Mentana

54 BIBLIOTECA PATRIOTTICA - Capitano - disse - stavamo a perlustrare per vostre oedine, allorcbè ci siamo imbattuti in questi due bravi signorì. Vestono da contadini, ma non ne hanno af- , fatto l'aria, sicchè ho creduto bene. - Approvo ! approvo ! - si affrettò ad esclamare l'ufficiale - Orsù,~ miei bravi, chi siete?.. dite la verità. - Contadini, come vedete - - disse quello di loro cha pareva più audace e sicuro di sè. - Hum !.. con quèste m an i che non banno · certo mai zappato terra.•. Ma or che ci p~nso, abbiamo nelle nostre file parecchi giovinotti di Monterotondo. Avanzate vi giovinotti, e ditemi se conoscete qualcuno di questi signori. Quattro o cinque volontari si avanzarono, e uno di loro, appena veduto uno dei contadini, gridò al colmo della sorpresa. - IL curato di Monterotondo ! ·Il prete rivolse intorno uno sguardo di tigee ; ma, vedendo impossibile n negare, disse alteramente. - Ebbene, sì sono un sace~dote. Spaventato dall' invasione, fuggivo travesGito, è for se un delitto ? - Tu menti,. brav' uomo - interruppe il gariba ldino che lo aveva arr estato - Tu non fuggivi , per chè anzi séguivi la nostra colonna, facendo tutto il possibile per nasconderti, e quanto allo spavento, giudicate voi, mio capitano, se questa roba sia stata scritta da uno spiri-. tato di paura. E consegnò al capitaQ.o una carta colla quale era scritto a lapis. « Forza, 800; comandante Valzania. Si recano Men tana. Affamati. L'ufficiale, grave e severo, volse attonitamente gli sguardi dal foglietto di carta all' uomo che da quella er a .condannato a morte. - Perquisitelo - comandò.

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