La battaglia di Bezzecca

• LA :BATTAGLIA DIBEZZECCA 17 ritot·e, ma il feritore scostandosela violentemente con una mano potè con l'altra spingere la baionetta nel braccio sinistro del più debole avversario, e passarglielo da parte a parte come un crivello. Rinculò ìl misero giovane verso di me, e id gli gridai : « Coraggio ! » mentre mi sforzavo, sdraiato cotne erb, a caricare il fucile e con un bel colpo venire in aiuto al compagno. Questi alta mia p~­ rola si fece animo, e benché tutto grondante di sangue e urlando per il dolore, si disponeva a sostenere l'urto del tirolese, che ridendo in una sua certa maniera curiosa gli veniva incontrò ver fin rlo. A v evo già radcapezzata ùnà cat~tuccia, già l'abboccavo sulla canna, quando vidi carp· ..ne carpone nn altro garibaldino che s'avanzava dietrò al titolese. Quèsti pbtèva esfsere a cinque passi dalla vittimà predest1nata, n1a l 'altro garibaldino rizzandosi con tutta la pérsona e gridando : <~ A me! à me! » èon tln ultimo lancio fu addOStiO a l nemico e gl'infilzò la baiotl~tta nella schiena. Nòn ebbe tempo di voltarsi, e con tin sordo gèmito cascò giu p~r morto. Il garibaldino ferito, visto cessàra il pericolo imminente càricò in fretta il fuciJe; tna non potè più reggersi in piedi e cadde gitidt·~hioni. « su su! »badava a dirgli il compagno : < questa non è più arià per noi .: v'è là in distanza una quantità ii t~deschi : b'sogilà andar via, subito. » E con la matio aiutava il ferito a rìalzarsi. Ma che è che non è, quel tnalètto tddt:!Sco pallido cot:ne là morte e tutto intrjso dì sa:ngue, si àl·11a su:r un gihocchio, mette il fùlmi.- nante sul cane, piglià J!\ mira; ~ la palla viene a colpire nèllà ttuèa l'infelice gS~ribaldino poc'anzi sopravvenuto. H tiì'olese str ascinahdosi p~r terr~ come una lucertola badava ad allontanarsi; àllora a ti ch'io piglio la mira, il pritnò fèrito f~ lo stesso, e pàrtono insieme due colpi. Questà volta o io o lUi tirammo dtritto, perchè l'ostinato tedesco cadde giù per davvero con la testa letteralm.entè fraca.sstl ta. Qu~i ~~e _ colpi littiraro~o l'att~nz~?ne ?e i n~mici che ci sovrastavano da un poggio; e sentn v~hll"mi 1ntorno una ,.randjnattll di p:tlla Cbiaìnai i due garibaldini n1a non mi rispòndavanò, e spérgeìido il capo ftlor della Siepe gli vidi di ste ~i per terrà l'ubo accànto all'altro, forse svenuti, fo~s 'anèhe rt1drti. Ma ferito anch'iò e bisognoso di aiutò, non era 11 caso di verificare s~ c'era bìsogno di soécorrarli. Prési il mio bravb fuèilé, ·e chiòttò chiottu cam 2 - Be~zecca.

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