Unità proletaria - anno III - n. 1 - 21 gennaio 1974

Bi 4 UNITA' PROLETARIA Lunedì 21 Gennaio 1974 LA QUESTIONE PETROLIFERA Le origini della crisi energetica U.S.A. 2511.1 PAEDSIELrEST-U.R.S.HINA tf.n 2377,5 lfGENDA: <<Se l'ENI paga, , 2.4 25.8 • Nucleare ristrutturo>> • IDI Possiamo di~ - sia pure con no1c,·ole schcma1ùmo - che nelle cause della crisi energetica due tesi si conrroruano. La prima fa ri5a.lirc le origini della crisi dircnamcntc alla volontà dei Paesi esporta1ori di petrolio e tende a raffigurar. la come un connitto tra Paesi produnori e Paesi consu.macori di pwolio. La sinistra di classe - ed il nostro panito in partkolare - vedono negli avvenimenti di qucsci ultimi mC:li una nuova e dramma1ica fase dello KOnlro tra le maggiori economie capitaliste (Europa, USA, Giappone) per una nuova divisione intcm.u.ionaJc del lavoro e dei mercati. lniz.iato IOtto pan·cnui mone1aria lo sconcro - anche io conseguenza dtg1i stessi sconvolgimenti verifica_cisi nel mercato del~ valute - ba ormai dircuamcnte investito pretti e flussi ddk materie prime: e quindi anche i Paesi che le producono. Il petrolio in qucs10 quadro ~ soltanto la più importarne delle macttie prime. e si riafferma - in un momento che vede l'apprenammto del dollaro in tennini di tutte le altre mooc1e - come •la nuova arma del procerloraismo americano.. in quanto l direo1men1e con1r0Ua1a dalle grandi compagnie pecrourere s111uni1en.si. Il petr01io è un'arma, tuttavia, che per la su■ stessa natun ha cs1cso lo scontro in1crcaphalis1ico fuori dei confini dei Paesi ahamen1e indus1ri■lina1i, lo ba innestalo sull'cmcrpte conniuo d'in1cressl era Paesi produuori e consuma1ori, tntformandolo in uno sc:on1ro a caranere generale. ...... :11s,,3: EUROOPCACID. GIAPPONE D [i9 ffilillll] G Idroelettr.ica Carbone Gas Petrolio R.f.T. GR.BRETAGNA 317,4 ,.. ,., ~ OLANDA • 355.8• • • • ,. .,,., 08·-.-., 39J5 102,9 4.3 :::: ••••• •210,7• ll..5 362.35 1.65 ,) 31.S la..a..L&.J,l_..J..!.!...!..!.L___J::..:..:.:..:J._.L....~..._...i.:..:.c..:..:..1..._,_. ....... ~_L...:....:....::.....,60J Ecco la percentuale dell'energia (derivante dal petrolio) consumata nel 1972 da alcuni paesi. In testa si trova la Germania con il 76 per cento, seguita dall'Europa occidentale col 63 per cento, mgu USA col 46 per cento e dai Paesi socialisti col 20 per cento. (fronte: Il Globo del 30.12.1973) In Italia operano net campo della raHiruwonc un.a trentina di operatori tra grandi e pic:coli, per un totale di 181 miliorù di tn. di capacità pnxluttiva. I rafl anatori e Maliani• iOOO Monci, ~1oraui, l'ENI, l'API, la Momcdison, Gam,ne, Cameli, 1' IFI (àot gli Agnelli), Rovelli, la Liquichimica, i Fratc:tli Tagliabue e Boatti. Delle imprese strao.:erc sono presenti l'Amoco, 1a Gulf, la ~1obil Oil, la Chevron, la E.»o. la Texaco (tune americane), 1a Total (francese), la flna (bc-lga), la Shcll e la BP (ingl<si). Le ultime due hanno recente• mente ceduto la propri.a rete di \"endita e le proprie raffioc:ric:: la prima all'ENI, la seconda a Monti. Moheplic.i sono le ragioni dell' usoi1a di QUCS(C due società dal mercato Maliano: fra queste non c'è «la scarsa n:dditi\·ità ddl"impresa.. Anzicutto, va deno che oontestualmcnte alle modifiche inten·enute nei rapporti trii compagnie e Paesi produttori si è verificata una trasfonnazionc nel modo di realizzare i profitti da parte delle sooiolà petrolifere. Fino a quakhc anno fa, infatti. il saggio di proficto veniva realinato - in una situazione di costi decrcsGen1i e di preui or> s1anti - al momcnco della estrazione del grqgio. Più si esu-aeva, e più ,i guadagnava e quindi le compagnie erano portate ad c:&1endtte ai mauimo la propria rec:e distributiva por vendere di più Oc qUOtc: di mercato ,-cnivano cak:olaie in bes,e; alla estensione ddla me): la conoorrenz.a si ~ sprime-.·a non in termini di riduzione di prezzo, m■ in termffli di spreco. Le politiche arabe e succes!Jtvamence degli altri produttori del terzo mondo. hanno reso meno sicuro o eddirittura insicuro (naU0031izuz.iooc) realiuare il profitto aU'origine. Questo. anche in Europa cosl come si è verif► c.ato negli USA. viene anzitutto garan1ito dal controllo del traspono e della distribuzione e si rcaliua quindi nello stadio fanale dei processo dis1ribu1h•o. Di qui la necc:ssrtà per ogni impresa di raz:onalrzz.are la propria rcre distributiva, arrivando a definire con le altre le aree d'influenza. Si ,·erif,ca in tal modo che la BP e la Shell escono dal mercato italiano, mentre la Gulf h.t lasciato il mercato tedesco. E quosta ncwi ~ che l'inizio di un pn>- OCSJO ben più Vasto C profondo. V• notato inoltre che BP e Shell sono imprese inglesi (la .,e, conda oe,- l'csatteua arwtlo-ol&nde,el che opcreno nel Mere del 'otd e quindi hanno più interesse a conocntrarc li i loro .Corri, Netl'aumen10 del prcno del greggio convugono quindi moheplici interessi: non solo quelli dei Paesi produnori del 1eno mondo, queUo degli USA, che u1iliuano le compagnie petroli.(erc americane per riconqui.s1are 1•au1osurricien1a entr• gerica e come strumento di prusione e di riorg.aniuaz.ione dell'economia mondiale, ma anche gli interessi dittui ddJe stesse compagnie pelrOli(erc (che in un mercato petrolifero dai tassi di sviluppo pn:vcdibilmcnte meno alci, trovano pili vancagioso operare in rccime di fone inflazione), ohrecbè quelli più specifici della Shcll e della 8P (e quindi dd1a Gran Bretagna), della stcssa Unione Sovietici•. L'awnmco del prezzo del pqgio anbo rc:ode, infarti, ccooomi~IC sfruu• bDc qudlo del mare del nord come quello siberiano, entrambi di più difficile cstruiooe e quindi più costosi (come il Paio dcU'Alasca). L.a petrolifera tocca le 7 sorelle • e cr1s1 non ln qucs10 COOIC:sto POlanda t «l'Albania- delle guerra del petrolio. U blocco del porto pet.rOliJero di RottC!f"dml non t ua attacco ad essa d.itctto, ma un ~co- ddla RFT• uliliz:zatrice del porto e po1enz.a econom.ica egemone iG MDO alla CEE. Le rcluioni particolari di Francia e GNIO Brcap,.a con i Paesi arabi diventano un modo di rilanciare economie pià deboli nella cona per u nuo•o equilibrio moodJ.Je e. inla'no alla CEE: per la Gren Bretapaa: ai tratta di d'rvttmc le cproprie» risone pc.-troUferc; per entrambi i Paeei di assumere il ruolo di grande serbacoio curopco deU'eoe.rgia. I conti in tasca: li 7 geooaio prossimo ti riu- Libia, Egiuo, Siria. Arabia s.u. 1 prcno al COGIWDO dei prod01d Da una tonocUata di pc1rolio canti dei Paesi produnori od e- Emirati arabi u.oili) banno deciso gregio, aon menvi,U. che la nin.n.oo a Vienna i rapprac:n-1 dita, Kuwa.i1, Bahrain, Qaur cd raffinati al COSIO all'oriaine del si ricavano: sporutori cli petrolio che rtsK-di allcgeri.re, Mmprc dal I.o gcn- crisi petrolifera ■i Il.a trasform• ◄S8 kg. di olio combuscibile ranno in maniera più dc11aglia1a naio, le J"CStrwofti alle csport.az.io- ta per CMe in una vera benedi- 198 ka. di psoUo e precisa i nuovi prcni del pc- ni. :rione: come dimollrano i profil• 110 kg. di benzina ll'Olio greaio, sulla bNC delle Da queate decisioni una cosa e- ti record deouoclali dalle seL 7l kg. di procioni pcr materie decisioni della Contercnu di mcrae chiara: che il problema te compapie petrolifere in questi plastiche Teheran del 2l dicembre KOrso. del pctrolk> nel prossimo fu1uro ultimi 1empi. 68 ka. di solvcn1i La Confeffl\U di Teheran ha non è ta.nlo una questione di ca· A CHE COSA SERVE UNA lS kg.. di petrolio visti riuniti 6 Paesi produllOfi di renz.a fisica, ma una qucs1iooe di TONNELATA 01 PETROLIO 2l kg. di gas peuolio dd Golfo Persico (l.ran, prcuo (cd even1uaJ.me01e di calrak, Arabia Saudita, Kuwai1, A. rcnza polidca). bu ~abi., O■tar), che banno ~- Ma t proprio tOCto questi due 19 q. di binune 11 kg. di carbunoce pu ■ad S q. di lubrillcood Va noraco che peolio e ben.dna sono prodotti lcueri e 11.uiodi un litro COffUpOQde • meno di un kg,; io qucs-10 cuo se l'aumen. IO all'origine di uo Jc&. di pcc.rolio corri.spoade • 18 Urc, l'aumento di un litro di bon.z.inae dl gasolio si aggira sulle I S lire circa, Anche in quea10 caso •l'Europa li praenta c::ome una atJ'Uiooe aeor,afica; d'ahro canto però il conflino aperto da- &li USA, se tende nell'immediato a colpire in misura divcna gli intere.I nazionali europei (e quindi l fllt()ft, di divisione). ~ anche diretto a riaffermare la Rlbordinuiooe storica dei Paesi dell'Euro;,. occiden11Je (e in questo tcnSO riaccolera processi di riaggrepzionc). Questi prooellN a toro TOita trovano nuovo alimento nella incapacità dqli USA di trasferire la selezione degU inu:ressi colpiti dal piano delle intenzioni a quello effettivo del djverso andamento del ciclo economko nei divt:r5i Paesi et1ropci. Tutti si trovano, infatti, nella necessità di affrontare con1emporancamen1e la inOarione, 1a deOnione, il prevedibile prossimo risl■gno economico e la OCCCS$ità di scaric.ame i costi .suUa clas5e ope,..ia. ~ d1 aumen_tare. dal. I .o eeon,at0 ultimi profili che le cose non ri• !e~~. d;,I ~~~~to dol~~ ~~t:fauf~ ~=- s!i~=~ •I barile. Da questi Paesi, l'ha- reale della diminurione globale lia importa ci"?8 iJ 7(H_S per cen~ deUe e.sportnioni arabe, mencrc 10 d_d prOpno .. (abb~ dt si avveMono macroscopiche lm· greggio. Con dc:cmone quasi ~ pn:dsazioni sul preuo eHcuh·o temporanea, e comunque coord1- di una 1onne.lla1a di greggio ali' nata, il giorno di Natale no,-e origine. Sui aiomali italiani si l Paesi arabi ptodullori (Algeria, parla10 di Jlmll■, di ◄2mil■, di La produzionedi petrolio ~ IN MILIONI DI TONNELLATE.• (Mt.) ,oonrm12.rl r::P1100UZ10NE111TERJ1A AlllU[ 13,7 1 ! rALTRENAZIOIII 3,1 AFRICNAERA 53.7 '\ IRAN 63 MRICANE5.U Jl.!W[IJAZIOIJI 2,2 PROOOIIItTTRNA 0,7 48mUa lire alla tonnella1a. Una cosa sembra a.uodaca: l'aumento del vcgg.io medio orientale non supera le 18mil■ lire alla 1onnel• lata. U che significa u.n aumento di 18 lire al kilo sia per la ben• z.ina che per l'oUo combustibile. Quest'ultimo costa suUe 20 lire al Idio, aumentarlo di 18 lltt signi· ficbercbbe praticamente raddoppiarne il preuo. menue per I■ benzina (che cosca 200 lire) l'aumen10 non supererebbe il IO per cento. Viene propos10 quindi di trasferire sulla benzina, una paMe dea.li oneri che verTCbbcro a p vare 5UU'olio combustibile. Jn pratica se que11'ultimo ven.issc aumen1ato di S Hre (da 20 a 25), la benzina dovrebbe cos1arc sulic 230 lire, fermo res1a.ndo l'anualc. prelievo (iscale di ll7,◄5 lire. I giornali riferiscono che le (IN }IJLIONI DI TONNELLATE) Provenienza Algeria libia Egitto Siria lrak Iran Arabia Saudiana Kuwait Qatar Abu Dhabi, Dubai, ecc. Nigeria Venezuela Unione Sovietica Totale (compresi altri paesi) Valore (miliardi di lire) Valore medio (lire per tonn.J anno 1972 3,6 21,1 0,9 2,0 12,2 17,7 28,3 15,2 1,7 1,0 1,7 1,5 7,6 119,S 1.427,8 11.948 primi 5 mesi 1973 1,6 9,3 0,2 0,6 7,4 6,6 11,6 4,2 0,8 0,8 0,4 2,2 47,1 622,8 13.223 richieste delJe compagnie pecroli- ------------------------------- fCf'Csono per un aumento di 60C,E. E. 596 Ml, NIGER1I2A.2 AFRICDAENL IIRO9,4 ·AFRICA 13 INOONESIA 8,1 VENUUI.LA 13 IRAI6I ,7 PAESI ARABI DEL GANSATUR.UE. MEDIO ORIOO14E 3 CANAD . 42 u.s.A. 649,SMI GIAPPONE 206 Mt. - FRANCIA 113,8 Mt, Per rapprovvigionamento del peuo'lo greggio. l'Europa dipende degli arabi per il 54 ee,r cento del suo fabbisogno, Il Giappone per Il 43 per cento. 70 lire al lilro per la bc-nzina, di 5 li.re pct l'olio combuslibile e di 25 per il gasolio. Taie richiesi■ ha tuua l'aria di l.rovarc buona accoglienza da paMe del go,·emo i• taliano, il quale magari ci ■gg.iungcrà anche qualcosa di suo .sono forma di impos1e. Se qucs10 è il me1odo seguito dalle scue .sorelle per adeguare iJ AVVISO La Commissione Nazionale Operaia del PdUP si riunirà a Milano nei giorni 26 e 27 gennaio. Per ulteriori inlor• mazioni (circa il luogo e l'orario e• satto di inizio dei lavori) telefonare al Centro Operati• vo oppure diretta• mente alla Federa• zione di Milano. IL. HISTERO T:ù ~ of OEL PETROLfO o 0 che ooo • \'cndere ia Italia gregl!ÒO che - dopo l'espropriazione da pone dell'Jru dell'I PC (Consonio di cui detenevano il 23.S per ccnw cia5cuna) - sarebbero COSU'CtlC a comperare nel mere. IO libero. E' di q....ii 8iomi inoltre la no<izia della firma formale di un ec:cordo tra la SheU e I• Gutf nel campo dell'energia nucleare, che comporta per cnuambi i gruppi un esborso di 120 miliardi. E' una pura c:oincidenz.a il fauo che anche l'ENI dovrà ~ alla Sheli (secondo voci diffuse .:I •· re) una OUra di 120 mu.di ffl pagamento def1e attivill riJevate. Tutto fa ri<encre infatti che l'osbof1o sie. di gnn lunga maggio- "'· lo vericà l'EN[ non ha fatto un buon affare. Ha rilevato raff1nerie $<Xtodrrnensionate ed obsolote, una re(e dmributiva i~ nalc e spesso $0Vr8.pposra alla propria, in cambio di un buon g.ruaolo di mUiardi. che non s.- ranno certamente investiti in ltaM. Si 90&tiene che con 1•~ :.ione l'ENI b■ acquistato una maggiore rena di mercato e l■ garanzia dei rifornimenti. Il primo argomento t VttO, perde valore però se non ~ ,-ero il scoondo. Ed in ,-c:ritl risuha diff.:ile a-edere che lo Shcll pooJA garamtre aH"ENI rifornimenti di petrolio che """ po,$Ìcde piO. Se invece, come l più probabile. la garam.i.a la dl l'ENI alla Shell, nel ""'° che I• Shell vendcrl al 'ENI greggi che per contrasto si era impegnata .::I ■cquisttre (ai prezzi di mercato), oon si vede pcrchl opcn:z:ioni del gencn, non le poo,o lve I' ENI in prima pen;ona. SCHEDA Le sette sorelle L'ciap,rc:uiooo «scttetordleo-mau,por-1< IICtle magiori compqn.ic pec,o111.,. dd mondo, che opcnnoln ruuelclooldd ciclo del petrOUo, dalla rf. cerca alla vendita (ioalc del prodouo - venne coniata da.ll'ex.praioco&c deU"ENI, Enrico Manei, ex partici> no. democrisliano JPreciliNIJ. cato, mono io ci~ tanto misteriose che ormai si parla di aMaS,jinio. E i maodaoti dd suo auas6inio spesao vcogooo idcntif'acati. proprio io qUCMe c7 sisu:n», a cW Manei avna abbondante.mente pcatato i calli (basti pensare alle ire dei francesi per il rauo che Mac. lei finanzia VI la rcsisteau alaerina). Vcd.iamo chi IOOO più precisamente le CICCIC.orel• le.: I) la EXXON (pl sdo,d 00 Ccmpaay ol New J-,) 2) la TEXACO (Teno 0B Ccmpu,y) J) la GULF 4) la STANDARD OIL OF CALIFORNIA (nota colDC Socal) 5) la MOBIL 6) I• ROYAL DUCHT SHELL 7) la BRITI.SH PETROLEUM.BP In molti Pacai la S..... duci Oil of Califonlia e la Texaco ton0 associate. Delle 7 ben cinque 50ftO americane; una t inglea,e e l'altra ~ angl<><>landae (la Shdl). I.a EXXON l lo pià a,aode compqnia petrolifera e la sccooda 1-0decl per azioni del moodo lo tutti I campi~ con un rattureco •- nuo che supera abboodan-. tcmcole i diecimila miliardi d1 lire; produce clrça ◄00 milioni di 1onndla1e dJ petrolio all'anno. La società venne roodata da fohn D. RockefeUer; oUi ci sono migliaia di uioniMi, ma la famiglia Rockefelltt cootinu■ ad essere il più IJ'OSSO 5Utgolo aziooista. La GULF l controllala dalla rarni&lia Mellon di Piu.sburgh. I.a STANDARD OJL OF CALIFORNIA e la MOBIL sono due delle 1an1e socle1l di comodo fondare da J. D. Rockcfelle-r, e di cuj donne disfarsi dopo un proocs.so per le violazione della lcge americana anli-tnJSIS. I.a ROYAL DUCHT SHELL è composta da due s,ocictà finanziarie, di cui quelle olandese con1r0Ua il 60 per cen10 di tulle le. fi. liazioni del gruppo, men1rc quella inglC'5C con1rolla il 40 per CffllO.

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