L'Unità - anno VI - n.11 - 16 marzo 1917

l'O per una ma cchina o per una materia coloran – te, ed è indipend ent e se domand a il ca.l'bone o un' altr a materi a prim a! Se si ra gio na con semp lici cri ter i econom1c1, senza pr eoccuparsi (come -vuole an che il Ca.rii) d ell'eventua.lità del la guerra , il commercio ln– lCJTI:t'zionoJe dell o ma cchine obbedirà sempre e dol'Unqu e alla sola legge della domanda e dcl– l'offort ,t, nè più nè meno del commercio dell e mn– t.erie prim e. Se, invece, si dove tener co111,ooel cl'ilorio politico, se si deve amm ettere che un gracle Stato induslr ioJe possa nega re ad un cer– to mom ento, por fini politi ci, il ri!ornimenlo di ulcuni prodotti ad un possibile rivale, si deve pur e ammett ere che il r ifiut o, temuto per le mac – chin e, po~sa avverar si ugualme nte anche per il corbone, per U colone, per il grano, ecc. Se li Carli è cosl permaloso per le macchin e che si produ cono a Br escia, perohè è cosi indin erente por li grano che si produce a Ca.slrogiovanni! Equivoci da dissipare Non vorrem mo esse.re fraintesi . Anche noi ci :tuguri amo il r1t1lido sv(luppo dell e industrie chi-· mich e e meccaniche, come di ogni u.ltl'a industri a che, nella pl'oduzione indigena delle mat erie pri - 1ne, In pa1ti colal'I situazi oni geogra.flche e sopra – tutto nell'abb'Ond nnza , ab ilit à ed intellig enza del- 1, no stra ma.no d 'ope ra, posson o tr ovare uno ,·ondiziono di sensibil issimo favore . Ancho. noi siamo con vmU che, in It alin, l'attività agrico la, n!'<'ess:o l'iam ente p.rodominanle, dev'essere più lar– gnme nt.e Integrata dnll 'a ttività industriale. E non Biamo dei dotlrinat1 tanto ostinati , da non r lc.o– noscere che lo Sta to pu ò e deve fe.r molto per o.lu – ta re un t.n.le sviluppo. :\<laper ragg iungere questo scopo, non devono usso lurn:mente cr ears i nuove attività parassitarl e, viventi soltanto degli aiuti continuativi e siste 0 mati ci ,!elio St.nlo, I quali, come dice benissimo il Ca.rii pa rlando dei prem i e delle sov~nz ionl nJla mn l'lna merca ntile, "taglia.no I nervi all'ini– ziativa" ; nè si devono aumentare le s1>Crequa.7,IO– n l e le ingiustizie esistenti, sacrifica;ndo quelle at – tività, che sono nncora le più en ett.tvamenle pr o– ficue, Il Cn.1'11 rip ete al liberisti l'accusa di rinf oco– ln,·e ad a rt e le \'ecchie gelosie regionoll . ~1e, se ,•g li avesse studiato con qualche att enz ione le con. ùMoni deU'Jt,alin. agrico la (e non del Mezzogior– no soltanto ), avrebhe riconosciuto che vi sono re– gi ,ini nell e quali anche un inizi o di trasformaii o– " " industriale è ogsi assol utam ente impo ssibile, 11wntre sarebbe , ,·elativa.men te, assai facile, a.sei– curnndo ai prod otti agr icoli un mer cato più va– sto e mepo incerto , otte nere un aum ento sens l– bii•• della produzione agricola. Ii ratto, di cui si fa forte Il Ca rli per sosten ere che U p rotezionlsmo Industriale è una . manna anche per: l'agri coltura, - il fatto cioè ohe In al– cuni Stati lndu strio JJ il rendimento delle terre coltivate sia notevolmente maggiore del rendi – ment o d elle terr e nost re - non pr ova. un bel nu llo: visto che In qu el paes.i la coltura è limi– tata a poche terre selezio nate , e che le cifre ri– porta le ri guarda no soltan to quei prod otti (grano, sega la , foraggi) che sono sempre e completamen – te assorbili dal me rcato nazionale. Nel ca.so dell'Italia, inv ece, si tratta . di Inter e regioni coltiv ale qua.si esclusi vame nt e a. vite, ad uliv o, a.d agrumi. In alcuni anni - è vero - il mercato delle poche regioni ind ustri ali rapida– mente arricchite basta da· solo ad assorbire - n. pl'ezzl rimunerativi - tutta quest a produzi one . ~'la l'unicità e la ristrettezza del mercato - pol– chè a poco o. poco il protezionismo ind ust rial e vie. ne a chiud ere ogni via d'uscita per J'ostero - determina do. nJn o od anno oscillazioni enormi del prezzi agr icoli, ed espone le regio ni wgrteole a cr:tsi terribili perlodlohe ·, compri mendon e e sco– raggiando In produztoane. 11 modello tedesco Ciò che sopra tu tto stu pisce In un libro, a cui lo gue rr a contro la Germania offre i più abusa – ti m,gomen tl eent.lmentall di propaganda, è lo spirito di imitazione pedissequa, dJ ammiraz io– ne qua si servile, per tutto quello che la Germani o ha fatto di buon o o di catti vo nel campo dell 'Istru – zione, dell'organizzazione, della politica econo – mtoo. L'UNITA Il Ca.rii l'iconosce che « non ,·i sono duo nazio ni che abbia no l' identic o· teno roJdi vita"· ~la di qul'sto prin cip io, che dovrebbe essere il ca.nona fondam ent ale non solo del nazion a.lism o, ma di ogn i studio di politi ca. e di economia nazionale, non tien e in prati ca il minim o conto. Ed invocn l'estensione a noi rii tutt i qu ei mPtodi schietta– mente tede schi, per cui ha già pr oclamata contl – nunmente la necess ità d i solt.ra rsi con la guerr a nlln mln aocin della tir annid e gennani co. Un siste ma politico ed economico, In cui lo Stn – to sia tutto e l'Indi viduo sin rid otto ad un sempll– c-e st.rwnento passivo ; - In cui l' educazione e In istruzio ne nazi ona le sian o affidate esclusivamen– te al lo Stato ed abbia no ca r atte re di obbliga to– rietà , - in cui gli orga.ni stata.li debbano Inter ve– nire a di sclpJin a re, in tutto e per tutto, ln pr odu – zione e gli scambi; - ecco l'Ideale del Carli : e un tale s istema non è che la copia , peg gioral:1 e por – tata all'est.rema es9€0 razlone, di quanto s'è fallo In Germani a in ques ti ultimi <iO anni, Il Cal'li ha un bel dire che un ta le sistema dev'essere "vivift cato dalla maggi ore geni ali td l a– tina "· Con qu esta fr a.se , che può fare Il palo con qu ella del protezionismo tedesco sosta nzi a.lmente diverso do ! protezloni slllo latino , egli non potrà mnl ottener e che diventi Ita liano ciò che è sch iet– tame nte germanico, ed è l'antit esi perfetta del geni o lati nÒ con lutti i suoi difetti e tutto le sue ct~. - La statokù rla tedesca . agognat a dai n azlonall– sU non è unu. novl4L, ru1cora da provar e, per l'Il a.Ila. Se non se ne son o visti tutti gli en Pttl desidera.ti da,! Carll , questo non si deve an att o, com'egll ripete ad ogni ista nte , aJ r egime predo– minante In It alia , del lasciar fare alla r,enllll!td Ialina, cioè a qu ello spirito di non te lnca r lcà di indi scip lina , chè sa rà forse un male In sè, mR che Impedisce alla bu rocraz ia ac~cutrat.a di fare tutto Il male che potrebbe, per Il pelandronlsmo rtegll st;>ssi burocratici e per la reazione Istintiva e continua dei cittadini, e r app resenta una forza di reaiste nza , con tr o ·ogni azione di Stato ohe si spezza e si rivela Impot ente. In vocare - In Ita lia - una m!l@"glore potenzR e un più Mslduo Intervent o dello Stato , stgnlfl cn lnvorn re al trionfo completo della bu rocrazia . accent rat rice, con tutte le sue Incompete nze, le sue lentez ze, i suol favoritismi. E signi flca o.lutare ogni forma di paras,,ltlsmo, e ostacolare lo svi– luppo di ogni libera atUvil à. Se si vuole, dopo l'espe ri enza specialmente di qu esta gue rra ., est endere Il domi nio della bur ocra. zia a tulU quei cam!)I che finora n e eran rimasti rortu no.t.amente immuni; - se si vuole stahlllre dovun que Il regime dell'uniformi tà più compl eta <' della obbli gato rietà; - se si vogliono tagliare i nervi ad ogn i Iniziativa; - gli Insegname nti ctel Cnrll si possono accettare senz'al tro. Ma per ottene– re un t.aJ risultato non era .necessa ri o suscita re dal. le loro tombe Albert o da Gius sano o Arnald o da Brescia . Tanto meno Impegnarsi nella più ter ri – bile guerra che obbla vi sto la sto n a. Era più nco– nom!co e più comodo accetta re pacificame nte Il pr ogra mm a di or gani::a:;ione , che la Germania, nella. sua bontà, voleva. ela rgir e al popo li in feri ori. Gioo Luuatto. Doveri di gratitudine L' Idea nruionale è uno dei pochissimi giornali eh., abbiano tr ovato da ridir e net voto del Consi– gti o s11periore dei lavo ri pubblici, per ché f osse dichiar ata decaduta dalla concession e del/ 'ar que– dotto pugli ese la Socie td privata, di cui è 11nico a: ionis ta la f amiglia Bom.bri ni di Genova. .Voi non ci mera vigli amo dell a parte attill a , <tppa.ssionata, eh.e pr ende rorgano m onopollua – tore Ilei sentim ent o na:i ona le i taliano negli of– f ari del senato r e Bombri .nl . l nf a.tti, dal ro gi to del no taio Capo, 1n f orza ciel quale si costltui n et 1914 la « Societd anonima per azi oni l'TtaJlana " per la pubblicazi one delrid ea nazionale , ris ttlt a che a co, tituire ti capitale di ìOO m ila lir e, in 140 azioni parteciparono, per nu – mero 7 a: ion i e 35 mila lire , Alb erto M. Bom brini; per n. 2 azioni e 10 mila lire, Bombrin t Rosett a; per n. 2 a:ioni e 10 mi la lire , Carlo Emanuel e /Jombrini. - La campagna dell' Idea nazionale nella questio– ne dell'acquedotto pugliese t , dunque , una cam– )JO(Jnadi gratitudine. Tre domande O mille abbonati o cento azioni cont i del nostro amministratore parla?W '1,iaro. Se non cresce alme n c>di mille il num er o– aegli abbonati, o almeno di cento il numero delle a:ioni , !'Unità chiud erd il primo anno di e,er– r i.io con un disava ruo di 5000 lire. Potr emmo ridurre il di savan 10 di qualche mi – (Jliaio di lire, sopprime nd o la vendita al minuto , , he t passiva per noi, come per qua,i tutti i gionwli settimanali . Ma questo , ianiflcherebbe rinuniiare ad un o del meni più ef{l.caci di pro - 1•aoanda . Potr emmo raccogli er e un gr uppo dt amici, che coprissero qu,;zlunque dtsavan:io con le proprie ri– sa-rse personali. Ma ci rifiut iamo e ci ri{tuteremo sr.mp ri di ri corr er e a qu.e.,ta f orma di mecena – li smo giornalistico per continuare nella nostr a opera . Noi intendiamo r.he quest 'opera Ifa soste- 1iuta pr evalentement e dalla so!idarie td attiva dei lei tori : vogliamo at•er e la ,ensazione c]l.e altri 111olti con noi son dispos ti ad aiutare la propa– yanda indipendente delle nos tr e idee con ,acri– flcio che ecceda l'abbonam ent o che è un preuo sott o costo. Percicl sollecitiamo i nostri amic i di non stan– ,;arst a trova re nuo vi azioni sti e abbonati . Si avvertono i nostri corrispondenti che per tutti gli affari di amministrazione (abbonamenti, reclami, ecc.) é bene indi– rizzare impersonalme nte: Ammin istrazio– ne dell'Unità, via Adda, 4 - Roma•, Per la collaborazione indirizzare: Dire– zione dell'Unità, via Adda, 4 o personal – mente ai direttori.

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