Domenico Brunelli - Sui doveri dei figli verso i loro genitori

-8promette ai figli amorosi e reverenti ; ~ la prospet~i t à. d el - le cose famigliari , e le fortune domest~ch e: B~nedtctw pa1·entwnjirmat domos f!liorum ( 1. ); e gwcondat~ e a~legrezza ne' vostd fi ,. Jiuoletll , se un t.h sarete padn: Qw lwnorat patrem .rut~m juccu~uhtbitw·. in jiliis ('2); .e f~c ile _l' a~ d ito alle vostre orazaoua uJOaOZJ al tmno dt Dw, stcchc volontieri s i compiacerà di udire le vostre dimande, e d i compiere i vostri voti.: Qui honorat Pl!tn;m suum in die orationis suae exaudtelur (3); e tutte mhne le celesll benedizioni 1 che è <JUanto il dire tutti i beni di natura e di grazia, con che la liberalità del Signore sa premiar anche qua""iù g li uomini dabbene. Ilonnra patrem luum , 111 super~;niat tibi benedictio (ll) . E q ues ti comandi dati da Dio solennemente nell' an tica legge 1 siccome quelli, che in sè racchiudono le massime più sante della legge di natura furono pur confermate nella novella alleanza dal R edenlore, che siccome pietra angolare del grande edilizio della Uel igionc fece una di due leggl ., e, suggeiJata col suo Sangue vrezio<o, agli uomini la lasr iò qual regola infallibile <Ielle loro oper,.zion i; sicché l' Apostolo fedele interprete della dottrina del suo divino Maestro raccomandò ai lig li Cristi3ni l' ubbidienza ai geni lo l'i , non solo perchè ciò è secondn l~ naturale ;:iusti zia; ma perchè cosi diverrebbono l' oggetto più cam <I elle compiacenze del Signore (5) . Tralascio qui per amore di brevità le miuacce tremende che a <tuando a quando si leggono nelle medesime divine Scritture contro i tigli malvagi , essendo ben naturale, che, a- ~enJo IdJ io promesso cotante benedizioni alla loro docilità, abbia minacciato altresì disavventure e mali alla cattiva loro condolta; sicchè non banno g uai nè sciagure, che non sicno la pm·zione di questi fl ~l i incauti e ineverenti. Vi bas ti solo il conoscet·c, che Iddio solennemente li maladicc ; e maladetti da Dio, o lif:li miei , che potreste voi sperare di bene? Jllaledictus qui non honorat patrem sutmt et malrem (6) . Questi souo i comandi di D io, queste sono le voci della 1\eligione; ma come si ascoltauo da voi queste voci e questi comandi? Ahi mc! lntanto , che io ,.i andava ponendo sotto gli occhi i consigli e le esortazioni di (JUCsla buona rnath·e, non mi sov ,•enÌ\•a, che voi forse incominciate già a piegare su quella strada, a cui iniquamente ( l) Eccli. 3. Il. (2) lbid. 3. G. (3) l bid. (1) t bid. 3. O. 10. (5) Jiphrs. 6. 1. Coloss. 3. 20. (6) llt)utcr. 27. w.

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