Studi Sociali - anno IX - n. 9 serie II - 2 marzo 1938

Pag. 6 rcaiionarie. unite al braccio militare, con il loro odio co-ntro i1 proletariato. hanno prodotto la tr·t– gedia attuale. Per6 la guerra ci ha aperti gli occln; Ge non agli altri. per lo meno a rne. Il proletariato, se, alla fine della guerra. riuscil'a ad interpretare la vol::mta del 1mese. avn.'t diritto, non solo a par~e– cipare al governo. ma anche ad averne il monorw– lio. . Ilo detto e ri1,eto che ci6 che é mnrto. é Jnorto. Coloro che nensano di poter oontara aui partiti politici attuali per tornare alla situazione v.n• tica, non guar::lino verso di me. ~oi sappia~no bene che bisogna dare a que,3te p,t– d·ole un valore molto relativo. Non sono né uu:i pramessa. 11é una garanzia (-che del resto non ci lusingherebbe. perché april'e al proletariato le port.e del governo significa aprirgli le porte d'una trap– pola); sono un sintomo. La rivohizione non deve erSsere poi cosi completamente mor,ta in Spagna. $e rie•3-ce a far pronunciare simili parole a MartfntYl Barrio -repubblicano-. mentre il "aociaJi ,3.ta' ' .i. '="'– grin (che confessa pubblicamente d'aver -trasferito il governo a Barcellona per soffocare quella stessa rivoluzione in Aragona) promette il ritorno alla r~ pubblica del 1931. STUDI SOCIALI narchica (mentre la rivoluzione -secondo }'Emilia– ni- é neccssariarnente centralista). La prova di questo fallimento starebbe poi n.ella partecipazim1c degli anarchici al governo. Cominciamo col concedere che -quest'ultimo é stato davvero uno strappo ai l)l'incipi, provocato non da 11tCEt2::iitA rivolu1.ionarie, ma dalle supreme e3ige1ne di concordia poste tiUl taJ)peto dalla guena. Emi– liani non pu6 ignoraro cho tanto l'ingresso deg:i anarchici al governo come il passaggio della <lire– ziono della cosa pu,bblica ai settori marxiati, sono slati il prodotlo d'un ricatto ooercitato da quebti ultimi e dai repubblicani. valendosi delle armi rui3ae e dell'om della Banca di Spagna. '.lfesso nella si– tuazione di ce.dcre di fronte agli altTi settori d~!– l'antifascismo o di provocare con una resistenza senza i neces,sari me-zzi materiali, una vittoria del fascii3mo. le forze libertarie hanno scelto il male minore. g i:::ono proprio coloro che han giocato a colpo sicuro sul loro -seusu di res1)01.IBabilitU, che si yalgono ora di questa condotta remii.::::,iva !)~r gridaro al fallimento. ,Ma la C.N.T. e la F.A.I. sono in queato momento l'unica forza rivoluziona– ria d'J~nropa, malgrado lo passeggere- concessioni a cui sono stai.e indotte dalla guerra. Proprio curioso, ora, in bocca d'un 1narxista, il rimprovero fatto agli anarchici di non avere forza ricostruttiva nella ri- :-.lel numero del 23 dicembre del 1937 di "Nouvel voluzione a causa del "pregiudizio antL.statale", Age" (quotidiano di -cultura e +d'organizzazione, Pa- quando un'immensa rete di collettivita .contadine é ,rigi). c'é un riaiseunto interessante d'nna diacus- ,sorta dal basso ad opera della C.N .T ., quando gra• sione che I.Sisvolge in vari giornali fu:ancesi sullR zie alla C. N .1'. funzionano i eerv-izi pubblici, e pu6 P-Oaizione de1l'elemento padronale nelle officine e l'industl'ia di guerra, bene o male, rifornire il froa- nella produzione in genere. Evidentemente i nodi te; quando il sabottaggio o l'attacco diretto a qua- vengono al pettine. Gestione +diretta degli operai o a.t'opera rivolnziouaria e costruttiva viene propr:o capitalismo di Stato sono le due prospettive più clal1o Stato e specialmento dai marxisti di Stalin probabili e tutti lo vedono chia1·amente o lo pre- e di Prieto. La vitt01·ia di questi ultimi, prodotta. sentono. Sorgono giA i problemi <lella succe-ssione e dall'appoggio internazionale: non dei popoli. ma -rli -con essi i dubbi sull'efficacia del funzionarismo Bta- certi governi. é un ben .triste trionfo per dei ri 1·)· tale da una parte e sulla ,capacita della clasae ope. h1zionari, perché é stato ottenuto con la Tinuncia -raia dall'altra. Scrive Suzanne Sailly. Lainé .su1la alla rivoluzione. Non é stato un marxista che ha 41 République": "Non si tratta solo di sapere se la <letto in Spagna: "Chi paTl~ di socializzazione é un ~lasse operaia é econOJnicamente capace cl'esercita,·e ,elemento della V colonna .. .'"? Non é stato un par- 11 P~tE:'re pa-dronale, ma anche di dimootrare ,che gli tito marxista che, fi,n dagli inizi del movimento, 6i uomm1 del nostro tempo possono vivere in Ji,bera proc1am6 difensore della democrazia borghese e comunita di lavoro, sopprimendo l'elemento d'ani- de,Jla proprieta privata? mazione economica, <li disciplina sociale di suor-,. Malgrado la persecuzione. la C.N.T. e la F.A.J. riorita tecnica, che dovrebbe -essere rap 1 present~t~ vedono -aumentare il nwnero dei loro affiliati. L'o- dal padrone. Per rispondere a questa domanda c'é pera ricostruttiva, pur subordinata alle necessita. l'esempio dell'U.R.S.S. -cosf ·spesso invocato n,.)l militari (non dimentichiamo che circa il 70 % delle corso di questa controversia- ma anche quello cli truppe che presero Teruel erano ,confederali), pur c~rte esperienze disastrose pili vicine a noi, sp~1-- limitata òal sabottag-gio del1o Stato, .continua, in ~rnlmente <1ue1la della Vetreria opei•aia d'Albi". beneficio, non d'una tendenza. ma di tutto un po- Nouvel Age" commenta "L'U .R. S. S. ha risolto i-I polo. Ora domandiamo ad Emiliani: chi hanno fatto problema con lo stalinismo, ,cioé con il desnotismo fallimento, gli artefici di questa rivoluzione o coloro e_conomico e ·sociale. La vetreria operaia con il ral- che, speculando sull'imminenza del pericolo, cercano J1mento. In una arola il rob 1 é ,stato · ist · 1 rl ? risolto· "Nouvel Age" ha delle soluzioni. Ne hn.-+-"-'"1""',"'e"',sc.i,tLie"'s"'se'""'c-"o""s;.e_s_i -1-io_l_r_e_b_b_e,--0-d _ i_r_e_a_P_ie-t•m--N-e_n_u~i-l la C.G.T.R.S., per quanto non le stesse ... ·• che. in una relazione alla 1.0.S., pubblicata nel Ecco: noi 'Siamo vicini a l(Nouvel Age" in molte "Nuovo Avanti'• del 15 gennaio, fa, in forma più delle sue ~ffermazioni. •Pure qui non pos•siamo fare generica e velata, ma più acre, le ·stesse afferma- a n~eno d1 notar,e che i tentativi di risoluzione tìi zioni. q~et:itO_Pr?blema fo,ndamentale non •si lirnitano a 1lu~ d~sas_tn: 1! fallimento <lei socialismo ,statale in Rus- sia, 11 fa11~mento d'una vetreria in Francia, e a duo programmi ancora teo-rici-: quello di Nouve1 Ao-e e Quello della C.G.T.R.S. -E' ,curioso e doloro;o notai~e c?1ne. '?1entre -si cita ad ogni momento la Rmss1a, I e.spenenza ,spagnola é da 1uUi Ja,sciata da part~, con 1_ascusa che la Tivo1uzione é atata sof. fo~ata. M_a ~ntanto le collettivizzazioni -si -estendono ne, campi d1 Levante e di Castiglia e gli •stessi bor– g_hesi dell'Esquen?- sono obbligati a J'iconoocere l'ef– :1ce~~a de1Ia geet10ne operaia nell'indms,tria <lei tra. D[)01 t1 della Catalogna. L'€<!empio di Villena (PE.-'T c1tar_e. un esempio fra gli innumerevoli a nostra di– sposizione}, p~ese completameinte socializzato, con un tentativo mteressante di Banca sindacale v 1 b;ne. a::, controb_i1anciare l'esempio della v~tre~i! d_Alb>._ J u6 da1·,s1 che lutto vada distrutto (e i so– ~ial!st1 de! _mondo saranno in queato caeo i maggiori ·I esp_o~n.sab1li~le,ll~ catastrofe). pu6 clai•si che errori ~~101 mi: fatali. iSiano stati commessi. Esiste il ,1i• 1 ~tto d1,_ ... con~tat~1:e unél; ,sconfitta. di rilevare errori. No_~ etstt)~e 11 ~hntto d1 trascurare un immenso m:i– te, iale <l espenenza e di studio che é stato mes ·o a nostra disposizione al prezzo di tanto ;an~ue. t3 ~ietro E1~1iliani, nel "Nuovo Avanti'• de1l'8 - na10 rece_ns11Sc~due libri contro gli anarchici t~~~ consta <h van scritti <li Marx ed J~ngel:S a·ull'ar– g~>111ent_o, tra cui uno di Engels in cui critica la nvoluz,one spagnola del 1873. L'altro di Em J . slasvsk1 tratta "L'anarchismo in Rus~ia" A. ·qu:~~– r:c~nsione _si notre,bbe opporre l'esame ,cl•a~ltrettan\~ hb11 ,che dicono eeattamente il contrario E c· ~ rebbe da ~iscutere a lungo sull'e,sattezza delle ~o~:; ?r la bont('i. del_ metodo storico dei <1iversi autori. Non é questo 11 luogo d'una simUe investigazioae che del re::;to é ~tata gia iniziata più volte e .san-"t. c?n~~tt~ a <term_1ne c~n maggior calma NI impa,r– zmlJtd. 111 avvemre. BLSogna invece 1 ·i1evare -subi~o ,c!uel cbe E~1iliaui, per conto suo. dice della l>~ù 1ecenle stona spag,nola che, secondo lni sarebbe •:!a terza e ~ili completa conferma dell;' supério– ~ 1ta del marx~smo tSul bakuninismo". E questo pe~· ~1fatto che ~II ~~arch_ici "che sono .s.tati ,certamente 1,_combat~enti prn ardimentosi nella prima fa-se dol– l 1nsurrez10~~ popolaTe contro la sedizione mili.tare - hanno hmto •col lasciare ai marxisti la direzione politica e militare della guerra .civlle". La causa di quest.o fallimento starebbe neg'li elementi {!"indivi– dualismo e di federalismo insiti nella mentalità ,,__ Senza uscire dall'argomento, ma passando ai pie• coli l)aTticolari, Tileviamo in •C.N.T. (Madrid, 18 lii– cembre '37) il ,-e,soconlo d'una •seduta del Consig:io Municipale di Mad,rid, durante la quale si di-:scusae il grave problema del latte. I proprietari di vacch•~. non contenti di adulterare il prodotto. cercaro,,o d'organizzare manifestazioni di donne contro il Mu• nicipio. tutto allo scopo cli poter 1·ialzare i prezzi. Si tratta evidentemente di piccoli .commercianti ra– scistofili, appartenenti a quella classe .che ispira )a co11trorivoluzione ,e che gode le simpatie parti00- lari del partito comunista. Le vacche sono state ..se– questrate e i lol'o proprietari -sono finiti iù prigione. Almeno ,cosi han rhsolto i consig.Jieri municipali. E va bene. Ma non ,si pu6 fare a meno di confronta,re quest'epi·sodio con l'opera che svolge a Barcellona. ,pur fra mille difficoltà, l'industria collettivizzata del latte. E il confronto ha pur qualche relazione con 1a lotta di aupremazia teorica che Btabili:3 1 ,;e Emiliaini fra MaTx e Bakunin. Con la "Quatrième internationale" (rivi,3ta men• ,sile del Partito bolscevico-leninista, sezione france• se della IV Internazionale, Parigi, gennaio del 1938). ci arriva il penaiero d'un altro settore marxi• -sta. E bisogna riconoscere che "plus ça ,change, pl~1s c'eist la méme chose•·. con l'unica differenza che i trotekisti non s'appoggiano, per il momento. '3U nessun governo, il che lascia loTo una maggiore indipendenza di giudizio. L'articolo <li fondo di Trnt• aki su "Bolscevismo e stalinismo", 1sostiene la nota tesi della TV Internazionale e si sforza di dimo– strare, ,contro i revisionisti del marxismo e contro gli anarchici. che il regime di Stalin non € la con– seguenza diretta e neceasaria delle premesse bolsce-– viche. Riconosce con noi che lo Stato é un male e una fonte di corruzione, ma sostiene -natur1l– mente- che, per abolirlo, bisogna impadronil'seue. La dittatura del proletariato non é per lui. come per F. di "Giustizia e Liberta", la dittatura de:la maggioranza sulla minoranza. Avendo visto le cose da vicino e conoscendo il significato delle parole, egli la definisce qual'é: il ,predominio d'una mino– ranza proletaria, considerata da lui come l'ava!ll– guardia della rivoluzione. Il fatto ,che ,la minoranza proletaria si sia trasformata in oligarchia burocra– tica. dipende dall'ambiente e dalle ci,-costanze c,. sterne. L'applicazione rigida di questa dittatura di par• tito alle altre correnti rivoluzionarie che venner!l schiacciate, era -lo riconosce-- pericolo!.Sissima o fu infatti il 1mnto <li pal'tenza del totàlitarismo ~ta– liniano. Per6, sempre secondo Trotski, ubbidiva ali~ difficolta della situazione interna ed ooterna. E' ':U• rioso notare ,come questo forte (ma spe:Ssn sofl– etico) ragionatore, cada qui in contraddizione. In– fatti poca prima aveva detto che ,le "circostanze eccezionali" con .cui gli anarchici -spagnoli giusti– ficano la loro partecipazione al governo. non sono un argomento valido, giacché non si concepisce una rivoluzione senza circoatanze eccezionali. E su qur:'– eto ragionamento -che nare valga p-er gli auar– chici e 11011 pel' i bolscevichi- baea tutta la ::ma. tesi dell'inefficacia del m-otodo anarchico per ar.·i• va.re aU'abolizione -dello Stato. Più efficace. secondo lui. é il metodo <lella dHtatul'a. 1\ila l'iu.segnamento della recente storia russa é più chiaro che il fati– coso argomentare dei "dialettici" come 'l'rotski. I processi di Moaca sono la continuazione delle l'·':!· 11reGaioni sanguinose di Kronsta<lt e dell'Ucrania. E la dittatura. o anche ,semplicemente lo Stato, te,:1- dono, nella Rtl'3sia di Lenin come nel1a Germani1 :li '\Veimar. nell'Ungheria di Bela Kun come JH¼lla Spagna. di Prieto, ad uccidere la rivoluzione. In 11 Solidaddad obrera 1 ' del 25 dicembre, un arti– ,colo preparatorio al congresso economico della C.N.T. 60Stiene la necec3Sit3.d'organizzare ,la diatribuzione su base cooperativa. finché non sia possibile una rsocia• .Jizzazione totale. II giorno dopo 1 Federica Montseny. in un'intervista pubblicata <Sullo stesso giornale dice– va: "Le cooperative di -consumo, che. se fossero state create e diffuse immediatamente <lopo il fatto rivo– luzionario, avrebbero .potuto eliminare il piccolo commercio ed ,evitare la formazione di tante fOl'– tune edificate Bulla fame degli ailtri, Bono ora d'u– n'attualita -palpitante, imnosta dalle circostanze'. ., Ecco un'esperienza da discutere e di cui bisognera tener conto in avvenire. Avevamo ragione di so• sten-ere che l'orizzonte ,sindacalista s·a!largherebba eolo, per forza di circostanze. Nel numero ·di novembre- d9ll'"ltalia che scrive", rivista romana di bibliografia, Nicola Moscardelli ai meraviglia e si duole degli insulti e del sarca– smo con cui i giornali itaJliani hanno accolto il libro di Gide .suUa Russia. "Il giudizio dei nostri giornali fu identico al giudizio della «Pravda~". Mo• scardelli trova che i critici italiani avrebbero do– vuto accogliere con giubilo quel·la testimonianza an– tlbolscevtc ich1a:r nc:omp-renstbt lir-roTI rrtt contraria. E invece il fatto é spiegabilissimo e se Moscardelli avesse davvero letto il libro di Gide ravrebbe capito. Le critiche deHo scrittore fran– cese si rivoJ_g·ono esclusivamente contro le degene– razioni della rivoluzione russa in senso fasci-sta. Quelle stese~ criitiche sono implicitamente rivolte ai regimi d'Italia e di Germania. I giornalisti fasci– sti han ragione di vedere in ,quel "Ritorno dalla Russia" un pericolo. giacché, se largamente diffuso in Italia. contribuirebbe a distruggere il mito russo -che é stato mantenuto più dai fa-scisti per un comodo ricatto sulla borghesia che clai comunisti stessi- e farebbe un'ottima 1wopaganda antifasci– sta. LUX. Bibliogro fia Camillo Bemeri: JUUSSOLTNI A LA COX– QUISTA DE LAS BALEARES. - Ed. Tier– ra y Libertad". - Barcellona. 1937. Ptas. -1. Tutti hanno ormai parlato di questo ,libro. "Stu,Ji Socjalf' che non si distingue per la sua agilit.i, ar– riva. come .spesso gli ,succede, in lfitardo. "Mus1solini alla conquista delle Baleari", che con3- sciamo ,solo ,nel,l'edizione -spagnola, giacché neppure una ieot)ia dell'edizione italiana é arrivata a Monte– video, non é che un documento: documento lel paziente lavoro di .penetrazione che, sotto la mo– narchia e più tardi sotto la repubblica, prepar6 l'::tt• tuale occupazione al'mata delle Baleari da parte del fascismo, documento <lei metodo ,scrupoloso e deìla rettitudine intellettuale con cui Berneri conduceva le ,sue indagui e ne esponeva il frutto. Per obbedire a questa preoccupazione d'onesta. che nerneri doveva -e lo dice-- all'austero in3e– gnamen,to di Salvemini, il copioso materiale raccolto sfila davanti ai nostri occhi con voluta fr-edd·ezza. L'anima ardoote di Berneri non .si manifesta in queste pagine. destinate più alla storia che alla. propaganda. L'autore stesso le definisce "un dos– sier". Ma quooto <los,sier va.le quanto una battaglia. non -solo perché arricchisce la nostra esperienza in un campo ge-neralmente vietato ai nrofani, ma anche perché mette Botto gli occhi dei pi(I ciechi le pro-✓e della lunga preme<litazione con cui il fasciamo ita– liano 1wepar6 il suo intervento in Spagna e di– strugge ,la leggenda ch'esso sia doyuto alla pretesa jnfiltrazione ruiSsa nella penisola. Quest'ultima af– fermazione é cosi asBurda e cal)lpata in aria che ,solo delle menti infantili vi si possono lasciar pran. dere. Pure non bisogna dimenticare che questo m')-

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