Domenico Brunelli - Sui doveri dei figli verso i loro genitori

-Hquanto essi vi comandano non può aver di mira cl1e la vostra felicità. 1\la voi con l' iodocilità e la perversità della vostra condotta rendete un contracambio ben crudele a tante loro cure, a cui non potreste giammai soddisfare che fosse abbastanza, e r endete miseri e infelici gli ullimi anni della loro vita cadente. O miei car i giovanetti , se non vi t occa il cuore cotanta ingratitudine, se non amate i vostri genitori, amate almanco veracemente voi medesimi , e persuadetevi, che soltraendovi al loro imperio sareste a voi stessi cagione di mille mali. 1\la dirà forse qualche figliuolo malaccorto: :Non possono essi per avventura in~annarsi nel giudicar buono ciò che noi crediamo cattivo? Oh quanto sono ingiustt i padri 1·ispello ai loro tigli! Vogliono che appena nati ci di portiamo siccome vecchi: non possono comportare che prendiamo quei piacer i , che si affanno alla nostra elà: il susto loro p1·esente, e non quello che avevano altre volle prescrive ad essi la maniera con che pretendono sovernarci. 1\Ia, ditemi , questi padri hanno egliuo il torto? :Non hanno forse per esperienza conosciulG il vericolo e il nulla di <1uei piaceri, ai quali con tanto trasporto si abbandona la gioventù? Ecco perchè s' adoperano onde tenerne lontani i tigli; ma questi tigli non comprendono quanto sia savia e ben intesa silfatla cond()lta, percbè non ragionano, e perchè sono io balia dei loa·o sensi, e degli sregolati loro affetti. Se alcun soldato in una beo disposta campagna, e nel calrlo della mischia opra1· volesse a talento , e non secondo gli ordini di veterano e sperimentato comandante, non l' accusereste voi di temerità e d' imprudenza se poi si trovasse tra le schiere degli avvea·sarj , o còlto negli agguati, o colpito da una palla nemica? Non sarebbe egli un meritato naufragio, e una voluta perdita quella di colui, che in t empo di fiera burrasca avesse voluto sen~' arte e senza consiglio govemare la nave, sprezzaodo r;li ordini di vecchio capitano , che tutta spese la vita sul maa·e a battagliat• coi flutti, e con le tempeste? Cosi non sarà essa temeraria e imprudente la condotta di que' giovani, che vo~liono g()- vernarsi dietro l' impulso spesso irragionevole dei loro appetiti, senza far conto delle ammonizioni, e dei consir;li di coloro, che si trovarono nelle circostan~e medesime, e nei medesimi pericoli? :No, miei cari giovani, non vogliate credere, che quel lioa·e di giovinezza, fjuel sangue bollente,

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