Agostino Bertani - Discorso pronunciato al banchetto offfertogli dai suoi elettori ...

-- 8- . armi, durammo vit'lualmente uniti , e fu composta la gloriosa falange dei .mille c si aiutò con ogni possa quell'impresa, senza discutere mai suJla • bauùi era, che Garibaldi innalzò per debellare il Boebonc. (applausi) Nell e mi gliaia di lettet·e e pl'oclami, che corsero in tutta Italia fra il Comitato Centrale di Soccorso a Garibaldi cd i Comitati di provvedimento, non una parola può trovarsi, che altetasse la concol'dia negli intenti c nelle opere, suprema necessità eli quei giorni gloriosi. (bene) E le cento associazioni Eman'Cipatrici, del pari da me fondate, non rhbero ~llro in mira, se non di mantenere accesa la sacra fiamma, e serrate le file dci rolonta1'i pe1· la li berazione di Venezia e di Roma. (applaus2) Annunciata la guerra nel 186G, nuovi c rani conati tentarono distogli C l'ne i volontari i rcpubblican i, c noi tnt li inùossamrno divisa e stemma, e ci anuolammo, senza disputa :.tlcuna, sotto la b:.!ncl iera che i plebisciti avevano Llecretato; e tutti , obbedienti al duce, sgomberammo, fortissimi ancora cd umiliati, il Tirolo, quando credevamo assi cu1·ata quella robusta parte d ~ Italia all'unità della Patria. ( ctpp lausi) Nel l 867, nella brerc c tribolata campagna dell 'agro t'ornano, non un yessillo si contrappose a quello di :Ma1·sala; eppure fummo deliberata- ·mcntc calunniati , abbandonati, traditi e dispersi, peOpl'io alloraquando, noi di Monterotondo e :Mentana, peecursori sulla via sac ra c alle porte di Roma, g:Hemmo sta ti lieti di esserne cacciati fuori da colot·o, che vi avrem- ·rno str·ascinati dentro, ( applausi fragorosi e prolun,qati) pm·ch~ essi ,.i rimanessero, chiedendo un' altt·a volta, come nel 48, dopo le 5 giornate . di Milnno, perdono alle potenze eli ave r dovuto interrenire per pr.oteggel'o in Roma il papa e la civile Societa da un'orda di fanati ci repubblicani. ( atJplau,si tlJnaninti e prol-ungati) Noi rient rammo poscìa nel Parlamento, combattendo sempre nell ' Ot'- di oe ir·reprensibilmente legale , con~ sola norma, invcro non da tutti serbata ( aarità ), d i non essere tmppo facili alle transazioni. Eccovi, o signori, o avversari, eccoti, o Italia, il nostro stato di scrv i zio; eccoti la cronologia delle nostre cospir·azioni cd azioni clandestine pet· disfare la tua Unità; eccoti i pet·icoli aperti per la Patria dalla nostra Lega democratica, deplorata dall' on. Peruzzi; eccoti le tue molecole ino1·ganichc, che pur costituit·ono gran parte del tuo organismo; eccovi infine, o signori, gli uomini che vogliono volare. ( unani1ni, fragorosi , replicati applausi )

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