La battaglia di Bezzecca

' Ma chiesa era tut~a piena di gente, e offriva uno stra. nte spettacolo. I feriti giacevano per la magg,or parte nudo terreno, e intorno a loro si vedevano medici, rvienti dell'ambulanza, paesani Juriosi, e perfino qnaldonna, che dove c'è una parola affettuosa da dire , · ~ dolore da mitigare, qualcuna di queste angeliche crear e non manca mai all'appello. Ma oimè ! troppe parole 1 urelbtro bisognate, di troppe cure f'aceva mestieri ill . 1el recinto, dove erano accumulate tante cagioni di spamo e d'affanno! Alì'affaccendarsi di coloro che anda- ' ano d1 sù e giù, · si mescevano i lamenti e le grida degli tfeJicissimi amputati, o di quegli altri a cui nessun re- ~· :igeri0 potevano offrire gli uomini dell'arte. Guardando ,i ) tutto smarrito all'intorno, dimenticavo il mio stato ~ .er compiangere i fratelli d'arme orribilmente malconci. ~e vidi uno di cotesti sventurati, che girava urlando per a chiesa, e con le mani. in attitudine d'un forsennato, :;i reggeva Ja testa. Una palJa lo aveva colpito nel viso, · ~ fracassandogli i denti gli avea distaccato il labbro in- .:eriore, che spenzolava cinque o sei dita dalla bocca. Mi passò vicino più volte, e io chiudevo gli occhi raccapric- , ciando. A un tratto si ferma, si butta in terra, manda •, tre o quattro urli che dominano tutte le altre grida, poi non dice più nulla. Gli si avvicinar ono, ed egli già si . di batteva negli ultimi contorcimenti dell'agonia. A un altro, valoroso ufiziale che s'era battuto da eroe · alla testa della compagnia, · era toccata una palla nel ventre, e per !asciargli libera la ferita lo avevano nudato tutto. Gridava come un serpente, e con voce terribile domandava: Acqua! acqua! Più beveva e più gli cresceva la voglia di bere, e dalla larga fe rita gli calava un sangue rappreso di cui era bruttata tutta la persona. Vidi che un pover o prete gli s\ avvicinò peT raccomandargli l'anima, giacchè i medici dicevano non esservi speranza;. ma iJ moribondo gli fece cenn~ con la mano che si allontanasse. Le sue grida, diventavano ad ogni momento più fioche, a un certo punt o, siccome· egli m'era vicino, gli sent ii mormorare un nome di donna, e a quel nome gli si di pinse sul viso un accorament o dispet ato, quasi una r imembranza d'un bene, d'un8J feli cità che gli fuggiva per sempre. Portò una mano t utta sanguinosa alla bocca, se la (~acciò fra i denti, e spirò. Coteste e poi altre scene spaventose si succedettero in

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