Mentana

.MENTANA 53 Così ebbe termine la gloriosa giornata di Mont1,} Rotondo, la quale se da una parte ei costò molte p et--di te e fu causa che molto e nobi tis8imo sangue fosse sparso, pe1• l'att'r-a dirnosteò al mondo intero che un pugno di giovani affranti dalle fatiche_, dalla farne, dal freddo, solo anin1ati dal santo pensiero della patri3, fossero capaci di vincerd le agguerrite e fortdìcate genti nemiche, per cui militavano tutt~ le favorclvoli circostanze, tranne quella del nume.i'o. Garibaldi stesso dimostrò come rima· nesse contento dei suoi volontari di Monte Reton 1o, e questo tornò ad essi gratissimo compenso - Quanto a me, non posso che tributare un elogio amplissimo a tutta la mia gente, in ispecial modo ai miei ufficiali, fra cui mi è duopo rammentare anche il mio aiutante, Agapito _ Ridolfi. Occupato Monte Rotondo, Garibaldi organizzava le sue forze, che intendeva condut~re sotto le mura di Roma, ed in suo ordine del giorno dsl 26 stesso a me conferiva il grado di colonnello comandante la terza coJ onna; e cosi la mia colonna venne a far parte de corpo del centro di operazione, sotto gli ordini del prode co~onnello -brigadiere Menotti Gal--ibaldi. ~. L'indomani, pieni di fiducia e di coraggio, i soldati di Valzania si preparavano a raggiungere Garibaldi. .. Il capitano P..., allora giovanissimo - oggi deputato - precedeva innanzi con una squadra di volontarii, allorchè udì un gran tumulto in un casale vicino alla strada. Smontare da cavallo e correre sul luogo donde v~niva il tumulto fu l'affare di un istante. Lo spettacolo che vide non era di quelli da meea vigliare taluno che abbia qualche cogni:lione d(~Ha guerra. Due contadini, che tali parevano alle vesti, si dibat tevano n mezze a taluni volontarii . - C be è stato ? domandò il capitano. Un garibaldino si fece innanzi.

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