, 8 morti. • Stato d'nssedio in Sicilia. 3 • D. > - Tumulto a Marines, 80 morti. 4 . L - 1865 - Abolizione della schiavitu negli Sta.ti Uniti. 5 • M. - 1896 I IV Congresso regionale piemontese do! Paro - M. - I t,ito socialista italiano. 7 • G. - 1894 • Arrosto di socialisti a Napoli. 8 . Y. - • • Tribunali di guerra in Sicilia. O • S. - 1884 - Parigi. Prima elez. com. 14,700 v. Part. O. I.O - D. - 1804 • Dimostrazione doi disoccupati a. Mm1toY11,, t1. L. L2 • M. l3 - M. l4 - G. 15 · V. l6 · S. 17 • D. 18 - L. 10 - M. 20 · M. 21 - G. 22 - V. 23 · s. 24. D. 1896 N'iccola Ilaclaloni eletto a Imola, voti 1500. 1805 Congresso socialista di Parma. l 804 - Scioperi a Livorno in favore della Sicilia, Arresto Ilosco, Ilarbato e V erro. Stato d'nsseclio nella Lunigiana. > • Arresti in Sicilia. 1898 - Eccidio di Catn.lvoturno, 13 morti. 1806 • Il mnnic. di Vonozi:t sosp suss. Cn.m. cli Lav, 25 • L. - 1804 • Arrosti Colnago o Grirnauclo. 26 - M. 27 • M. - 1886 • Sciopero a Decn.zovillo in Fra.noia,. 28 • G. - 1894 • II Congresso soein.lisLalombarclo a Bergamo. 29 · V. 30 · s. 31 • D. > - Condanne a Palermo. • • Proe. per In.pub. clollnl.ista cloi 140 pannmisti. FEEEEA:IO 1. • L. - 1894 - J'ublJl. clel Per l'Idea, giorn. leLter:.uio tioc. 2 • M. - • .A.rresti in Lunigimm 3 - M. - • . Lombardino condannn.to 20 n.ml..Ì di rcclus 4 G. - • . Arresto cli Gaetano Ilenzi. 5 • V. - • Concln.une n Massn. 25 anni. 6 • S. - • • a Palermo. 7 - D. - • • a Calta1J.isetta. 8 • L. - • Scioglimento della Lega soc. 11, Reggio-E1u 9 • M. - • Condanne a Palermo. 10 - ~I. - 1895 - 4500 '\'Oti social. elezioni comun. di J\:lilano. Coacl::urne n Massa, 12 anni. 11 - G. - 1894 12 - V. - 18 · s. - 14 - D 15 · L. - 16 - M. - 17 - M. 18 - G. • • • • a :Massa, 52 mesi. a Palermo, 121 mesi. a .Massa, 18 a.uni. i7 anni. • n CnJtanisetta, 8 11rn1i. n Massa, 50 amtl. Vittoria socialista elez. com. di Guast,alla. 19 . V. - • Conclnnne a Massa. 20 - S. - 1890 · Gomm1J.ia,clez. polit. voti socia!. 1,427,000. 21 • D. - 1894 Aumento del grano L. 2,50 e salpa 5 ceHt. 22 • L. - • • Comla.nne in Sicilia. 23 · M. 24 · M. 25 · G. 26 • V. 27 · s. 28 · D. • • a Palermo. 1848 Proclam. del suffra.gio nnivers. in Fra,ncia. 1804 • Vietato il Comizio dei socialisti a Torino. 1807 • Bebel eletto deputn.to. 1804 • Conditnne a Palermo ed a Massa. • Cri;;pi legge in Pari. un apocrifo proclama sochùistn firmatissimo. ---- ('

MARZO 1 • L. - 1804 Coudaru10 a Massa, 58 anni tli reclusione. :i • J.L - 18Gl .A.boliziono dollrt son- itù iu Russilt. 3 • M. - 1804 Cornfa11uoa l\lassa, 26 nJJ.ui cli roclusiouo. 4 • G. - 1806 • Carlut.n del Ministero Crispi. 5 • V. - 1895 • l'rimo congresso regiou. socia!. calabrese. 6 . S. - 1896 • Mn.ui.festodei deputati socialisti agli iktlimtl. 7 • D. - 1895 • Condanne a 1\.1.nssa, 20 anni fil rcclusiouo. 8 . L. - • • Concl. a Massa e Palermo, 317 mmi reclus. 9 · M. • • Condanne a Mnssa, 128 anni di reclusione. l0 . M. - • • 11, Trapani. ll . G. - 1872 • Bebel e Liebkuecht sono processati. t2 . V. - 189, . Condanne a Massa, 137 mmi cli reclusione. 1.3 • S. - • • a Palermo. l4 • D. - 1883 • Morte cli Carlo Marx. l5 . L. - 1804 • Condanne a Massa, 117 mm.i cli rcclnsiouo. lG · M. • , • Condrullla Il. Y erro, 16 • l7 · M. - 1880 • Impiccngioni iu Russia. 18 l9 :30 G. - 1871 • Proclamazione della Comune di PUJigi. V. - 1804 . Conda.mia fil 2 don.ne a 32 a,1mi reclusione. S. - • Cond. l!'. Curatolo, 7 an.ni 1[2 fil • 21. n. 22 · L. 23 · M. 24 · M. 25. G. 26 · V. 27 · s. 28 · D. - 1893 • Condarma panamisti francesi. - 1294 Coll(lanno Massa e Palermo, 615 anni recl. • • Morto 11 Padova del sold:tto Evangolistn. • • Condanne a Massa, 80 mm.i 11i reclusione. 1812 • Nnscita fil .A.less:mclroRcrtzen. 1804 • Congresso socialistn austriaco. • • Comlanne a M.assa, 24 auui tli reclusione. • a Trapani. 20 · L. - • 30. M. - • 31 · M. - 1896 • a Palermo. Dimostrazione dei disoccupati a Ravonmi. 140 decessi a Zeitun, tifo, scorbuto e fa.me. APRILE l · G. - JR!J4 Congresso socialista rcgiona le fil J'a rma. Jnte1p. deput. soc. Yiolcuzo goYcrnatiYe, Condanne a Genova. 2. V. 3 · s. 4 • D. 5 · L. G · M. 7 · M. 8 · G. 9 · V. 10 • s. 11 · D. 12 · L. • a Nnpoli. 1806 / Secondo congresso soc. intoruaz. a Bcrua 1804 • Comincia, il processo cli Palcr1110. • Crispi prouuncia un disc. coutro i socialisti. - 1834 Inslll'rezione degli alfonrnU a Lione. - 1848 Manifestazione cartisti Cnmom tlci Co11n111i. 1825 Nascita fil Ferdinando Lassa.Ilo. - 1806 • Congresso a Latobre (S. U.) elci socia!. i lai. 13 - M. - 1805 · • socialista bclgn. 14 • M. - 18!J4 • Condanne a Tmpa.ni. 15 • G. - 1881 • .Appicc:1-gioniin Russi:t. 16 • V. - 1804 • Marcin cli clisoccupati su Waslliugt.on.(.à..). 17 . S. - • • .A.nesti a Budapest. 18 . D.' - 18!)6 • Vorriers (llruxollcs), sciopero tlci tessitori. 10 . L. - 1882 • Morte elci celebre scienziato Darwin. 20 . M. - 1804 • Sciopero dei miuatol'i negli Stati Uniti. 21 . M. - 1802 • Congi;csso clei fenovieri a Parigi. 22 • G. - 1888 • Arresti in massa contnlliJù in Rornnnia. 23 . V. - 18!J6 • Tumulto degli alfaru. a C:woshuo (Taranlo) 24 · s. 25. n. 26 · L. '.!7 • M.. 28 · M. 1804 Sciopero a Trigua.c. • :Barbato eletto consigliere cornun, a l'iana.. 1806 Congresso regionale socialista bresciano. 29 . G. - 1871 • Insurrezione della Comune a Lioue. 30 . V. - 1894 • Condanne a Trapani.

MAG-d:-IÒ 1 · S. - FESTA INTERNAZ. DEI LA \7ORATORI. 2 • D. - 1886 - 100,000 v. Parigi per un concl. a Demzoville 3 · L. 4 - M. - 1890 Dimostmzione n Roubn.ix, arresti. 5 - M. - 1818 Nascita cli Carlo Marx in '.l'reviri: G - G. ·- 1894 Crispi fischiato a Milano. 7 • V. - 1811 - Sciopero di minatori a Edùnb1ugo. 8 S. - 1892 - A Roubaix (Fr.) il municip. conq. dn,i socia!. O D. - 1890 - Fine <lello sciopero a Roubnix. 10 L. - 1891 - Dimostr. a Calais per l'eccidio cli .l!'ourrnics. 11 M. 12 - M. - 1839 - Insurrezione a Parigi 13 G-. - 1894 - Congresso socialistn ligure. 14 - V. - 1771 - Nascita cli Roberto Owen. 15 - S. - 1871 - Demolizione della colonna Vendome. 1G • I). - 1848 • Arresto di Augusto Illanqui. 17 - L. - 1894. - Congresso internaz. dei minatori n J3erlino. 18 - M· 19 • M. - 1825 • Morte del filosofo soeinlista Saint-Simon. 20 - G. - 1864 - Conclarma del poeta '.l'cherniehewsky. 21 V. 22 S. - 1875 - Congresso di Gotba. 23 D. - 1871 • Settimana sanguinosa, 3500 eomun. fucil. U- L. 25 M. 26 M. 27 G. 28 V. 29 · s. - 1896 - Arresti cli trecciaiuole in isciop. n Peretoln.. - 1891 Sciopero del personale dei tmmvia a Parigi. 1895 • 79,000 votanti socialisti in It..'tlia. 1894 - Vittoria. socialista a Gualtieri. 30 D. - 1894 - Comfarmn cli Barbato e eompag1ù. 31 - L. - 189G • II Congresso tlell'Unioue ijOeial. svizzera. GIUGNO l .M. 2 M. 3 G. 4 - V. 1894 - Dimostrazioni per ì cornlmrnatì in Sicilin. 1805 .Altre vittorie socialiste in lta.lia. 1894 - Arresti e bruta.lit.'\ della polizia a :M.ilano. 5 S. - 1892 - Congresso social.ista austriaco. G D. - 1894 - Condanna del socinlista Drngo a sei mel'!i. 7 L. - 189G - Congresso socialista ns1.igin.no. 8 M. - 1879 - III Congresso socialista francese. 9 • M. - 1896 - .Arresti e dim. a Palermo per i eoatU evnsi. 10 - G. - 1878 - Indirizzo solid. soe. f.rnnc. ni socin.l.tedesrhi. 11 - V. 12 - s. 18 D. - 1894 Sospm1sione arbit. elez. amrninist. in Itn.lin.. 14 L. - 18!JG V Congresso socia.lista in Piemonte. 15 M. - 1893 1,776,000 voti socialisti in Germm1in. l.G M. - 1806 Assoluzione di Bnratieri. 17 G. - • Insmezione ù1 Caudiu. 18 l.9 20 V. - • S. - 18!H n. - Grandioso processo degli insort,i Cubnni. Dimost. a Cntmùa contro Morra cli Lnvria.110. 21 - L. - 180:l - Bobel eletto deputato a Stmsbnrgo. 22 - M. - 1804 - .Aurnento del prezzo <lei snle. 23 - M. 24 · G. 25 • V. 26 · s. 27 - D. 28 - L. 29 · M. 30 · M. Rivoluzione dei proletari a Pnrigi. Le tre l 848 \ giornate memorabili ove si ebbero 1200 morti e 2500 deportati. 1894 Catu~trofo di Carwin, 232 morti. 1896 Congresso socialista emiliano. - Mn.<isacro tli Armoni a Costantinopoli.

t.ua-:t.::cO 1 · G. 2 - V. - 1887 - Scioperodegli operaifllatoriaRoubah:(.E'r.). 3 - S. - 1894 • • a Grai11sesac. 4 - D. - • • dei ferrovieri in America. 5 L. - 1891 • Condanna di Paolo Lafurgue. 6 . M. - 1890 - Minaccia di contadini a Ventimiglia. 7 - M. - 1892 • Congresso internazionale dei vetrai. 8 - G. - 1870 • Processo dell'Associazione Internazionale. 9 V. 10 - S. - 1806 · Tristi condiz. degli sto-vigliai a Moutelupo. 11 • D. - 12 · L. - • 13 · M. - 14 · M. - • ~ IV Congresso nazionale del Partito socialista. Italiano tenuto nella citt:\ cli Firenze. J5 · G. - 1894 Miserie e fame nel Comune cli .A.gosta, Congresso socialista belga. 16 · V. 17 · s. 18 · D. 19 · L. 20 · M. 21 - M. 22 - G. 23 - V. 24 - s. 25 · D. 26 · L. , • Arresti in Roma. 1895 . A1mnllamento delle elez. polit. dei reclusi. 1862 • Arresto di Tcbernicbewsky. 1896 • A Verona muoiono di pellagra 8 contadini. 1894 - Congresso socialista nel Lazio. • • internazionale dei tessitori. 1867 • Pubblicazione del Capitale di Carlo Marx. 27 • M. - 1896 • Cinque suicicli in un giorno causa la fume. 28 - M. 29 • G. - 1894 - Assoluz. del comm. Tanlongo e compiici. 30 - V. 31 •· S. - 1892 • Vittoria elettorale dei Rocialisti in Frnncin.. AGOSTO 1 - D. - 1834 • .Aboliz. schln.vitù nelle colorne mglesi. 2 - L. - 1896 • Sciopero cli fornai a Monzn.. 3 - M.-- • - Arresto del preRid.Congreg.carità n.Demento. 4 • M. - 1886 - Coudanna. di Bcbcl, Aner e compagni. 5 • G. - 1895 • Morte cli Fedcrigo Engels. 6 V. 7 - s. 8 • D. 9. L. 10 M. 11 · M. 1839 • Condn.nna a. morte dei capi cn.rtisti. 1896 - Viene proibita In. fest,n,soc. clirortncoma,ro 1890 • Dimost. n.Brnxelles per In.conq. s11ffr. nniv 12 • G. - 1871 I soc. tedeschi si clich.solicl.Com11n0P:i.rigi. 13 V. 14 · S. - 1892 Congresso socialista n. Genova. 15 · D. 16 · L. 1896 - Congresso socialist.'t n. Pesaro. 17 . M. - 1894 18 · M. - 1895 19. G. - 1894 20 · V. 21 - s. Scioglimento 4li Associn.zioni in 8nssonin. De Felice Ginfl'ricln.eletto clepnt. n. Romn. Congresso regiona.J!' socin.lista a Uremon:1. 22 - D. 23 · L. 24 · M. 25. M. 26 - G. 27 · V. 28 - s. 1896 • I tristi fatti ciel Brasile (San Panlo). • - Inondazioni 11, Bologna e Ferrara. , • I tristi fatti cli Zn.rigo. • • Congresso socialista. e mùonistn. cli Lomli-a. 1894 • Scioglimenti di Associn.zioni a Palermo. 29 · D. - 1802 30 · L. - 1896 31 · M. - 1864 n. Venezin.. Congresso intcrnaz. rlcgli operai guantai. Sciopern di cn.vn.tori e scnlp. a Brembnt.o, Morte 4li Ferrlinn.ndo Lnssulle.

S~TTEJY.CBRE 1 - M. - 1895 - Vittorio socialiste ù1 Italia. 2 - G. - 1867 - II Congrnsso socialista intomazionnlo. 3 - V. - 1866 • I Conferenza doll'.Associaz. Intonmziouale. 4 - s. 5 • o. 6 - L. 7 - M. 8 • M. 9 - G. 1896 • Comizio popolare di Palermo, proibito. - 1869 • IV Congresso dell'Internazionale. 1868 ID Cougresso dell'Iutornazionale. 1896 Cougresso Nazion. <lei Panattieri Venezia. 1893 > sociali,;ta cli Reggio-Emilia. 10 - V. - 1896 • Proc. n,J Per l'Idea, lmput. Emilia Marinni. ll - S. - 1894 - Congresso socin,Jista spagnolo. 12 - D. - 1893 • Sciopero degli operai minatori a Calais. 13 · L. - 14 · M. - 1894 15 · M. - 1896 16 - G. Scioglimenti di .Associazione nel Cremonese. Congresso regionale socialista w11l>ro. 17. V. 18 - s. 19 • D. 1896 • Scioglùn. delle Fcd. soc. tli Corleone e Prizzi. > • Coucl clop. llol'tcsi po1· funer. ci,ile socia!. 20 - L. - 1894 • .Arresto cli Oggero. 21 . M. - • - Scioglim. cli Circoli soci:.l. a Reggio e Utliue. 22 • M. - 18!J6 • Perqufa. o seiogl. elciCfro. elct. soc. a Biella. 23 • G- - 1894 • Scioglimenti cl' Associazioni nel Rcggi:u10. 24 - V. - 18!J2 • X. Congresso socin,Jist..'tin Francia. 25 - S. - 189G • Ricominciauo le iufamie tlU'ebe. 26 • D. - > • A llerlino, sciopero nelle officù1e del gaz. 27 - L. - > • I Congres. soc. mumto1·i e aDìni (SYizzem). 28 • M. - 1894 • Arresto cli Gandolfo. 29 M. - 18!J5 - ScamlaJi alla 13:mca popol:1re di Pisai :'jO • G. - 181)0 • :in.no clollo !oggi cccczionn,Ji tedesche. OTTOBRE l - V. - 1894 • Condaima cli Storchi. 2 - S. - > • Dimostrazione a Viem1a pel su1f. u.nh-ors. 3 • D. 4 · L. 5 · M. 6 · M. 7 · G. 8 - V. 9 - s. 10 - D. 11 - L. 12 · M. la· M. 14 · G. 15. V. 16 · s. 17 . D. 18 - L. 19 - 111. 20 - .M. • Scioglimento cli Circoli socialisti m Italia. • Congresso mtornazionn,Je dei ferroviori. - 1895 Congresso cli Breslavia. - 1896 • Arresto cli zolfatai, Monreale e Mozzoico. • • Muore a Gmevra Maurizio Schifi. - 1894 • Parenti Barl>ato al domleilio coatto. 1837 - Morto di Carlo FolU'ier. - 1806 · I Comizio tenuto a Sanremo da F. 'l\1mti. ) 1895 ) Congrnsso 'operaio nazionale di Veuezia, Camere cli lavoro e Società operaie-coope• rative, ,li resistenza, eco. 1894 • Vittoria socialista eleLtoraJe nel Belgio. 1760 . Nascit.'t del fllosofo socialista Sawt-Simon. 1896 • Co11gresso soeialist..'t tetlesco a Gotha. 1805 • Proc. al gruppo socialista cli Diano-Ma,riua. 21 G. - 1878 - Lr·ggi t'crozionali in Gerruaiùa. 22 V. - 1804 - Sciogli1uo11todel Pa,rtito socin,Jista italiano. 23 S. - 18!J6 - rrocc:;so aJ grnppo soeiali:;ta cli Oneglia. 24- n. - 187~ . C0111la,1umcli Guesde e De,ille. 25 L - 1806 - V itL. strepi t. soe. sam·ernesi, 24 seggi comtm. 2U hl. 27 · 1il. 28 · 'G. ~!J. V. 30 · 8. 31 · D 1894 • ì' erguanini eitnto pel domicilio coaLto. J 880 1iJ orte del poeta Chem.ichewsky. J8!JG Congresso dt•i Jayornnti fomai a Venezia. 18!Hi lU00 opera.i se11za Jayoro, a Terni., , Morte del dep. socia!, Prndcnt Dervillers.

NOVEMBRE 1 · L 2 - l\L 3 • 1\1. 4 · G. 5 • V. o . s 7 - n. 8 · L. !l-M. 10 - M. 11 · G. 189G - Congresso Pngliese-Lacano. 1895 - Drago e Colnago n.l itomicilio con.tto. • • Sfiln.ta 7000 soc. milan. n.Jmonum. Gn.ril>::1lcli. -- 1896 - Scandalo al Ministero d'Agricolturn.. - 1892 - Fine dello sciopero a Cn.rmn.ux. - 1894 - •La Camera frane. ai clisinter. stragi .Armeni. Conclannn. di Geranlt-Ricbarcl. 1895 - Processo ai social. cl'Oneglia per il S01·get~. 1890 - mi acn.nclali del Ilrmco di Napoli. 1894 - Condanna di Cabrini. 12 - V. - 1896 - Nuovi scandali cli commendatori. 13 • S 14 D. - f Congresso Nazionnle clel Partito Operaio • 15 L. - Svizzero. 16 - M. - 1894 - Condanne cli socia.listi i11Romngnn. 17 - M. - · l B!H - Morte di Roberto Owen. 18 · G-. - 1894 Concln.nne a Ferrnm. 19 • V. - • • a Tor\no. 20 - s. - • . a Modena. 21 · I), - • • 11V, oltena 22 - L - • • a lnen. . 23 - M. - • • a Arona . 24 M - • > n. Mn.nto,a. 25 G - > . a 'l'ol'i110. 26 V. - • • a Gnast,11lla e Holoirn:i. 27 S. - > • n. Como. 28 I), - 29 L - 1895 - Discorso Bere11ini in Parlamento. 30 · M. - DICEMBRE 1 - M. - 1894 - Condanne a Modena. 2 - G. - • • 11l,!'iI-enze. 3. • V. - • • a Lecco. 4 S. - • - I clep. soc. belgi vot. contro la list,11c, ivile. 5 - D. 6 - L. - 1896 - II Congresso provino. dei social. milanesi. 7 - M. - 1894 - D~p. soc. tedeschi non rrcclam. l'imperatore. 8 · M. 9 - G. 10 - V. 11 · s. 12 • I), 13 - L. 14 · M. 15 · M. 16 · G. li· V. 18 - s. 19 · D. 20 - L. 21 - M. 22 - M. 23 - G. 24 · V. 25 - S. 26 • D 27 - L. 28 - M. 2fl - M. 30 - G. 31 - v. • Condanne a Mondovi. • • a Legna.go . • • a Sa.mminiato. • Liebknecht nccusato di lesa mnest.'l.. Condanne a Milano. • • in più citt.'l.. , • a Genova. • - Presentazione del plico Giolitti alla Camera. • - Condanne in Romagna. • sul Genovesato . • • a Monza. Processo a Parma cli 22 socinlist~. • Congresso polncco a Bresl:wia. • Il processo dei 38 socin.Jisti a Milrrno, • • Condanno a 1\Ulano.

<Jl<§ridodel~opolo Organo 1loisocialisti piomontcsi ~~ m-nc'" ~ ? la PattoladeiPovett1 1. --- .ANNO L. 3 · S1m.ESTltE L. 1,50 · '.i.'1m1i,;S'l'HE o, 75 Cont. 5 la copia l!lsce in 1'orinol bj ~ "' e:,:, i~ <> e;, AVANTI! G10HNALE Qu0Tm1ANO Soc1AL1STA Si pubblica in Roma Cout. 5 la copia in tutt,a Italia l=A IJSTom~o H 1~........ -- It' lls 1 No * ,es;- (C - ~ .A2'NO Liro 15 - SEilrnS'l'HE Lire 7,50 . UilJOJtlS'l'JCO ILLUSTl!.A'l'O TITTTTlì:=L5 - Semestre L. 3. ...... '11 o =: @ I® 252525252525<!1 ~'2.52525252525 Si pubblica in Boma tutte le settimane Cent. 10 in LaUa Haifa

WILL.IAM MORRIS , ·/ ~ -,..~~;.

-W-illiam Mor1•is fu uno dei pin grnmli poeti che abbia avut-0 l'Inghilterra. Eirli. a differenza di tanti altri che mettono il loro ingegno a servizio delle cause meno nobili e strisciano presso i potenti, e li lodano mentendo, e ue c.,.,ntano le nrtù quando invece dovrebbero l.Jiasiumrue i vizi e le corruzioni, sposò la causa dogli oppressi e per gli oppressi ei visse e seri sse i suoi versi. Fondatore della Democratic Federation, aveva contribuito col proprio denaro largamente alla sna prosperità e dappertntto faceva una vigorosa propaganda socialista. Fu anche il fondatore della Lega socialista di Londra. Non era oratore, ma sapeva attirare l'attenzione di chi lo ascoltava. Quando si sapeva che doveva tenere una conferenza, il pubblico accorreva sempre numerosissimo ad udirlo. Una clelle sue prime conferenze, L'Arte ,otto il Socialismo, fu stampata da lui in gran numero cli copie e le fece spargere fra la gioventù studiosa. La sua residenza presso Londra, situata in amena posizione, sulle rive del Tamigi, era il com·egno cli tutti coloro che prendevano viva parte aJ movimento clemocratico, tanto che la si sarebbe scambiata per nn Circolo socialista. Il Paradi8o Terrestre è ritenuto come il suo capolavoro. Esso è cosparso di romnnze dell'epoca cli Edoardo llI. Scrisse inoltre: Notizia da nessuna parte, À.1·tee Socialismo, Scopi dell'Arte, Un sogno di John Bull, nei quali lavori traspare l'odio intenso ch'egli aveva per tutto ciò che suona ingiustizia, oppressione, sfruttamento, miseria, avvilimento delle plebi. ,villiam ·Morris era nn sqcialista dei più intransigenti cd anche dei più avanzati, fino a pretendere l 'in1possibile, come può· dame nn 'idea il suo romanzo utopistico-socialista: News from Neanter, romanzo che, tradotto in lingua italiana, fece conoscere ed apprezzare in Italia il nome dell'autore. I suoi versi, cl'altronde, delicati, armoniosi ed inspirati ad un sentimento assai aristocratico dell'arte, furono e sono moltissimo ricorcati eziandio dalle signorine e figlie di milionari che popolano il Regno Unito. Egli voleva pure che l'arte - quella utile - fosse fatta dal popolo e pel popolo. William Monis, figlio di nn negoziante londinese, non era soltanto un gran poeta; era anche un industriale, un fabbricante di t."'ppezzeria artistica in carta e in istofta. I suoi operai non. 1a,,oravano più di otto ore, e percepivano salari che gli operai delle altre fabbriche inYidiavano loro. Il Morris noù era per essi un padrone, ma un compagno. Era sua ambizione che l' esist-011zacli ciascuno dei suoi lavoranti tra.scorresse lieta e tranquilla quanto più fosse possibile. I prodotti che uscivano dalla sua faltbrica forma'l"'ano l'ammirazione tli tutti, t."'nto erano finemente eseguiti e perfetti ; per ciò gli altari comrnerciaJi non avrebbero potuto essere migliori. Le abitudini di Morris erano, del resto, molto semplici. Affabile con i diseredati, era riservatissimo coi potenti. Ricco, lo si sarebbe preso per nn artigiano; portava un cappello floscio, rotomlo, schiacciato ; indossava la giacca a sacco d'un colore bleu scuro come il panciotto ed i calzoni. Invece della bianca camicia, amava la camicia. di flanella, più comoda ed igienica. Ai sigari preferiva. la pipa di radica. Sonvi dei conservatori i qnali credono che le sue idee socialiste non han fatto molto male, perchè le spiegava al popolo ia un e tlialetto poetico •. Sarà.; ma è un fatto innegabile che il e dialetto poetico• di Morris ha sollevato nel popolo immiinso entusiasmo per l'I<lea, ed è anche sua mercè se oggidl moltissimi lavoratori militano impavidi nel grande, universale esercito del Partito socia.lista. Quest'uomo cosl illustre, eppur tanto modesto, aveva anche studiato pittura. e ecultura a Oxford e f.atte eccellenti traduzioni dell'Eneide e dell'Odiuea. Nacque nel 1834; morì nel 1896. I compagni inglesi hanno perduto in lui = forte combattente, un artista, uno scrittore potente, nn genio dell'idea socialista! V. C.

MAURIZIO SCHIFF 2

.l\Iaui-iz:io Schiff, medico, scienziato e socialista, nacque il 28 febbralo 1 23 a Frnncoforte sul Meno. Fatto grandicello, i suoi genitori volevano farne un commerciante, ma gli studi sulla medicina ebbero la prevalenza. Stuellò dapprima all'Università di Heidelberg, dove era dù·ettore il celebre anatomico Tiedemann, indi si trasferì a Berlino, dove il fisiologo Miiller lo prese in grande considerazione e fra. i numerosi suoi allievi fu uno dei più prediletti. A Gottinga, nel 1844, lo Schlff coronava i suoi studi conseguendo la laurea. Allora si trasferì a Parigi. Ivi l'insegnamento del professore Magendre lo convinse acl abbracciare definitivamente lo studio della fisiologia. Ritornato poscia a Francoforte, continuò ad esercitare la medicina per abbandonarla poco dopo, esulando nel 1848 in !svizzera È nella libera nazione elvetica che incominciano le sue ricerche sperimentali fisiologiche, e nel 1856 viene nominato professore di anatomia comparata all'Università di Berna. Nel 1862 concorre e guadagna brillantemente una cattedra in Italia e più precisamente a Pavia; ma finisce p~r accettare la stessa cattedra all'Istituto di studi superiori in Firenze, dimostrando con quanti lo avvicinavano la sua soddisfazione per quest'ultima decisione, perchè cosl all'Ateneo di Pavia sarebbe stato chiamato in sua vece il prof. {Ehi, suo amico, come infatti avvenne. A Firenze studia subito la lingua italiana, idioma per lui sconosciuto, e in un mese si mette in grado di fare la sua prima lezione. Il più brillante periodo della c11,rrieradi Schlff è senza dubbio quello dell'insegnamento a Firenze; ed è appunto per questo ohe gli zoofili fiorentini, ma cli nazionalità inglese, invidiosi della sua fama e dell'alta sua sapienza, gli muovono una guen-a talmente accanita da fargli venire la n11,useaccl a deciderlo ad accettare, nel 1876, entusiasticamente, l'offerta fattagli dal grande statista radicalo ginevrino Carteret, della cattedra, cioè, della novella Università di Ginevra, dove gli si mettono a sua disposizione ampi laboratori, macchine e soggetti d'esperienza e un meritato, equo compenso. Da quest'epoca fino al luglio 1896, anno in cui Maurizio Schiff muore, egli, ogni giorno, con rara attività e costanza, insegua e trae.fonde nei suoi allien tutto il suo sapere. E Ginena, riconoscente, non aveva dimenticato di dargli la cittadinanza. Scrisse memorie ed opere scientifiche apprezzatissime, contribuendo assai a rendere proficuo lo studio della fisiologia. Le più importanti scoperte della degenerazione e rigenerazione delle fibre nervose dopo la loro sezione, che apersero la via a tutte le cognizioni attuali sull'anatomia e sulla fisiologia dei centri nervosi, si debbono a lui. Gli studi da lui fattli sulla digestione stomacale e sulla milza sono ancora la sua gloria più grande. Le sue ricerche sul corpo tisoide banno servito e servono cli punto cli partenza agli ulteriori studi sulle secrezioni interne, e conseguenza delle sue scoperto è l'organoterapia. Lo Schifi' è giustamente ritenuto come uno dei più grandi scienziati vissuti. Non c'era più Accademia cli qualsiasi nazione che non lo avesse insignito elci più alti onori. Egli negli ultimi due anni di sua vita aveva riordinati i suoi articoli sparsi nelle numerose Riviste e li ripubblicava in tre volumi, che rimangono a testimoniare l'immort.ale sua opera, prezioso retaggio per la fisiologia. Le ultime sue parole furono: < Ho terminata l'opera mia!•· Benchè l'umanità potesse pretonclere ancora da lui qualche cosa di utile se la morte non avesse troncata inesorabilmente la preziosa vita, egli disse il vero; egli nulla tralasciò pel bene degli nomini; non risparmiò nè studi, nè fatiche; ma tutto a loro si cons:wrò. Pochi altri potrebbero ripetere ciò ohe egli disse. Ed ora. che abbiamo parlato di Maurizio Schiff come medico, scienziato, scrittore ed insegnante, dù·emo alcun chè di Schlff socialista. Egli, benchè continuamente assorto nelle sue esperienze, trovava ancora il tempo di occuparsi dello studio della questione sociale. Non era un socia.lista militante, ma dell'idea socialista era un segua-ce fervente, e, come tutti gli uomini grandi e veramente d'eletto lngegno, questi suoi prinicipii non nascondeva a nessuno.

Gli ita,limù residenti a Gine,ra ebbero la fortuna di uclire da lui un discorso in italiano nella ricorrenza della festa moncliale del 1. Maggio, tre auni fa; prese auche parte al Congresso Internazionale degli studenti socialisti, dove pronunciò un'orazione eloquente. Alla festa del 1. Maggio, anzi, molti ricordano ancora che fu lui che volle si suonasse l'inno di Garibaldi, e plaucliva co=osso, e donclola,a la sua bella testa dai folti e bianchi capelli, e gli occhi gli si bagnavano cli lagrime. Un fatto caratteristico che dimostra quanto in lui non predominasse l'egoismo, ma solo il disinteresse, la ricerca del vero, l'amore agli uomini, è questo: Egli aveva sposato in prime nozze una notabilità,, e costei avevagli messo per condizione di fare un.a vita tranquilla, rinunciando nel modo più assoluto alle esperienze su animali viventi. Lo Schi.ff si provò, ma un mese dopo rinunciò ai milioni della sposa e tornò tranquilla.mente al suo laboratorio. Quanti scienziati non socialisti si troverebbero disposti ad imitarlo, oggi specialmente che del denaro si è fatto lo scopo primo, se non unico, della vita ! V. C. L' 11 maggio 1896 l'inesorabil morte rapiva Giovanni Volders all'affetto dei compagni del Belgio e degli altri paesi. Non aveva che 40 auni ! Fondatore, insieme ali' Anseele, del Partito socialista belga, ne era altresì l'anima. Quel che Liebknecht e Bebel rappresentano nel Partito socialista tedesco, rappresentava, con Anseele, il Volclers nel giovine movimento operaio socialista belga. Dotato d'una volont._'l,ferrea, non disgiunt.-i da uno spirito sagace e intraprendente, egli riusciva quasi sempre nel suo intento, mai tergiversando per quanti ostacoli gli si paras• sero dinanzi. Fn lui che orga,nizzò il Congresso socialist._-icli Bruxelles. Abile condottiero cli masse operaie, queste, sotto la sua clirezione, banno vinto più d'una battaglia. E allorquando, per l'accresciuta potenza del Partito, avrebbe potuto esser testimone delle ultime lotte da esso vigorosamente ingaggiate e sostenute e del pari nobilmente vinte, volle fatalitl\ ch'egli più non fosse in grado cli apprezzarne l'alto valore : già da due auni, provocata da abusi di lavoro intensissimo, una malattia gli aveva irreparabilmente ottenebrata la mente, e i suoi amici furono purtroppo costretti a farlo ricoverare in una casa di salute. Ma se la morte ba privato il Partito socialista belga del suo capitano, non lo ba però clist-0lto clal seguire la via da lui tra{)ciatagli, e nel compagno Vanclervelde ha trovato il degno successore, che del Volders toccò prendere arclit._-imenteil posto. L' agonia del povero Giovauni Volders fu una clelle più strazianti. Dolenti di non poter dare ai lettori il suo ritratto, poichè, per quante ricerche noi abbiamo fatte, non riuscimmo a procurarcelo, a consa{)rarne la memoria valgano almeno i suddetti brevi cenni. V. C.

L' G1~igineanimale '1 e 11' u<9m<9 A specie umana è nata da una sola o da più coppie ? In altre parole, la nostra discendenza dal mondo animale ci · riconduce ad uno o a diversi tipi d'antenati? Delle due 1 . Jpotesi, il monogenismo e il poligeni mo, qual'è, non diciamo • ~(~ . la vera, ma almeno quella che meg·lio è corroborata dall'in- '!.;"x sieme dei fatti che noi già conosciamo ? Una tendenza naturale in ogni individuo è di considerarsi come un essere assolutamente a parte nell'insieme dell'universo; il sentimento intenso della propria vita, la pienezza della sua forza personale non gli permettono punto di riconoscere neg·li altri degli uguali, ed eg·li si crede in modo speciale tavorito dalla fortuna o da un Dio. Ma la necessità della vita richiamandolo al gruppo della famiglia dapprima, a quello del clan o della tribù dappoi, non può immaginarsi l'orig'ine sua come assolutamente indipendente da quella dei vicini, a meno che l'orgoglio della sovranità. non ne faccia deg·li dei, come credettero di essere g·li Alessandri e i Cesari. Egli si rassegna quindi a dividere coi suoi un'origine collettiva, per quanto coi suoi solamente, perchè ogni tribù ha la sua discendenza ben distinta da quella d'ogni altra: nello età primitiYe infatti, come ce lo dimostrano ancora le popolazioni selvag·gie, l'uomo professa instintivaniente il polig·enismo; ben inte o che di tutte le razze diYerse, Ye n'è una, la propria, che cleY'essere

ritenuta come la razza umana per eccellenza. Certamente le tribù, in gran maggioranza, hanno preso per nome un termine sinonimo d'Umanità; non vi sono selvaggi che non guardino i popoli circonvicini dall'alto della loro dig·nità di popolo eletto. Ma l'isolamento non può durare, e per effetto degli avvenimenti, alleanze e relazioni di commercio, guerre e trattati, gli uomini hanno imparato che appartengono, se non a una stessa razza, per lo meno a un insieme di esseri, che si rassomigliano intimamente e che dei tratti essenziali, quali la posizione verticale, l'uso del fuoco, la lingua articolata, separano nettamente dagli altri animali. La paternità poi si risvegliò anche fra persone di tribù differenti, in momenti di comuni angustie e fra i sessi, grazie all'istinto d'amore, e quando grandi civiltà misero in contatto tutta una parte considerevole dell'umanità, come in India ai tempi di Budda, e durante il periodo della ecumène greca e latina, l'idea dell'unità umana si estese: e anche fra gli odii gli uomini si proclamavano figli di uno stesso padre. Come documento di transizione fra le due teorie diametralmente opposte, il poligenismo e il monogenismo, il libro della Genesi è interessantissimo, poichè da una parte ci racconta la creazione di un Adamo pad1·e di tutti gli esseri umani e dall'altra parte di tutti gli uomini che popolavano la terra, quando accadde l'assassinio di Abele, e che costrinsero Caino afu.gg'ire. ·Attualmente la morale umana, nella sua pratica generale, contiene una contraddizione analoga a quella del libro sacro dei cristiani. Ora, senza nemmeno discutere la questione, per semplice abitudine intellettuale, si va ripetendo che " tutti gli uomini sono fratelli», ma quando i bianchi e i neri, i rossi e i g'ialli si trovano di fronte, quando sono in conflitto i loro interessi, essi dimenticano volentieri questa fraternità tutta teorica, e si abbandonano a quel vecchio istinto di odio, che fa dello straniero un essere di origine assolutamente differente, una specie distinta e nemica. L'Inglese che massacra lo Indou, o uccide un Australiano, il Francese che trucida un Tonkinese o un Malgascio, non vedono certamente in essi dei fratelli « fatti sulla stessa immagine». E quest'odio di razza, che sviluppa la passione feroce della .guerra, la coabitazione del padrone e dello schiavo, con la sua persistente inimicizia, i suoi slanci di furore che ad ogni momento bisogna reprimere, suscita un orrore mutuo ben più grande ancora e fa nascere ~lelle idee assolutamente primitive sulla distinzione orig'inaria della specie, fra i rispettivi antenati. Agli Stati Uniti abbiam veduto formarsi una sedicente «scienza», che non aveva altro scopo che soddisfare i proprietari di schiavi nei loro acquisti di muscoli umani e il _popolo a pelle bianca nella sua avversione per la g·ente a pelle nera. A quali ingegnose combinazioni di rag·ionamcnti si dovette ricorrere per conciliare tutto, dal dog-ma religioso della fraternità umanu. al

compimento delle maledizioni divine pronunciate contro Cham e \d "sane dottrine» dell'economia politica! Per l'interesse della cau ·a gli schiavisti tentarono anche di provare che gli incroci.i tra bianchi e neri davano luog·o soltanto a degli ibridi instabili e che la miscigénation tendeva fatalmente alla degradazione e alla morte. Ma si oppose loro il fatto che quasi tutti, se non tutti 1 gli uomini sono di razze diversamente mescolate in nuovi composti etnici, che hanno conservato distintamente i loro caratteri. Non si potrebbe contestare che gli incroci.i non abbiano avuto luogo: og·ni uomo, anche il più geloso della pretesa purezza del sangue, ha dei milioni di antenati, fra i quali tutti i tipi sono rappresentati. Oltracciò la teoria delle specie, per cui certe forme sarebbero definitivamente fissate, senza mescolanze possibili con altri tipi di orig·ine differenti, è una teoria fatta semplicemente per adattarsi alle cose conosciute, e da altra parte l'idea di specie cambia da naturalista a naturalista, ciascuno abbracciando nel suo concetto un insieme più o meno esteso di forme. Così, qual'è la specie del cane? Bisogna comprendervi il lupo, la volpe, lo sciacallo, la iena od altre forme primitive ancora, che l'addomesticazione e un genere diverso di vita hanno gradualmente modificato e sviluppato, dando luogo a innumerevoli varietà? Fatto sta che lupi e sciacalli s'incrociano perfettamente coi cani, producendo individui fecondi, la cui razza si mantiene es 'incrocia ancora fino all'infinito; d'altra parte i cani ridivenuti selvaggi riprendono delle forme che li ravvicina, a seconda dei paesi, al lupo, allo sciacallo, alla volpe. Dove comincia dunque la specie immutabile, compresa entro limiti assoluti, dove la varietà colle sue modificazioni incessanti? Non lo si sa. E le difficoltà che esistono nella questione della specie canina, si presentano pure per altri animali domestici o no; esistono per l'uomo, vale a dire per il discendente presunto di una famiglia che ha i suoi rappresentanti attuali fra i marsupiali e i monotremi. Nonostante gli innumerevoli esempi di miscigénation che scandalizzano grandemente i fig·li degli antichi proprietari di schiavi, bisogna considerare i negri conie una specie o una sotto-specie clistinta dalla razza detta caucasica, oppure bisogna considerarli come una semplice varietà della grande specie umana? E se negri e bi.1nchi debbono essere compresi in una sola umanità d'origine, che dire dei neg1·itos dell 'Arcipelag·o delle Fili ppine, o dei nani sparsi sul col'.l.tinente africano? I negri stessi vedono negli Akka e negli Obongo degli esseri di altra specie e i bianchi altieri li riguardano un po' come scimmie a forma umana: tuttavia è certo che fra le popolazioni di pigmei e le tribù di Africaui ben proporzionati hanno avuto luogo ugualmente delle mescolanze di sangue. Così la divisione fra «specie» e « varietà» resta puramente convenzionale e i punti di passaggio fra l'una e l'altra sono poco sicuri.

Gli anatomici, che studiano lo scheletro ùell'uomo dal punto di Yista trasformista, vale a dire come un apparecchio formato lentamente di generazione in generazione con un lungo lavoro d'adattamento all'ambiente e di perfezionamento, constatano, collo studio comparato dei differenti tipi, che le razze umane attuali non sembrano essere derivate una dall'altra per una specie di gTadazione gerarchica, ma debbono piuttosto essere considerate come rami paralleli, che risalgono con tutta probabilità a uno stipite comune non quadrumane; bisognerebbe forse ammettere in questo tipo primitivo un discendente dei marsupiali (1). Ma tanto se noi tentiamo di risalire col pensiero all'epoca così lontana in cui l'uomo, uscito dall'animalità primi ti va, costituì la specie o le razze umane, quanto se noi ci fermiamo al periodo in cui i nostri antenati, compiendo la loro più grande conquista, impararono a modulare i loro gridi prima inarticolati e trasformarono i loro g·rugniti e i loro guaiti in un vero linguagg·io, vediamo che, in questa gTande rivoluzione storica, le nazioni erano costituite in g·ruppi assolutamente distinti e le lingue che persistettero assunsero la radicale d'origine tutt'affatto diversa, seguendo una disposizione propria per la formazione e l'accentuazione delle parole, per la logica e il ritmo della frase (2). Gli antichi dialetti semitici, uraliani, berberi, bauton, algonchini non si possono ridurre l'uIJ.o all'altro; sono le espressioni di popoli che, nel tempo in cui si sciolse la loro ling·ua, si trovavano in ambienti cosi differenti, che costituivano realmente delle specie o delle umanità a parte: fissando a questi tempi antichi il principio della storia deg·li uomini, si può dire che essa comincia col poligenismo. Allora le nazioni sparse sulla terra non potevano avere alcuna coscienza della loro unità: tanti erano i gruppi gfossologici, tanti erano i mondi umani mutuamente stranieri (3). Ecco dunque qual'è per la storia dell'umanità il punto di partenza sicuro nella successione dei tempi: l'origine poligenica dei linguaggi irriducibili nelle diverse parti della terra. Quanti di questi dialetti nacquero ·così, e qual fu la durata del ciclo durante il quale tutti g·li antenati degli uomini attuali acquistarono la facoltà capitale, condizione prima dell'essere umano quale noi lo concepiamo ogg·i, non ci è dato saperlo, ed è certo, d'altra parte, che nella lotta per l'esistenza molte di queste lingue primi ti ve sono scomparse: quanto a quelle che persistono, non ne è ancora terminato l'inventario, e non si sono classificate metodicamente più che i gruppi di dialetti parlati dalle nazioni 1)l'incipali. Resta ancora a studiare e a fissare con precisione il posto (lJ B. BuoNION, Bulletin de la Société Vaudoise des 1ciences naturelles. - Giuguo-settembre 1895. · (2) E. REN.u'-, Histoire du peuple d' Israel, I, p. 2. (:J) F AWlllilllJE·HOVU.A(,!UE, LingttiHtique.

che spetta a tutte le serie di forme YCrbali usate dalle diverse popolazioni del mondo intero. Tuttavia si può tentare di costrurre delle carte glossologiche provvisorie che, riconoscendo lo stato attuale della poligenia ling·uistica, facciano pure testimonianza delle prodig·iose conquiste compiute dalle lingue invadenti. Prima di questo tempo che vide la nascita intellettuale dell'uomo vero, l'essere che l'uso della parola doveva fare progredire in modo cosi meraviglioso non era in realtà che un animale (1): tutto questo periodo antico cui si potrebbe dare il nome di Prol,alio può essere considerato come anteriore all'umanità. Lo studio delle forme animali che ci ricongiungono ai quadrupedi e ai rettili appartiene all'epoca pre-antropologica. Forse il pitecantropo fossile che il dottore Eugenio Dubois ha scoperto nel pleistocene o quaternario antico, presso Trini!, nell'isola di Giava, fu l'intermediario cercato, «l'anello mancante della catena» che unisce l'uomo ai suoi antenati del mondo animale: per la sua altezza e per la sua taglia, che è quella dell'uomo medio (1 m. 657), per il suo cranio la cui capacità (900 a 1000 cm. cubi) supera della metà la più forte capacità cerebrale trovata negli antropoidi più grossi, il pitecantropo sembra realmente far parte della nostra stirpe umana e ricongiung·erci agli ilobati o g·ibboni, le scimmie che più si avvicinano a noi per la loro c0nformazione (2). Ma, secondo Manouvrier, sarebbe probabile che questa scimmia-uomo non possedesse il linguaggio articolato, ·il carattere più prezio.,;o dell'umanità propriamente detta. La strette;i;za frontale che si prolunga molto lontano nel cranio di Trivi! permette di dJ.bitare che la circonvoluzione di Broca fosse più sviluppata nel pitecantropo che negli antropoidi. Comunque sia, è nelle regioni feconde per eccellenza, dove il sole dardeggia i suoi raggi più infuocati e dove la piogg·ia cade dirotta e molto abbondante, che dovettero svilupparsi le grd.ndi specie, donde è uscito l'uomo e colle quali sono imparentate le scimmie antropoidi, esistenti ancora in quelle regioni. A tale creazione era necessaria la natura tropicale in tutta la sua potenza produttrice; e se g-li uomini, in quasi-tutti i paesi del mondo, raccontano che i loro primi antenati son discesi dall'alto delle montagne che sbarrano il loro orizzonte, queste leggende hanno orig'ine da un effetto d'ottica. Queste alte punte che si ergono in pieno cielo al disopra delle nuvole non sembrano la dimora di dei,· vane figurazioni dello spirito, e non è ai piedi di queste divinità creatrici ch'essi immaginavano avere per la prima volta aperto gli occhi alla luce? ELISEO RÉCLUS. (li CONDORCET, Esq·uisse d'un tableau historique duprogrès de l'esprit humain. (2) EuG. DUliOIS, Pithécantropus erectus. Eine menschenamliche Uebergangsjorm. l.x:elles (Brm,~elles), dicembre 1806. •

Venticinque o ventisei anni, non so bene! Una mole di carta stampata e firmata co\ suo nome, ID.l'altra •incorso di preparazione•· Vinggiata quasi tutta l'Europa, vedendc, ciò che a lui premeva di ve..lere e non quanto il Betlecke,· avrebbe voluto mostrargli. Diretto a 18 anni nn giornale e spiegato, in una couli,n;uza, l'idea della • nazionalizzazione <lolla terra• - cosa che forse ora lo farebbe pensare . .Acquisito al suo nome l'wumirazione dei dotti e - ciò che fa mira<:0lo ! - lo sconto degli editori dei due mondi. Energico, attivo, fedele alle amicizie, senza enfasi, capace di compire grnndios,.mm,te le cose nmili - se le crede necessarie - come quella cli essere membro della Commissione di =a seziono del Partito socialista, e pronto a fare urnilmenle le cose •grandiose• come quando scagliò contro Crispi il suo opuscolo Reazione, e così serenamente che niuno pensò fosse la sna vendetta pei due mesi di • confino • che si era beccato dal Pretore urbano di Torino, insieme con gli altri socialisti, dopo lo scioglimento del Partito socialista. Tale ora GUGJELMOFERRERO. Il sno nome è piemontese, come è piemontese la sna famiglia ; ma egli è nato a Portici presso Napoli, fu educato in Toscana e compì i suoi studi a Bolo::,'lla. Si laureò in lettere ed in gim-isprudenza, perchè le borse di studio, che gli stuùi gli resero possibili, questo volevano. Ma egli ha in orrore la scuola e l'accademia; in realtà egli studiò, per conto suo, ciò che gli parve utile e bello studiare. Questo senso della libertà degli studi egli volle difendere anche per gli al1ri - e per c>ssodiede le sue prime maturate battaglie pubbliche. I suoi amici ricordano con gi ato animo quanto egli fece per la causa della Riforma Universitaria : i comitati cui presiedette, i congressi studenteschi cui partecipò, i discorsi che fece, il giornale che ali' uoµo fondò in Bologna - quell'Italia dei Giovani che fu per quasi un anno il scgiincolo della gioventù studiooa d'Italia, dove si esercitarono molti che ora combattono nelle prime file dei partiti rivolu- ~ionari d'Italia in generale e di Roma,,,=a in particolare. G. Ferrero aveva allora 18 anni. Appunto pel grosso pubblico • il fenomeno l!'errero • è stato un fenomeno di precocità; gli intimi invece ammirarono sopratutto il fenomeno di volontà,. Se Guglielmo Ferrero è riuscito, ossia; se ba vinto il suo pubblico, non lo deve solo alla genialità nobilissima della sna intelligenza, ma anche e molto a quella meraviglioaa energia di lavoro onde impone a se stesso di stare 8 ore di seguito allo scrittoio ed anche più, se vuole. Cosl egli ha piegato a sè le cose e il mondo. Se egli sofferse, non lo disse a nessuno e ne88uno il pensò. Volle, ecco tutto. La sua volontà fu sempre più forte in lui del sentimento. Molti perciò lo cre,lono un egoista, ma non lo è. Chi lo conosce sa che non esita a prodigarsi per gli altri, quando gli pare giusto, ma dà più tatti che parole d'affetto; in ogni caso p111 il sentimento arriva a lui attraverso la reticella di un fitto tessuto di raziocinio logico, Cosl., a 25 anni, ba potuto scrivere quasi tutta la prima parte dell'opera: La donna aetinquenu, che va sotto il suo nome e quello di Cesare Lombroso ; il sno genialissimo libro sui Simboli, tradotto in parecchie lingue;; editare tre annate di Cronache criminali cou .A.. Bianchi e S. Sighele, diluvia.re articoli e stmli diversi snlle principali riviste del mondo, preparare un libro d'impressioni sui suoi viaggi (che è d'imminente pubblicazione), trarre da tuttociò i suoi mezzi di esistenza, senza ma.i domandare al governo «cattedre, nè sussidi per viaggi cli perfezionamento all'estero; e se tutto questo non oaatasse, occuparsi anche di politica con tranquillo entusiasmo e per sentiiucnto di dovere, scrivendo ed arringando su pei giornali e nei comizi ed impegnando, quanùo ne lo si richietl6, anche il proprio nome in facilmente prevedibili non vittoriose lotte elettorali, C01lle Wl buon fantaccino disciplinato del grande esercito socialista. Ma il socialismo di G. Ferrero meriterebbe forse uno st111lio. G. l!'errero ha molti ammiratori, qualche invi<Jioso denigrntore. µocbi amici intiiui. :il: alto, infinitamente alto, magro, nerçoso. wioi,e; gesticola molto e somiglia ••• tu,r.o &I sno presente ritratto.

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