Agostino Bertani - Discorso pronunciato al banchetto offfertogli dai suoi elettori ...

-20L' ltalil potl'à di l'si a1lora avviata davvero ai migliori suoi destini, all'antica sua glol'ia. ( appla~tsi) E se noi rammentiamo, che il progt·amma dell'on. Presidente del Consiglio suonò talora timido ed incel'to, e parve in esso remoto l'intento o il desiderio di alcune fra le pt·incipali riforme, quel programma, del diminutivo Stt·aclella, · completato e rinvigorito da volontà pertinace, sulla guida dei nostri voti, apl'irà pil! larga e più faciìe strada maestl'a alla prosperità nazionale. ( applattsi ) A noi tocca, o Signori, di fat· sentire al governo la potenza della nostta unione, e la giustezza delle nostre idee; ed io ho fede che ci ascolterà, sorreggendo!o e confortandolo nel dinìcile cammino. Se altrimenti d i noi giudicasse, noi proseguil'emmo non astante, decisi nella via tracciata, senza lascia l'c~ deviare da lusinghe o minaccie. (bene!) La giovine Italia, è con noi, ed io vi invito a bere alla sua fede robusta nella Libcrtà. E permettete a mc di Lombardìa di recat·vi, o Romagnolì, il cordiale saluto di quella terr3, di quel popolo, che colla sua risoluta unanimità ha saputo disperdere in pochi dì un possentc nemico; che non ha piegato mai, mai alle sue seduzioni, come alle torture ai patiboli ascesi da quegli eroi del cuore, colla serenità di chi dà la vita per la libertà della patria. (applausi prolungati). Quel popolo si è ridesto ai vigorosi pl'opositi: ricàmbiategli i saluti fraterni, stringeteg1i !a mano nella mia e, se ritornassero i dì del cimento, contate su lui. Evvi va l'Unità dell'Italia. ( repl,~cate salve di prolungatz:ssùni applausi - Evviva Agostino B ertani .) • •

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