Studi Sociali - anno V - n. 31 - 23 giugno 1934

4 teva negare che essa aveva sanzionato la proposta del :-;indacato, cioé dei dirigenti sindacali... aomi- 11ati dal governo. Ma l'annedoto non termina qui. Nel 1928 i salari -delle Tisaiuole soffrono una nuova riduzione d,el 7,5 % ; nel 1929 (non si dica che in regime fasciata i ~a~ari 1\0ll aumentan'.o mai) aumentarono del– rl,5 % ; ma nel 1930 vi fu un altro riba:,~o ciel 17,5 %. Nel 1931 si ripete il giochelto del 19t7. L 11adroni esigono altra riduzione del 35 %. I funzio– nari sindacali offrono il 20 %. La Ma~i~tratura del Lavoro difende come sempre gli operai "avvit'inan– desi di più alla richiesta fon11ulata dai lavoratori che a quella dei pà.clroni" (8). con lo stabilire un ribasso salariale del 24 %. La sentenza contiene queste parole: ''Il Tribunale addita. alla pnbhli<:a ammirazione l'atteggiamento tenuto dalle due Con• r~derazioni di padroni e agricoltori e dai loro rap– presentanti". Durante la dit:icussiolle della. causa "i lavoratori, non con l'odio di clns;;e nel c·11orc. hensi al canto degJi inni patriottici, tornarouo in ri:;:iia per compierne i lavori in tempo opportuno, lH-JllCÌH~ non Hapessero ancora il salario che avrebbero ri• -scosso'' (!)). Nel 1932 i prezzi del riso salirono, ma i sindacati con-sentirono a non chiedero aumenti cli salario "in vista degli intere::;si della produzione ... Nel 1933, nuova riduzione (10). E cooi continuera, pt·obabilmente, finché l'elimin.aziOne per fa.me di un'elevata percentuale di lavoratori 11011 risolvera il tormentoso problema della disoccupazione . .F.; sa· 1•à un'altra. vittoria del re~ime fascista! E' inutile riferire pal'ticolarmente altri fatti si– mili. Il procedimento é sempre il medesimo. Chi ne tenga tempo e voglia, pn6 consultal'e le sentenze della Magistratura del Lavoro nel conflitto dei ma· rinai (1928) e in quello degli agricoltori della prn– •Viuc:ia di Cremona (11), nonché la stipulazione paci• fica nel Ministero delle Corporazioni dei contratti d, lavoro per gli operai della· lana della provincia d! Biella e per i lavoratori degli arsenali dell"A– driatico (1933) ! Per gli operai di Biella fu stabilita dalle due Confederazioni parallele una riduzione salariale che va del 40 al 50 %, secondo le cate– ~orie. Il giorno in cui gli operai seppero dai gi01•• nali le nuove condizioni di lavoro stipulate in Roma dai loro rappresentanti, s'acc01·sero che la milizia fasciSta e la polizia del circondario erano state 1·inforzate e acquartierate per timore di possibili 1uovimenli di protesta (12). Se non temessi d'infastidire potrei citare altri fatti: condanne ad anni di carcere per semplici ten– tativi di sciopero, da un lato, e dall'altrO ricono&ei• mento del diritto di "lock-out", maacherato col pre– testo di imperiose necessita economiche delle irn– p1·ese che chiudono le loTo porte. N.:t.turalmente, que– f.'a parzialita costante della Magistratura del La· voro e cli tutta rorganizzazione corporativa in fa• vore dei capitalisti ha talvolta qualche eccezione, ma é eccezione che conferma la regoln, perché é matematicamente sicuro che se v'é un industriale che non la passa li-scia, o non é fascista, oppure ha 1·ivalitA d 1 i11teressi con i gruppi d'indust1"lali che sostengono il regime e son sostenuti da lui. • :I: 4 LO' Stato fascista. sotto il suo nuovo 110?11e di Stato corporativo, si pone in un piano di superiorità trascendentale e pretende rappresentare gl'interessi supremi della nazione, cli fFonte ai quali gl'intere:nsi particolari del capitale e del la varo deObono sacri· ficarsi. In realtA - credo averlo dimostrato a esu· beranza - soltanto il lavoro viene sacrificato sul– l'altare del capitalismo. "Lo Stato corporativo - dice il Salvemini in un recente studio su questa questione (13) - ha fatto di se stesso i! padrone di tutto il lavoro, lasciando in mani pTivate ii capitale''. E' questa l'unica coerenza intima del fa· scisma, dal 1919 ad oggL Attrav;,rso la cinemato– grafica successione dei programmi, dal socialismo rivoluzionario dell'inizio fino all'assolutismo dei no- (8) "Hoja ,de informaciones corporativas" (pub– blicazione del Ministero delle Corporazioni in Roma, edizione in lingua 6pagnuola). Anno III, n. 8 - pp. 2-3. (9) Idem, idem, (10,) G, Salvemini - "Capitale e Lavoro nell'Ila– Ha fascista'' - Quaderno 8 di "Giustizia e LibertU", pp, 113-114, (11) Idem,, idem, (12) "L'Operaio Italiano" di Parigi, del 30 dicem– bre 1933, (13) G, Salvemini - "Capitale e Lavoro nell'Ita– lia fascista•' - Quaò.erno 9 di ''Giustizia e Liberta'', p, 123. S'l'UDl , SOCIALI stri giorni. la realtà del movimento fascista, più 0 meno mascherata, é stata sempre la stessa. "Il capitalismo - diceva Mussolini in uno dei discoTsi preparatori della legge 3 aprile 1926 con cui s"inizi6 il corporativismo - ha una funzione che il sindacalismo fascist~ riconosce pienamelite .. :-.lon solo il capitalismo non sta nella sua fa•e di decadenza. ma non é arrivato ancora al suo apo· geo. Dobbiamo abituarci a pensare che questo si– stema capitalista, con le sue virtll. e i suoi difetti. ha dinanzi a sé alcuni secoli di esiste!lza. Lin– ~;uaggio, questo, che. neppure lo stesso capiLal1smo, se é permesso personificare un sistema tanto im· pen0nale, oserebbe tenere in questi momenti in cui anche le forze economicamenLe più prevalenti cer· cano artan1'.osameute una soluzione che non pu6 QS· sere se uon un cambiamento. Veramente, in questi ultimi tempi, d'ac:..or<lo con l'atmosfera re-visionista che si diffonde negli am· bienti del capitale, anche il lingua~gio di Mtieso• lini e in apparenza mutato. Si sa come una delle -qualitA principali del Duce sia questa speciale sen· sibilit{t metereolo1:ica che gli permette poni all'uni– sono col futuro pili immediato. iPer6, se cambia la forma dei suoi d!scorr;i, la. sostanza resta uguale. Nel ,discorso "audace" del 14 novembre 1933 il Duce non attacca il capitalismo in sé, bensi il liberalismo capitalista, ucciso già dai trust molto prima che dalle corporazioni. J1 fa· scisma 11011 é il capitale in mano dello Stato, m:t I:... Stato in .mano ,del .capitale - altra forma, que.,.ta, di distruggere il eapitalismo liberie-ta_ Questa realta, che si vede chiara nei fatti. ·:i. volte s'intravede nelle parole stesse dei gerarchi fascisti. Nella sessione del 30 april'e 1932, 1>er e-sem– pio, Bottai presento alla Camera la legge sui con– sorzi obbligatori, destiilata a sottomettere i consorzi al centrollo dello Stato, In quel discorso Bottai la– mentava ·che fino allora lo Stato fos-se uno stru~ manto di quegli organismi solo apparentemente vo– lontari: "E' di moda, appena .si ha la sensazione in un <lato settore che le cose non vanno bene, di sollecitare un Consorzio ... I sintomi dell'acuirsi del fenomeno consorziale sono i seguenti: 1. 0 tendenza ad appoggiarsi all'autoriui delle organizzazioni sin– dacali per premer-e sulla volontarieta dell'adesione ai Consorzi; 2. 0 tendenza a sollecitare l'interv.ento del governo, per gua<lagnare volontari alla ·ausa -O.i ogni Consorzio ... Lo Stato. privo di qualu~que strumento di intervento, ha dovuto llmitarsi a per– suadere od obbligare i recalcitranti u una forma– zione economica, su cui non ha alcun controllo ef· fetlivo e sostanziale" (14), Orbene, .mai si é potuto dir ci6 circa gli orga• nismi operai, che non hanno alcuna esistenza auto– noma, Il lavoro é controllato dallo Stato. li capitale sl serve dello Stato. Per ci6 (se i silloglsmi con– servano qualche valore) il capitale é padrone as– soluto del lavoro . .La controprova sta nel fatto che la legge proposta da Bottai non· fu applicata. Sic'· come, secondo ,uesta legge, J"obbligatorieta. del Con• sorzio implicava il controllo statale, non solo ~i arrest6 la tendenza verso i consorzi obbligatori, ma anche alcuni di quelli che avevano gia tale c.arat· tere (come il s-iderurgico), per sottrarsi a.1 control- 11 si tras[ormarono in vÙlontari (15) E' Qnes.to un esempio particolare. Ma tutta la realta italiana di– mostra che le forze capitalh3te dominano e non sono clom i nate: L'esercito corporativo, perfettamente controllato e dominato dalle forze economiche del capitale, é per queste un elemento cli sicurezza, dal momento ·che il secondo termine del bihomio, il lavoro, im– mobilizzato nei quadri rigidi ed esterioTi dell'orga– nizzazione, non potrà influenzare le future trasfor– mazioni con lo slancio propuls-ivo e orientatore dei suoi interessi e della. sua volonta. Ma per ora il capitalismo italiano é più statico che dinamico e si adatta ad utilizzare il sistema corporativo come sostegno meccanico, per continuare a vivacchi.are per mezzo di progressive riduzioni cle-i salari e tra– verso l'aiuto interessato dello Stato, il quale, per finanziare le indui3trie traballant-i, impiega il danaro di tultL In altre parole: in seguito potr.-.i. darsi che il capitalismo utilizzi la gerarchia sindacale come vei– colo di una possibile trasformazione interna che lo salvi dalla morte; ma per era é un semplice ru:.pediente per seguitare a vivere giorno per gior• (14) "Hojas de informaciones c01·porativas" Roma, - aprile - maggio 1932. (15) Rosenstock- .F:rank - "La Corporazione'' (luaderno 10 di "Giustizia e Libertà'', pag, 13, no. E questo é ci6 che c'interessa in questo mo· mento. L'av,·enire, dicevano i nostri vecchi padri, sta sulle ginocchia di Giove. LUCE FABBRI. (JJu, nn libro in lùngua, spagnuolff ''Cawisa.s N egras" eh:pros.,'Ìlma,p•u,blicaz,ion.c,) SPUNTI CRITICI EPOLEMICI PEGGIO CHE INDELICATEZZA, E' UNA STU– PIDA BUGIA!. - Benché in· ritardo. rito1·niamo so– pl'a una sciocca dice1·frt, avventata - megl!o, inven– tata - dalla comunista La Bandiera dei Lavoratori di Parigi, del 17 marzo u. s. giA commentava a dovere da altro giornale nostro da ua punto di vista gene– rale. ma che noi possiamo smentire in modo cate· zorico. Plgliaado con .molto gm,to la palla al balzo cl'urt articolo critico di un nostro conqlagno a proposito dei comitati pro vittime politiche, il periodico suc– citato, per dimostrare che le cose le fanno bene soltanto i comunisti, a un <.:erto punto diceva: "Nel 1925 la Sezione Italiana del Soccorso Rosi:,o Inter• nazionale soccorreYa a Rom.a lo stesso I:rl'1co Ma latesta che trovavasi ammalato e in bis0guo ... E' !òitnlo osservato gi~i da altri che. se la cosa fosse vera. sa1;ebbe una indelicatezza c;.ttiva vantarsi del soccorso arrecato ad una persona qualsiat:1i, e ser– virsi ùcll~ vanteria per dare addosso al purtito cui la persona apparti-ene. Giustissimo! Ma. nel caso spedtico, .di cni si I.ratta, la vanteria e anche men– zognera, perché non é affatto vero ciO che il perio– dico comunista afferma. Chi !iCl'ive queRte righe era in quel tempo molto vicino al Malatesta e pu6 dire -che é h~nsi vero che il nostro vecchio non godesse d'una salute di ferro e fosse in condizioni tutt'a.ltro ohe agiate, allora -come in quasi tutta la sua Yita: m:1. é a.nchs vero che non era amnutlato e in bisogno nel senso comnne della parola, tanto da aver netes::dt3. di accettare aiuti pen,;onali da ,comitati di qua.l~;iasi specie. e llerfino da quelli cli partiti avversi. E' una sciocca e .maligna bugia, senza base. neppure nella t>ill lontana delle n pparenze. Malatesta a ,quel tempo ~:tava abbastanza bene ed -era in gr:tdo rH provve– dere col sno lavoro personale di pubblicista, parca– mente ma a suffidenza, ai bisogni personali suoi e della sua, famiglinoht. Ai primi del 1~2(i !-50ffri una l'ort~ e 1>erieolosa fjnlOtlisi; ma si rimise subito e· cont.inu6 il suo lavoro, fin-ché questo il~ no-vem– hre non gli fu impedito del tutio dalla ,n~·epotenz.a fascista statale. ,; Gli intimi ,li MaJn..tesW :sanno molto hr-ne, inol• Lre, che anche in caso di estrerao bisogno egli a– vrebbe. col'te-semente ma energicamente. rifiut.a.to ugui soccorso, offerto ncm a qualche inizl ativa di azione o di propaganda .ma aUa sna. ller~ona, pro .. v•eniente da organi-srni avversari, o eomunque da altri che noti fossero suoi co'mpagni <fiele-e ed amici personali. Del ,·e.sto, anche più tardi (<1nando et· felliva.mente Malatesta fu immobilizzato dall'isola– mento assoluto creatogli intorno dal fascismo o poi dalla malattia). ciel soccorso comunista non ci sa– rebbP stata. necessib\ alcuna: il -costante ;;lancio t'raten10 degli anarchici fu pili che sufficieht.e a provvedPrc ai mocletiti bisogni dei suoi H!timi aiuti di vita. Ma, toccava proprio ai comunisti imit!lre anche in quesLe meschiniU i fascisti italiani, chr- 1101 loro quotidiano cli Bueno:,; ..Aires, sub·ito dopo la morte di Malatesta, tentnro110 fa.r credere al loro pubb!i· co. c:on una consimile menzogna s<:ema fino· al ridicolo, che il nostro compagno fosse stato negli 11ltimi f('mpi.BoCl'orso. eia Mussolini'? CHI BEN AMA, ASSAI CORREGGE, -- >loi sia 1,1.10 corno chi dicesse i 1101ini o gli zii di Lotte So– ciali di Parigi. In[alti,· sta. scritto: la corrente anar• chica. organizzatrice gener6 in esilio ''La Lotta U· mana'' ài Parigi, "Lotta Umana'' gener6 "La Lotta Anarchica•· e "Studi Sociali'·, Lotta· Anarchica 11 gc• 11t~r6 "Lotte SoCi:fli". Questà ·stretta 11are1:tel:\ ct•i· dee, di metodi e di. discende1 1za. ci \'a1·,~ ·s.cu._rn.,:e, svcria.1110, se ci pcnnettic.1mo cli ricca.re il -:1aso nelle cose del nootro confratello tla rigino. Del re.-;to ce no da egli stes:-,o rappiglio col lasciare c~ie un suo co1Tìs1>ondente, chG firma "Uno", da Phi!adelphia, liri in ballo qualcuno di noi - nel n. 2 del marzo 11. s. - c:on elogi. meritali o no imJ>Orta poco, ma che contrastano col tono polemico della corrispon· cle-uza e con quello di alLr-e corri'spondeze e articoli dello stesso numero del periodico. Infatti. gli -elogi di "Uno'' al compagno 110-Btro cli qui é d'essere intervenuto fernpo addietro per ear cessare alcune- disgustose polemiche ne-I Nord* America. Tn realtà l'intervento ci fu. benché .con un esito molto limitato e. fino a un certo punto. Ma le nuove polemiche nor,d.am.eriacne, che ora "Loti e Sociali'' imprudentemente, e senza forse le,g– gerlr, hene prima, ospita, che cosa sono, - mutate le circostanze e i motivi occas-ior).ali, - se non la prosecuzic.,ne o la. cU-scendenza rnalaugurata cli quelle malauguratissime polemiche di qualche .anno fa'? Anche se gli autori son diversi, il genere e il tono sono gli stessi. "Uno'' tratta da "famigerato·' un noto compagno, un altro tratta da "dittatore'' un compagno di un bando opposto. Si tiran fuori vecchi pettegolezzi da far dormire in piedi, e elle i lonta•i

RkJQdWJsaXNoZXIy