Mentana

BIBLIOTECA PATRIOTTICA d;trono a morire nell'.t\gro romano, macellati dal.le palle franco-pap~li. Proseguiamo il racconto di Valzania « H 17 radunata la nostra gente, alle cinque p~meridi~n~ partimmo colle due colonne da Terni per Calvi, dove contavamo di completar e Ja nostra organizzazione. L~ marcia fu ·lunga e disastrosa, perchè sempre in mPzzo ad oscure macchie ci fu duopo di superare gli erti dirupi della Sabina. Finalmente, dop<? la mezzan<tte, giungemmo ~11 paese, dove erano stati p1·eplr·ati i quartieri, per cui la nostra gente ebbe ~gio di ristorarsi dalle fatiche di qu~sta prima marci~. Il dimani, 18, le due colonne regola1·mente separammo \ ed in quattro compagnie ciascuna distinguemmo, alle quali furono presentati i rispettivi ufficiali, distribuite le armi, e data lettura del prir;uo ordine del giorno. ~entre stanziavamo ~ Calvi, ci raggiunse un centinaio , di Rom~gnoli, f1·a cui sess~nta Cesenati, che furono rlp~rti.ti fra le due colonne. Alla mia poi 8i aggregò un picchetto di sei guardi.e di finanza con un sergente, che ci.recarono q ti le grandissimo p(,r Ja conoscenza dei luoghi nelle marcie successive, e che si batterono coraggiosa - mente quando avemmo la fortuna di scontrarci nei mercenari del papa. Così organizzate le .due col0nne, Caldes i ed io deci .. demmo di porre to ::;to in. esecuziope il nostro piano. Consisteva questo nel recarsi alla stazione ferrvviaria di Stimigliano, impossessarsi di un convoglio, e spingersi, più avanti che fosse stato possibile, nel territorio pon- . tificio. M~ un nostro , ufficiale colà spedito, nella notte del 19, ci portava notizia cQ.e j nemici , avuto c.ontez~a della di- ~ ' · r.ezione :Iella nostra!marcia, si er~no recati con due cannoni e mille uom.i~i per attraversarci il passo sulla strada

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