Studi Sociali - anno IX - n. 9 serie II - 2 marzo 1938

,! the, rltalia fosse particolarmente preparata clalla 1:ma tradizione, a dire la parola di giustizia e di ìihcrlù ch::'I il mondo intero aspctla anslo,:,imeutc da qualc:lH, parte. ·'Nella , ila storico - politica del noalro paooe han- 110 c·a1•itHi1J importanza, perché originali e avilup– patisl 111 una maniera per[ella, i Comuni. Ora il ('omuno rapprc13c-11ta. il massimo di d.:-mocrazia. Ol)~'· raia (non senza lcnlativi di uguaglianza economica, {,. come in H.ut; ;sia. di predominio po lii ico <lei meno f.noriti c-conomicamr-11te) che sia stato attuato Gin,) aJ!"npoea modernissima. E tale importanza 6 vera– t11L't1lc fondamentale perché, anche dopo la loro cadnla. i C'mnuni rcatarono. nella coacic-nza poli til'a 11azio1ule-. runico tipo di Stato di diritto. I.e !-.ignoriC".. fnl'ono giudicato come un reg-r('-SSO. u1n deractrnz:t. Il potc>ro assoluto. fu 13,em1>rccon si eh 1·ato in Tlalia. e solo in Italia, come m;·usurpa– zione... Un rivolgim nto che aaaicuri insieme l'u– g-naglianza cronomira o 1a libortù polil!r['. non in urntra quindi gli ostacoli ehc av1·c-bbo incontrato :11 Ttn~i:;ia, ma rientra nella grando conc11t::1 .;tork!'.t dt•l!:t nostra miglior traclizion nazimrnlc". Il primo p:1::;so per risolvc-ro il 1>roblcma non l'ha <lato l'Italia, corno Balth3te1li preve-d.ova, ma l'.t 8pa. ~na. e.on lo suo co11etlività liber~-- e fedPralc\ ,;.•Qn il tentativo riuscito. anche BO poi inlerrollo dalla Yiolen1a. horghese. d'nna democrazia di 1wod11llori. l~' inl nssanto nolaro come L6pcz ..:\.larrOn. in una ùella prefazione al libro di Souchy "Fra i contadini dPJL\ragona". fa per la Spagna lo ale~i,H) ra~iOll'\· mr11lo cho RattiatPlli fa per l'Italia. dimostran lo c·om0 lo spirito fe<lrralisla e, autonomo tLl\0 col10t– tiYi1(t corrisponda alla pfii pura tradiziom~ .3pagJ1vl•1. anzi me<.lilcrran 1.. e rimonti. malgrado l'8JJsoluti- 8n10 tiC'i Borboni e degli Ab5hnrgD. malgrado il L.!11- 1:al<'simo. Al municipio romano Nl a:lle lib0ro cittù rn.11innr~. L'a.rgomC'ntazione serrata clPll'ilnlh1110 si fa pnfm3iasmo JiriC'o e immag-inifico nello i-.pagnol,1. ma l'aspirazio1w é la 13tessu: ril rovare fl'a i GQ(li· mc nt i del pas~alo (' far 1ìhoccar(• nel no~tro aGS"'· tato presentC', la ve-111eterna che as::;icnra h vita. l.,a 11ostra battaglia ùi oggi é 1>er la C'Olhfllista del 11:lll<• degno. del lavoro libero. Pf-1' romhath--r\, questa battaglia il pcnsalore aot– :i!H s'é ;:;-dtato a capofitto ncll'azio110- in un paese •· ç 1 11 .ç,,x., il !'mo. v(':ro intc-rnazionru.i.sm :1 nou JH"1l'ignorare. ma nel superare l'atla:-ca111enta a un dct0rminat territorio. a una d0termiuala for– ma. di civiltù. E molli di coloro eh!"'- hanno o[[erta ìr., 1010 vita all'urnanitù in tol'l'a di 8pagnn. sono arrhali nei fatti a qUC'i3tO i3UJ)Cl'alllC'lllO chp IIOH 11C'ga. ma. romprende in s6 il "mal d I pac~c" o lo I raBcen<lo. J)('i tanti RCTit1i di Battintelli cht' ho f-!otlo gli ocThi. ho pr<'f1:-rito esaminar-a, ostesamPnte solo ".\n– lifa~ciiìmo iillr>~rnlc". pPrché, riJ)Plo. mi !-IC'mhr'.1 ( ì 1 , ·-:o ria, ,HIIH, h1.:11(', roric,ntazion~ fonda.nc: 11hl e pe-nnanente del suo spil'ito. Egli stesso annet– ti \a n 1fUf·~to lungn articolo una speciale impor– tanzn. .\1a tutto qur-1 rhe di lui ci rilll'lllP ha il suo J)a1-ticol,lro intrrr~so. Ba,1ta sfoglhro la CC1!lr-zio11c dc i "Probl~mi dclh Rivoluzione. ilPliana•· (E 'S. I. L. -· ;,\fnrsi~lia). dr-i Quaderni di lrft1,3ti1,ia e Libert:"L di C:il:•ìtizia r Lihertti settimanale. prr trovaro <li lrrdlo in lralto dogli articoli di Battistelli ,1ui pili din·rHi argomc,nli. Nc>I n. 0 'i dei Quaderni di G. e L.. obhrdt ndo alla BUa costante preoccupazion ·,. e r1~rimeva il ilPi1iclcrio di veder sorgcrp in seno al comnniamo una corrente revisionisl1.. in senso anti- 111islico. f'nliditlatoriale, antifatali:3ta. Pu6 da1.-:;i ('\ aknno sue parole pronunciate in Spagna lo confer– :rn rchhero) che c~li co111e altri membri di G. p L.- vedesse nella "nuova linea" del P. ('. un paGso avanti in questa direzione. Non é qui il ca~o di <lisc11tP1·c quc-sl'intorpretazione clella realt:i. an cui i f:1Ui stanno dicendo le ultime parole. o non certo J)( r eonfe-rmarla. Del resto non é affatto t;iru1·0 eh nat I !atolli la. condivideBse. Quel chn 1·isalta chiara– mrnl" clalle sue ultime couversazioni o clagli ultimi sc·ritti é una gran indipendenza di giudizio e. 11ello Sl<ìsso tempo, una gran cautela nell'euprimere ,1pi– nioni su una. situazione di cui e-gli -in,pegnato (am·r:r~! iltl1\11li\ il:'t ah~orbente del fronte-- sentiva <li 1w~ 1 av re lt1lli gli elementi. Questa riserva. pro– veniente da quella forma cosi poco comune d'o– ll('13tfl. che é l'onesta intel1ettuale. si nota in tutti i suoi i'icritli sulla Spagna. dalle prime te3timo– n!anze ("Studi Sociali", n.• 5 della Il serie) alh commossa rievocazione della figura di Berneri ("Guerra cli Classe" - 11.• 20). E a1>pu11to <inesta scrupolosa proùit:i. unita a un STUDI SOCIALI :3enso critico sviluppati3'3imo e obiettivo. ne faceva \ una figura a sé. l'ibe,lle per iatinto alla di~ciplin'l 1 spirituale. anche se capace ùi disciplinar3i ucll'a zione. Per questo, nelle corri pon"denzè dalla Spa. g-na che pigliavano spesBo la forma di graziosi boz– zetti, egli :.:i mostrava aspetti della realtà che non amano dt:::.;crivere i propagandisti. ll Gu-0 entusia– amo si sforzava d'essere freddo e non gl'!mpediva di cogliere- le :3fumature. Ci ha fatto conoscere casi il curato cli Valdeavero. trasformato in conta:lino collettivista della C.N.T .. ma rimasto in fendo aa– cordote e spiritualmente eotraneo alla situazione che lo circonda. Ci ha preaentato in una pansa della vita militare. la figura delle sue ospiti borghesi. che VE-dono la lotta aenza troppo comprenderla e ,3enza aentirne i profondi motivi. Battistelli era uomo di parte. certo. Tale si definiece nella recension~ ct·un libro del Bend:, pubblicata nel maggio ultimo d:i Giustizia e Libiinù. Uomo di parte. ma non set– tario. e coGi ric~o cii motivi umani da poter abhl'a..; ciare in un solo sguardo comi>ren• ivo (<:om1He11- dere é amare) tutta l'infinita varietà della vita. "Studi Sociali'' ha accollo due volte ne!lo sue JHl gine la collaborazione cli Battistelli: nel 11." 2ù della I serie ("La cri3i del Partito Repubblicano Halian 1 e alcuni -uoi pos.siblli effetti") e nel 11." 3 d~lln r, t"I rivoluzionari ed il parlamento"). Ora. a completare la figura sp;rilnaiJ- del Iolta• tore caduto. attendiamo la pubblicazione dei ,.rnoi scritti inediti. che speriamo non si faccia as1)ettare troppo.Ci Btarà pensando forse. la sua 1..;nrichf•lla. che avrA trovato nel suo ~pirilo forte di molinellese l'Energia nece.ssaria. per t:10!>1>orl::1re il colpo terri-1 bile da cui tutti gli antifascisti 0i sono seni iti feriti con lei. 1 LUCE FABBRI. fra le riviste e i Siornali LA RESISTENZA PASSIVA Pel' finire l'eé:iame clelle opinioni (comprern Ja ; 10 • stra) sui punti pili angosciosi del problama s1>a– guolo. dovremmo occu11arci oggi della politica del!a C. N. T. e della F. A. l. di fronte all'aggresaione. :– pocrita a volte o a volte hrutate. delle for~e reazi-). narie che formano parte del blocco antifascbta. Que– sta politica che si 1rn6 sintetizzare nella frase: "non accettare provocazioni'' é stata violente-mente criti– ~~ta. spe~ial~ne-nt~ in occaaione,. dei fatti cli maggio. ~')1ccome _1d1vers1 adpetti del problema non si p 03 . sono :Jepara1·p con un taglio. netto. 41 Stucli Sociali" ha già ~letta, incido11talmentc. la sna opinio11P anct1c ,d!f to provosito. opinione che si può rhssttm"rC 11 Cilll• p:irolc,: nelle grandi linee. viste tntte le cir– t·t ··tu11::.:e 1>f'avorevoli. la forza -del nemico. la mat 1 t ·le d.c:gli ~~ITivisti che, dirigono i partiti ~H'\'ETSJ.l'i a1 1 n. r1v~lnz1on~ ma alleati ai rivoluzionari per !n :-u• n :L. 11 11on-mtervento. In pres:3io1te franco-rllf-~;>• lllgil•{ . E-IC. etc. (e gli etcetera potrebbero e-:-: 1·-:– molli~GimiJ, i noGlri compagni spa~lloli hanno -Sili• vatt! auche_ troppo. Tutto Io rPalizzazioni , in 1 Jnzin– l!ar1_t: the nmananno -e nP- rirnananno :3:?' i:nn vill– tt'I. 1•1a:1~t~ - saranno allrettanti miracoli. e :ine,-:,;-i 11111,-acoll !1 ~lovremo a loro. La lotta ,più importante é 1nd11bl~1amente quella contro i fasci~ti. J nostri ~? 11 l1>ag~11la. combattono eroicamente. La loro posi– · ... 1_a11~ di fronte al fasct~mo rosso é mvec0 d'in:lnh– b13. rnfcriorit;:i (J)el' la nostra. inferiorit,l rii fl")n1 ,._ R!la reazione di sinistra all'eatero). Le due lr-tt;;' 'l'JlJ s1__ nfa~•3or~:> condurre insieme. Questa secon~la sirtt~ nrn ~ ~01 che a loro. Guerra o rivoluzione ~on:> :In◊ term1~11 ant!~Ei.i~i: Qua1_1to più si al~hrevien-1 la pri– ma. l:111to p1u s1 ,.-;alvera la seconda. Di :-:ini il nostro dovere d'aiutare. Genza che la di5c11ssione rnivi n rapp_resenL~re un ostacolo. a vincere la guerra coa. tro 11 fasct.:rn10 e a fortifi~cne nll'eoJtel'o Jr COl'rentI r~voluzionarié". Queslo senza escludere che a volte SI po~:z:~ esse,re andati troppo in lA sulla via delle concc€GtonJ. specialmente nell'orientazione Jell:l pro– ~agan~a. e ne11'nso d'un certo linguaggio. chz po 3 • 13 _01~0 f1111rccol modificare pericolosamente la ment:1.– llla de-Ile masse influenzate da noi. . Nat_uralm_ent~ non tutti sono di questo J)al'ere. An- 7.1 SUI fatti d1 maggio la discu:sione é stata nii'i aspra che aulla partecinazione miniGteriale. il Che prova che niente divide tanlo come la t":iConfitb i\folto Si é Scritto a ((Uer3to proposito e bi,socrna li•ni: t~1•si a l'~feril'e_ due o tre opinioni tipiche. ~La p~si– z1one ant1cenet1sta e partigiana della lotta a oltranza é rappr~sentata in Spagna da ci6 che pubhlicarono clande,s~.mamen_te subito dopo i fatti "Cli amici ù! Durrut, e all estero, fra l'altro, Scbai,iro ne "Le combat syndicali.ste". "Espagne :-iouvelle". "Terre ?i– brc··. I primi pa1·Iano di lraclimento dei comitati derla C. N. T. che ordinarono di cessare il fuoco quantlo i lavoratori erano "arrivati ai traguardi della vitto– ria totale'·. Questo manifesto (ull Risveglio'' n. 97.1) non tien conto né della guerra, né della Jituazione internazional . Schapiro ne tien conto. ma per sot– tovalutarle. "La colpa é cli coloro ehe. li 5 111aggfo. Pag. 5 hanno fatto appello agli anarchici in rivolta perché deponessero le armi... Altrimenti avremm'l avuto la rivoluzione a Barcellona. Oggi la guerra é l'ul– tima delle nostre preocctLpazioni. Una volta soffo– cata la rivoluzione il 5 maggio. ogni vittorin ·ui fronti non puO terminare altro che con la disfatt,1 com1>leta di ogni nuovo tentativo rivoluzionario·· ( 11 Combat syndicaliste", 28 maggio '37). Schapiro proaegue dicendo che la consegna deve e-- ere ''ri– voluzione aola .. e che non bisogna lasciarsi pro11- dere dnPfl mistica della guerra. Vincendo !a rivoln– zione ~i , ii: ·.3 la guerra. Ci6 sarebbe vero in quest,o mom....'lo. :~~ la rivoluzione si realizza se sn Gcala interrflzicnde. L'12,3emnio <lel 19 luglio dimoatra cho disgraiiatamente. il proletariato mondiale non i 'a– scia traacinare dallo -slancio d'un solo popolo. t._; la, delusione della mancata solidarietà proletaria del Ul luglio pe,3a ancora e peserà per molto tempo sulla condotta dei lavoratori spagnoli. Schapiro {'re:le <:Ih1. malgrado tutto. il proletariato della C. J T. T. pos3a ancora condurre- la lotta su due fronti: qlJ'interno e !11 trincea ("Combat", 19 luglio '37). -~_; qui :Ha in fondo il nucleo della discussione. che non ha co11- tenuto 1 ':::orico. ma si baaa su una <liverg~nza 11el– l'app1 p· ;,::ire le forze e le possibililà. .\ I 1: 1.0 :;pposto della tendeuza di Schapiro 0i tl'OVa .\ .. \. di "GuE:rra di Classe" (2a setlembro '37) c:,r. P proJ)-nsito <lei fatti di maggi-o •da cui ila origiue tutta la politica postel'iore ria~aume ~li argom nti con cui la C. ~T. 'r. ha spiegato la aua attitudine: imJJOssibilil.'i cli sfuggire al dilen1ma ''dit– tatura o coll~borazione ... parere dei tecnici milit,1ri dell'organizzazione. aaaolutamente sfavorevole n·l una lotta nella retroguardia. volonta cli concordia a tutti i costi nelle trincee. sotto il fuoco del 11e111ic::> (dove, si tro, 1 ano gli elementi più decisi e coml.Ji.l.~– tivi del nostr movimento); interease dimostrato ·hli control'ivoluzionari nella continuazione e 11i:>ll'allar– gamento della battaglia nelle atrade,, lll'Ovuc~11·1 l"ù• scientemente per servire i loro fini o gli inte-r;.;•-;si e:eteri. lncJomma le neceasil.i di guerra han prt.:'~;o il so1H·avvento. La drammaticità della siLuazione in quel mome-nto ù.ecisho e dimo3trata dal fatto che altri nostri com– pagni italiani presenti allora a Barcellona 110n si pre– sero la l'esponsabilit.i di pronuncial'ai nettamente. "L'avvrnire clini <Se e quanto i dirigenti [della C.:-1. T.-F .. \.1.J videro giusto. se e quanto !l popolo erro nel ritenErne il conGiglio'' dice ~nmitore (J;•J.?u.l J· nimo d'un collahoratore di "Studi Sociali''). parla11 lo dri rrogre33i che la controrivoluzione faceva n2l periodo che segui le gior11a,te di maggio ("Il Risv~– glio", 2:1 maggio '37). Nello steisso Benso s·esp. i– mera il Comitato di Conispondenza della' Ji"e(L•r 1- zione Anarchica Italiana. PJ 11 II Risveglio" dc•l J() luglio manifestava coai la sna ango3cia: "La f1:.1•• mezza dei no-3tri compagni .sarà messa a dura 1H·o·,•·1. Cedere sapendo non di servire ma di nuocei-.• al1·1 cau11a popolare. re-sic..itere con il rischio di f;noi-irc, la macchinazione d'un atroce eccidio. eeco il dil•:.111. ma P0 1 3to 0~11i gioi-110 ai compagni nostri. J~ proprio non saprrmmo dar eonGigli come rLwlverlo··. Non saprei chiudere questo l'iassm1lo dPIIP dLie11s– ,:;io11i sui JH'incipali problemi della guen.i p. de!!:! riv _>l11zio11r, ,:;pagnola altrimtnti che e:011 Jp pa 1 o:P St.T1tto i3nll'"Aa:unata dei, Refrattari" <kl i ottoh;·e <,Pl 1!137 <la )I. S .. che, condividendo .111·1si tut l~ 1' lTiti<:he C'he .:;0110 :;;tate rivolte alle dm~ organiz– ,. vioui upagnole (e facendone J)er conto suo q11·d- 1..·1111a di più partendo dal suo punto di vi-sta an j. crganh,L1t01·e). ha sc1put<1 unil'e (Juesta s11a lihrr'··, qj ,L:;iU.IJ~i.) nlla più ampia COlll})l'P-llSiOIIC'. ··10 sti-110 e110 -si !)1.,J·""a. C'he si debba anzi solidarizznre cui CDJHJH1gnt di Spugna. . . aenza :.:ottoscriverr a 111 ti .... Il: LH·o i:lc..;. od avallare tutti i loro atti. .. ]),1va:iti ,: 1 1wmit'i della libert~i e del pr-0gre'3so gli arnu...:hir•i :::"Ho tts1 ... a prendere le difeso {li chi11w1uc•. l'd a Boli .arizzarsi co11 chiunque. non fosse eh:-- J)tT 1111 mom1?11to. milili in difesa. di queato o <li qnella. d~--nz;1 m,\i. thir-..icre cho chi si trova su di una IMrri•:<ll'l o ili fo11clo a una prigio11e. m-0,slrl loro la lt:,ul'r:i O 1·~.~iti l'atto <li rooe ... I compagni di Spagna uouo ra~~tl ·1.1~.~rcJiti dli fascismo internazionale. Ci6 Jn– tll rchh~ J)2·1'Ché io mi sentissi -comple-tnmenle uo!i– clale coi c:0111pag11ie col popolo di Spagna. Ma ag-!i aggrrt3~ori .,M~i compagni e quel popolo han ris 1; 0 . sto . 111 u11 momento in cui pareva che- Ja pe'.:it(lo f~:3CJJta 11011 dovcuse trovare nel mondo alcun reat– ln·a r·on 1111arivoluzione economica e J)-Olitica cJt,, entra JH;l quadi-o g,merale <ielle, mie aspirazioni. e, QU€·Sta e uua ragione di più l)erché io mi seir·i a1H·he più intima.mente solidale con loro". '"' . Iu. ques_ti ullimi tG:nqli poi il b!'usco camhiamcino d orw11taz1011e dell'A. l. T. in seguito al recente cun– g~·tsso -qualu11que aia il valore delle- risoluzioni P 1 'CSC -, sembra eli1ni11are un'ultra sorgente di di– ~·corr1fa.. \u?11ria111oc! che ai periodo .ormai chiu~o ùell~ J)Olem1che_ aspre, Bucceda non il conformismo 'n.01 11'.JII SaJ)lHam che farci cJell'unione sac,·tt. ,li s~1lo comunista. neppure all'inler110 clPI nostro •n,)– v1mrnto). ma [(11€•ll'armonia nell'azio11e C'he 11011 c·- 1Jclude, la c1·ilica. né la disc11s:3ione- s~rena. PICCOLI RILIEVI ln. HSoli~aridad Obrera" (Hal'~ellona. J G ditem br~) leggiamo 11 testo del cliGcordo 1rronnnciato da :\fai•. ~fnt7: Ba1'rio all'Ateneo d2i giornalis1i di Barcellona 11_~.°,1·no. 15 dello st12aso mese. J..:;cco alcuni pas 6 i s1gmr1cat1vt di questa conferenza del presidentt> ùo!- 1& Conr,s: "Noi reptrbblicani ahbfamo conimes:m 1111 gl'a,-it:::Bimo errore politico. Ci siamo dim nticati ,1.--1 dfritto del proletariato conre clalS6& sociale a int.?J'– \·enil'e nel governo del' paese. Per· qne,sto k'- t'orzo

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