Domenico Brunelli - Sui doveri dei figli verso i loro genitori

-<icarissimi giovanetti miei , avrete.cer_to la. buon~ ven~u~a ~i crescere sotto la custodia di genoton mol'lgerall e crostoam, i quali porranno ogni loro pc~ s iero nel r~ndeni deg~i di sé e della patria; ma siccome oo so, che .' ' _caldo de,;h anni " iovanili e la furia de lle umane pass10n1, che con tutto n vi"Ore' si sviluppano in questi primi anni VOStri, vi faranno cso1·ente o·itrosi agl'insegnamenti altrui ; e siccome non mi è innoto, che molti calli vi cogliendo profitto da queste vost;e prime incl inazioni , e dalle disposizioni dell' animo vostro, vi tendono insidie, onde trani scco loro per istrade torte e tenebrose, dove miseramente vi perderete: così ho creduto debito mio di rivolgere oggi a voi il mio di:;corso, onde mostrarvi l' obbligo gravissimo che vi col't'e di ubbidire ai comandi de' vosto·i genitori , di abbracciare i lol'O consigli , d' imitare i buoni loro costumi. Sì, vi ripeto io pure, o cari miei: lwrwl'a pat!'em et mall'em. E percbè in questa mia esortazione sia alcun ord ine, onde più facilmente possiate tener dietro a quanto sarò per dirvi , mi piace farvi conoscere, che per tre ragioni principalmente voi dovete essere docili agl' insegnamenti de' padri vostl'i , e perché la Religione a voi lo comanda, e perchè l' amore ùe, \'osiri maggim·i ''erso di voi ve lo consiglia , c perchè dee persuadervene la stessa loro esperienza. Miei cari giovani , benchè io inclini ad anni assai più matul'Ì , bo fresca pur lullavia la meouoria de' corsi pel'icoli , e della battaglia delle giovanili passioni. Non vi parlo dunque con la severità di nojoso e accigliato censore; ma con la dolcezza che mi da l' amor mio per voi, e con la liberIa di un amico. Siate perciò nell'ascoltarmi cortesi, e sia questa almanco una l'rova, che non siete ingo·ati alla mia benevol~nza , e al desiderio che ho di procacciarvi una vita veracemente felice. E qui innanzi tutto si conviene il farvi conoscere di <1ual natura esser debbono questo amoo·e, e , 1uesta t·evet·enza che dovete ai genitori. S i , primo vostro debito è l' amarli , nè parmi cel'lo che sieno necessari troppi argomenti perché ne siate convinti ; chè se l'amore nasce da ll' amore, e dalla memoo·ia de' ricevuti benefizi , chi vi ha amato e benefica to piil de' padri vostri , a cui dovete la vita , e quanto con essa avete di bene? P erò sill'atlo amore n on dee andar disgiunto da reverenza e rispetto cui a buon dritto ri chieggono da voi , siccome pl'inci~io ed

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