Domenico Brunelli - Sui doveri dei figli verso i loro genitori

-Hlmi spinge sul labbro l' affetto mio per voi. Ed oh! volesse il Cielo che almanco foste in tempo di t•icorda,·vene con 1•ostro :aotaggio, e .rer m.igliorar,e .la. v~stra ?ondizione. Però io sin qu• parla• a que 6gh , 1 quah crescono sotto la cura di padri veracemente Cristiani, e che banno la buona ventura di essere guidati sulla via dell'onore e della virtù. Ma che dovrei dir io a que' figli, cbe dai genitori sono ammaestrati nell'iniquità e nel mal costume? Certo non poss' io persuadermi che in questa mia patria abbiano padri sì cattivi da farsi ai loro figli maestri di errore e di scostnmatezza; ma se pur ne fossero, o miei figli, quanto è pericolosa la vostra situazione, se alla fervidezza dell'età, a ai consigli, e agli esempj dei malvagi si unisce per perdervi anche la paterna educazione! l o tremo per voi: grande certo è la vostra sventura; ma grandissima sarebbe la vostra gloria altresì, se a fronte dei patemi insegnamenti a mal fare riusciste morigerati e Cristiani. I vostl·i padri, benchè indegni di tal nome , sono pur semp•·e padri, e dovete lo•· tuttavia reverenza ed amore. Potrebbe pur darsi che tocchi dalla vostra bontà, e dalla vos tra morigeratezza si rimanessero dalla mala loro condotta; ma se la vostra dolcezza non li piega, se dimenticando le leg~:i piil sante di natura e di religione pur vi confortassero al male , e vi comandassero quanto si oppone alle massime della vostra Fede, e della buona morale, è questo il solo caso, in cui senza timor di offenderli , potete e dovete resis tere coraggiosam~nte all' iniqua loro volontà. Amate i genitori , dice Agostono; ma anteponete ai loro comandi i comamll di Dio. Amate parentes , sed praeponite parentibus Deum (H). (I) Serm. ?. de verbo Domini.

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