Tito Mammoli - Novembre

-9Conversero in bestemmia ; i nuovi Giuda Rinnegarono in te la virtù umana Che t'elevò fra gli uomini. - Del loro Iddio facendo te crude! flagello, Ti resero fallibile stromento Delle male opr'e lor, te proclamando Infallibile in chiesa ; e a quella Santa Che ti fu madre, rinnegando il bacio Del talamo fecondo, alla divina Fattura del tuo cor tolser la luce. 1\'Ia tu grande risorgi ed immortale Dal triplice martirio, e un lustra! fonte È il sangue de'tuoi martiri alla terra ; È l'onda pura del tuo amor. - Nell'ansia Delle memorie atroci, il cor mi sento Urtar tumultuoso il petto, e t ante Immagini tremende a me dinnanzi S'affollano, che oscillo e mi disperdo Nei vacui del tempo... - Ora, qual larva, 1\fovo errabondo per le vie di Roma, .. . E gemo c guato. - Una funerea danza Menano intorno al Vatican gli spettri Degli Albigesi, l'ombre degli Ussiti, I fantasmi Ugonotti: e a mille a mille Sono là gli arsi e i t orturati, Bruno È là, c là Viclètro, è Galileo, È là Iluss... - Oh scett rat i ultimi, VÌ\' Ì Scheletri, rivolgete l'occhio ai modi ! È festa di Nccropoli! - l\I'aggir'o Trepido qui, fra i ruderi muscosi Dc la superba civiltà latina. Alta è la notte, ... e dorme Roma: un raggio Penetrando fra gli archi e dentro ai covi

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